Territorio e Ambiente
«A Bitonto troppe antenne per telecomunicazioni»
Sinistra Italiana chiede chiarimenti: «Perchè non c'è un piano comunale per l'installazione di questi impianti?»
Bitonto - domenica 18 ottobre 2020
12.03
«Iniziano ad essere sin troppi gli impianti per la diffusione delle telecomunicazioni (cd antenne) installati sul territorio cittadino e la popolazione giustamente è allarmata da tanta proliferazione». La denuncia è della sezione locale di Sinistra Italiana che ha chiesto un maggiore controllo sulla installazione di questi impianti sul territorio di Bitonto.
«L'ultimo impianto segnalato da un cittadino – scrivono gli attivisti - è quello di via Francesco Paolo Luiso angolo via General Cantore, in pieno centro cittadino. Non vogliamo disquisire sulla legittimità di tale installazione, esiste una legge regionale del 2002 e un regolamento regionale del 2006 che disciplinano i criteri e le modalità da seguire per il rilascio delle autorizzazioni. Si presume, dunque, che l'autorizzazione sia stata preceduta dal parere vincolante di ARPA Puglia, oltre tutto il monitoraggio ed il controllo dell'attività post installazione è un obbligo sia per il Comune che per la medesima Agenzia Regionale».
Il punto interessante, per SI Bitonto, è il motivo dell'assenza di un «piano comunale, previsto dalla legge regionale, per disciplinare il corretto insediamento urbanistico e territoriale di siffatti impianti, al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Un aspetto fondamentale, secondo Sinistra Italiana, «per un'amministrazione che nasce con il proposito della protezione dell'ambiente».
«Esiste una giurisprudenza ormai consolidata – rilevano da SI Bintonto - che attribuisce una specifica competenza ai Comuni nel disciplinare l'uso del territorio anche in tema di salvaguardia dall'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. L'esercizio del potere regolamentare costituisce funzione della potestà urbanistica e dunque la formazione di un regolamento autonomo o ancora meglio l'innesto di una specifica disciplina delle installazioni impiantistiche all'interno del redigendo PUG (Piano urbanistico generale) consentirebbe una corretta localizzazione per l'insediamento degli impianti per la diffusione delle telecomunicazioni che consentirebbe di minimizzare l'impatto estetico e territoriale nonché minimizzare e rendere uniforme l'esposizione dei cittadini bitontini ai campi elettromagnetici».
«L'ultimo impianto segnalato da un cittadino – scrivono gli attivisti - è quello di via Francesco Paolo Luiso angolo via General Cantore, in pieno centro cittadino. Non vogliamo disquisire sulla legittimità di tale installazione, esiste una legge regionale del 2002 e un regolamento regionale del 2006 che disciplinano i criteri e le modalità da seguire per il rilascio delle autorizzazioni. Si presume, dunque, che l'autorizzazione sia stata preceduta dal parere vincolante di ARPA Puglia, oltre tutto il monitoraggio ed il controllo dell'attività post installazione è un obbligo sia per il Comune che per la medesima Agenzia Regionale».
Il punto interessante, per SI Bitonto, è il motivo dell'assenza di un «piano comunale, previsto dalla legge regionale, per disciplinare il corretto insediamento urbanistico e territoriale di siffatti impianti, al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Un aspetto fondamentale, secondo Sinistra Italiana, «per un'amministrazione che nasce con il proposito della protezione dell'ambiente».
«Esiste una giurisprudenza ormai consolidata – rilevano da SI Bintonto - che attribuisce una specifica competenza ai Comuni nel disciplinare l'uso del territorio anche in tema di salvaguardia dall'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. L'esercizio del potere regolamentare costituisce funzione della potestà urbanistica e dunque la formazione di un regolamento autonomo o ancora meglio l'innesto di una specifica disciplina delle installazioni impiantistiche all'interno del redigendo PUG (Piano urbanistico generale) consentirebbe una corretta localizzazione per l'insediamento degli impianti per la diffusione delle telecomunicazioni che consentirebbe di minimizzare l'impatto estetico e territoriale nonché minimizzare e rendere uniforme l'esposizione dei cittadini bitontini ai campi elettromagnetici».