Cronaca
A Palazzo Gentile siglato il Patto Educativo di Comunità Bitonto - Palo del Colle
Obiettivo principale dell'accordo è contrastare la povertà educativa minorile
Bitonto - sabato 2 marzo 2024
Esattamente un anno e un giorno dopo l'avvio del percorso di GenerAzioni, è stato firmato, giovedì 29 febbraio, il Patto Educativo di Comunità di Bitonto - Palo del Colle che mette insieme le energie di amministrazione comunale, scuole, terzo settore, bambini, ragazzi e famiglie nello sforzo condiviso di corresponsabilità e crescita educativa. In dodici mesi è cresciuto il numero dei soggetti coinvolti, perché quella di GenerAzioni è una rete che si amplia; è cresciuta la progettualità grazie alla strutturazione stabile di partenariato pubblico-privato che ha consentito di avviare già sei percorsi; sono cresciute le competenze, frutto della condivisione di esperienze e pratiche e alla continua formazione che attraversa la comunità educante coinvolta nel progetto, selezionato da "Con i bambini" nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e coordinato dalla cooperativa sociale Sinergia.
«Il patto di corresponsabilità educativa che stiamo firmando – ha detto l'assessora al welfare del Comune di Bitonto, Silvia Altamura – accompagnerà le future generazioni ad acquisire piena padronanza della Ioro cittadinanza e del loro del territorio. Cittadinanza in senso ampio, perché se garantiamo la cultura, la formazione, l'inclusione, la partecipazione, stiamo facendo il nostro dovere per questi ragazzi e queste ragazze. Ma il patto funziona solo se si dà continuità a questo percorso, altrimenti si tratta di bellissime esperienze che però si risolvono in loro stesse. Essere parte attiva di questo patto, oltre ad aver significato partecipare attivamente anche attraverso i servizi sociali all'individuazione dei tavoli di lavoro, significa per noi anche stimolare, per esempio, la partecipazione a bandi e avvisi con progetti forti e important come GenerAzioni, creando una rete che può dar vita a servizi fondamentali per il nostro territorio».
«Ci sta particolarmente a cuore la presa in carico dei bisogni educativi dei bambini e dei ragazzi, soprattutto quelli meno fortunati, perché nessuno resti indietro e tutti possano essere protagonisti della rigenerazione del territorio», ha dichiarato il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci.
Mariasara Castaldo, responsabile del bando Comunità educanti per "Con i Bambini", è intervenuta in collegamento da Roma per congratularsi «per il grande lavoro compiuto a Bitonto per portare avanti gli obiettivi del progetto GenerAzioni, concretizzati nella firma del Patto Educativo di Comunità che rappresenta un traguardo importante del percorso intrapreso un anno fa». Un bando assolutamente innovativo per l'impresa sociale "Con I Bambini" – ha aggiunto – «perché per la prima volta sposta l'asse dale attività dirette su minori e famiglie, a quelle che servono a dare ossatura, capacità costruttiva e contenuti, visione alle organizzazioni messe in rete».
«Abbiamo voluto mettere a sistema un partenariato tra pubblico e privato che di fatto esiste sul nostro territorio da tantissimo tempo, e che lavora in maniera efficace e strategica ma che non si è mai dato un titolo. Questo tipo di collaborazioni avranno nei prossimi mesi due obiettivi fondamentali: rendere i minori protagonisti del percorso educativo nella progettazione degli interventi, e sperimentare percorsi di co-progettazione. È una sfida che vogliamo vincere insieme ai destinatari degli interventi educativi, ricreativi e di inclusione», ha evidenziato Pia Antonaci, responsabile del progetto GenerAzioni per Sinergia.
I prossimi step – ha anticipato – seguiranno i percorsi tracciati nei gruppi di lavoro: il primo sull'identità territoriale, la partecipazione e l'appartenenza; il secondo sull'inclusione scolastica, la prevenzione della dispersione scolastica e della povertà educative; il terzo per costruire un'opportunità educativa che sia inclusiva per tutti, con un occhio particolare ai minori con bisogni specifici.
Nel Patto Educativo di Comunità siglato ieri sono delineati quattordici punti strategici che vedranno protagonista la rete educante: sinergia, partecipazione, cittadinanza, inclusione, educazione, formazione, animazione, laboratori, service learning, spazi per tutti, percorsi specifici, integrazione, concertazione, user mapping. Ma non si tratta di un documento fisso e chiuso: GenerAzioni andrà alla ricerca, sul territorio, di tutti quegli enti che svolgono una funzione educativa in favore di minori e famiglie, per coinvolgerli e allargare la rete nello sforzo condiviso di costruire una comunità più solidale.
«Il patto di corresponsabilità educativa che stiamo firmando – ha detto l'assessora al welfare del Comune di Bitonto, Silvia Altamura – accompagnerà le future generazioni ad acquisire piena padronanza della Ioro cittadinanza e del loro del territorio. Cittadinanza in senso ampio, perché se garantiamo la cultura, la formazione, l'inclusione, la partecipazione, stiamo facendo il nostro dovere per questi ragazzi e queste ragazze. Ma il patto funziona solo se si dà continuità a questo percorso, altrimenti si tratta di bellissime esperienze che però si risolvono in loro stesse. Essere parte attiva di questo patto, oltre ad aver significato partecipare attivamente anche attraverso i servizi sociali all'individuazione dei tavoli di lavoro, significa per noi anche stimolare, per esempio, la partecipazione a bandi e avvisi con progetti forti e important come GenerAzioni, creando una rete che può dar vita a servizi fondamentali per il nostro territorio».
«Ci sta particolarmente a cuore la presa in carico dei bisogni educativi dei bambini e dei ragazzi, soprattutto quelli meno fortunati, perché nessuno resti indietro e tutti possano essere protagonisti della rigenerazione del territorio», ha dichiarato il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci.
Mariasara Castaldo, responsabile del bando Comunità educanti per "Con i Bambini", è intervenuta in collegamento da Roma per congratularsi «per il grande lavoro compiuto a Bitonto per portare avanti gli obiettivi del progetto GenerAzioni, concretizzati nella firma del Patto Educativo di Comunità che rappresenta un traguardo importante del percorso intrapreso un anno fa». Un bando assolutamente innovativo per l'impresa sociale "Con I Bambini" – ha aggiunto – «perché per la prima volta sposta l'asse dale attività dirette su minori e famiglie, a quelle che servono a dare ossatura, capacità costruttiva e contenuti, visione alle organizzazioni messe in rete».
«Abbiamo voluto mettere a sistema un partenariato tra pubblico e privato che di fatto esiste sul nostro territorio da tantissimo tempo, e che lavora in maniera efficace e strategica ma che non si è mai dato un titolo. Questo tipo di collaborazioni avranno nei prossimi mesi due obiettivi fondamentali: rendere i minori protagonisti del percorso educativo nella progettazione degli interventi, e sperimentare percorsi di co-progettazione. È una sfida che vogliamo vincere insieme ai destinatari degli interventi educativi, ricreativi e di inclusione», ha evidenziato Pia Antonaci, responsabile del progetto GenerAzioni per Sinergia.
I prossimi step – ha anticipato – seguiranno i percorsi tracciati nei gruppi di lavoro: il primo sull'identità territoriale, la partecipazione e l'appartenenza; il secondo sull'inclusione scolastica, la prevenzione della dispersione scolastica e della povertà educative; il terzo per costruire un'opportunità educativa che sia inclusiva per tutti, con un occhio particolare ai minori con bisogni specifici.
Nel Patto Educativo di Comunità siglato ieri sono delineati quattordici punti strategici che vedranno protagonista la rete educante: sinergia, partecipazione, cittadinanza, inclusione, educazione, formazione, animazione, laboratori, service learning, spazi per tutti, percorsi specifici, integrazione, concertazione, user mapping. Ma non si tratta di un documento fisso e chiuso: GenerAzioni andrà alla ricerca, sul territorio, di tutti quegli enti che svolgono una funzione educativa in favore di minori e famiglie, per coinvolgerli e allargare la rete nello sforzo condiviso di costruire una comunità più solidale.