Cronaca
A Bitonto si scaricano mobili e poltrone: così nasce una discarica
Scoperta una enorme catasta di rifiuti. La denuncia delle Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale
Bitonto - mercoledì 2 giugno 2021
11.27
Le fotografie sono state scattate dalle Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale a Bitonto in un'area divenuta in una discarica a cielo aperto fra macerie, resti di lavorazioni artigianali, elettrodomestici, plastica e rifiuti solidi urbani, molti dei quali dati alle fiamme, compaiono anche pezzi di mobilia e vecchie poltrone.
Il sito, scoperto dal personale diretto dal presidente Giuseppe Battista durante i quotidiani controlli del territorio volti a prevenire e a contrastare i reati ambientali, è situato fra le strade provinciali 218 e 231. «La discarica l'abbiamo scoperta attraverso un normale controllo - spiegano i volontari - e ci siamo chiesti come sia possibile che nessuno l'abbia ancora rimossa. Per questo facciamo un appello ai cittadini perché non abbiamo timore a raccontarci casi gravi come questo». Gli uomini dell'associazione di Molfetta, una onlus riconosciuta dal Ministero della Salute e dalla Regione Puglia, hanno rinvenuto rifiuti di vario genere, plastica, sacchi neri su cui saranno svolti vari accertamenti, carta, legno, indumenti, calzature, oltre agli immancabili pneumatici e ai numerosi scarti provenienti da lavori edili di vario genere, come intonaco, cemento, ceramiche. Presenti anche pezzi di mobilia, elettrodomestici, vecchie poltrone e rifiuti dati alle fiamme da ignoti.
Insomma una vera vergogna a cielo aperto per la quale le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale hanno immediatamente informato le autorità preposte (la Polizia Locale e il Comune di Bitonto) ed altresì avviato un'indagine contro ignoti, in attesa di individuare i responsabili di quest'ultimo scempio ambientale.
Il sito, scoperto dal personale diretto dal presidente Giuseppe Battista durante i quotidiani controlli del territorio volti a prevenire e a contrastare i reati ambientali, è situato fra le strade provinciali 218 e 231. «La discarica l'abbiamo scoperta attraverso un normale controllo - spiegano i volontari - e ci siamo chiesti come sia possibile che nessuno l'abbia ancora rimossa. Per questo facciamo un appello ai cittadini perché non abbiamo timore a raccontarci casi gravi come questo». Gli uomini dell'associazione di Molfetta, una onlus riconosciuta dal Ministero della Salute e dalla Regione Puglia, hanno rinvenuto rifiuti di vario genere, plastica, sacchi neri su cui saranno svolti vari accertamenti, carta, legno, indumenti, calzature, oltre agli immancabili pneumatici e ai numerosi scarti provenienti da lavori edili di vario genere, come intonaco, cemento, ceramiche. Presenti anche pezzi di mobilia, elettrodomestici, vecchie poltrone e rifiuti dati alle fiamme da ignoti.
Insomma una vera vergogna a cielo aperto per la quale le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale hanno immediatamente informato le autorità preposte (la Polizia Locale e il Comune di Bitonto) ed altresì avviato un'indagine contro ignoti, in attesa di individuare i responsabili di quest'ultimo scempio ambientale.