Cronaca
Acque inquinate smaltite nella fogna: autolavaggi nel mirino
I controlli della Finanza per verificare il corretto smaltimento delle acque reflue industriali
Bitonto - giovedì 5 ottobre 2017
15.03
I finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Bari sono stati impegnati in un'intensa attività di polizia ambientale per contrastare degli illegali sversamenti delle acque reflue, nel sottosuolo o nella rete fognaria, da parte di numerose attività di autolavaggio operanti in città ed in provincia.
Gli autolavaggi producono rifiuti liquidi che vengono spesso convogliati direttamente nella rete fognaria senza un preventivo trattamento di depurazione, oppure in vasche a tenuta stagna consentendo il pericoloso sversamento dei liquidi nel sottosuolo.
Al termine dell'attività di servizio 14 operatori economici di settore sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie.
Sottoposte a sequestro 13 aree industriali e artigianali per complessivi 4.430 metri quadrati, un'area di 400 metri quadrati adibita a discarica abusiva e soggetta a vincoli urbanistici ed idrogeologici.
Ed ancora: 255 attrezzature di lavorazione, vasche, aspirapolveri, idropulitrici, impianti di autolavaggio, elettropompe e compressori, 37 tra locali, prefabbricati, gazebo e tecnostrutture funzionali alle attività e irrogate sanzioni pecuniarie per complessivi 368mila euro.
Gli autolavaggi producono rifiuti liquidi che vengono spesso convogliati direttamente nella rete fognaria senza un preventivo trattamento di depurazione, oppure in vasche a tenuta stagna consentendo il pericoloso sversamento dei liquidi nel sottosuolo.
Al termine dell'attività di servizio 14 operatori economici di settore sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie.
Sottoposte a sequestro 13 aree industriali e artigianali per complessivi 4.430 metri quadrati, un'area di 400 metri quadrati adibita a discarica abusiva e soggetta a vincoli urbanistici ed idrogeologici.
Ed ancora: 255 attrezzature di lavorazione, vasche, aspirapolveri, idropulitrici, impianti di autolavaggio, elettropompe e compressori, 37 tra locali, prefabbricati, gazebo e tecnostrutture funzionali alle attività e irrogate sanzioni pecuniarie per complessivi 368mila euro.