Cultura, Eventi e Spettacolo
Al corteo storico di Bitonto ospite anche la rappresentazione “Ruvo, Carafa e la leggenda”
Venti figuranti della ‘Studi Onlus Cultura et Memoria’ in trasferta durante la rievocazione della Battaglia
Bitonto - lunedì 4 giugno 2018
10.17
Dopo meno di una settimana dalla VI edizione di "Ruvo, Carafa e la leggenda", archiviata con grande soddisfazione, il Centro Studi Onlus Cultura et Memoria non ha deposto ancora le armi ed è tornato protagonista lontano da casa, a Bitonto, nel corteo storico, promosso dall'associazione culturale "Accademia della battaglia", andato in scena sabato 2 giugno per le strade di Bitonto, teso a rievocare la battaglia di Bitonto che ebbe luogo il 25 maggio 1734.
Una rappresentanza di 20 figuranti, accompagnata dai soci del "Cultura et Memoria", concordata fra i Presidenti delle due associazioni, tesa a saldare il legame di collaborazione, iniziato lo scorso giugno 2017, tra due comunità profondamente legate da tradizioni e storia comuni.
«Voglio ringraziare gli amici dell'associazione culturale "Accademia della battaglia" – ha detto la presidente dell'associazione ruvese, Vincenza Tedone - ed in particolare l'instancabile profesoressa Concetta Tota, presidente della stessa ed il sindaco di Bitonto, Michele Abatticchio, che con umiltà in chiusura di serata non ha esitato a stringere le nostre mani, in segno di forte gratitudine. Aspettiamo altri eventi prossimi per rinsaldare ulteriormente il legame iniziato».
Una rappresentanza di 20 figuranti, accompagnata dai soci del "Cultura et Memoria", concordata fra i Presidenti delle due associazioni, tesa a saldare il legame di collaborazione, iniziato lo scorso giugno 2017, tra due comunità profondamente legate da tradizioni e storia comuni.
«Voglio ringraziare gli amici dell'associazione culturale "Accademia della battaglia" – ha detto la presidente dell'associazione ruvese, Vincenza Tedone - ed in particolare l'instancabile profesoressa Concetta Tota, presidente della stessa ed il sindaco di Bitonto, Michele Abatticchio, che con umiltà in chiusura di serata non ha esitato a stringere le nostre mani, in segno di forte gratitudine. Aspettiamo altri eventi prossimi per rinsaldare ulteriormente il legame iniziato».