Vita di città
Alessandro Pastoressa fra i 200 migliori pizzaioli di Pizza in the World
Il bitontino inserito nel libro che raccoglie i migliori professionisti del settore
Bitonto - venerdì 16 marzo 2018
8.58
C'è anche un bitontino fra i 200 migliori pizzaioli censiti da Pizza in the World, il libro che racconta le storie professionali dei migliori protagonisti del settore. Si tratta di Alessandro Pastoressa, da anni nel campo della ristorazione che è stato inserito in una delle più prestigiose guide nel campo della ristorazione.
Il progetto nasce da un'idea dell'Aocri (Associazione e operatori e consumatori della ristorazione italiana), della presidente Concetta Cuozzo, che ha pensato di realizzare una guida autorevole nel settore della ristorazione italiana.
«La sua passione nasce da piccolo – scrive Pizza in the World parlando della storia di Alessandro – a 10 anni, quando aiutava la mamma nella preparazione dei pranzi o delle cene in vista dell'arrivo del padre, che vedeva poco perchè impegnato nel settore edilizio al Nord».
Ma la sua voglia di impegnarsi nella ristorazione lo spinge prima a iscriversi all'istituto Alberghiero, a 15 anni, poi a intraprendere la gestione di un agriturismo in proprio, fino a diventare voce autorevole dell'Associazione Pizzaioli Professionisti, con il salentino Luigi Stamerra, fino a quando, proprio con Stamerra, fonda una nuova associazione, di cui è presidente: l'Associazione Pizzaioli Qualificati. Parallelamente inizia il suo impegno nel campo della formazione, dando vita alla scuola di formazione per pizzaioli, Aula Quinto Peccato, dalle cui classi escono alcuni tra i migliori pizzaioli del territorio.
«Lavora con metodi di lavorazione indiretta – si legge ancora nel libro – lavorando farine non raffinate, come la tipo 1 macina a pietra, integrale di grano tenero e duro "Senatore Cappelli", spaziando alle farine alternative come orzo, farro, multicereale, segale, soia, fino ad arrivare alle innovative realizzate con semi di canapa sativa, zucca gialla e fiori i ibisco, ortica e kinoa».
Un percorso professionale che si completa poi con l'avvio, insieme al nipote, Damiano Cataldi, di Piazza Vecchia del Cenobio, una delle più apprezzate pizzerie della provincia, ubicata alle porte del centro storico bitontino, dove ha concentrato tutte le grandi esperienze maturate in questi anni.
«Il vero pizzaiolo – dice la presidente dell'AOCRI, Concetta Cuozzo - è colui che ha deciso di dedicare la propria vita al servizio della pizza, sacrificando tutto se stesso, intraprendendo un lungo percorso di formazione composto da molte nozioni teoriche ed ore di pratica, costretto a trascorrere intere serate lontano dai propri cari, a rinunciare alle festività e da sopportare orari massacranti, tutto questo spunto dalla passione e l'amore per questo mestiere. Grazie al sacrificio del vero pizzaiolo quest'arte si è diffusa in tutto il mondo, rendendo la pizza uno degli alimenti più apprezzati in assoluto».
Il progetto nasce da un'idea dell'Aocri (Associazione e operatori e consumatori della ristorazione italiana), della presidente Concetta Cuozzo, che ha pensato di realizzare una guida autorevole nel settore della ristorazione italiana.
«La sua passione nasce da piccolo – scrive Pizza in the World parlando della storia di Alessandro – a 10 anni, quando aiutava la mamma nella preparazione dei pranzi o delle cene in vista dell'arrivo del padre, che vedeva poco perchè impegnato nel settore edilizio al Nord».
Ma la sua voglia di impegnarsi nella ristorazione lo spinge prima a iscriversi all'istituto Alberghiero, a 15 anni, poi a intraprendere la gestione di un agriturismo in proprio, fino a diventare voce autorevole dell'Associazione Pizzaioli Professionisti, con il salentino Luigi Stamerra, fino a quando, proprio con Stamerra, fonda una nuova associazione, di cui è presidente: l'Associazione Pizzaioli Qualificati. Parallelamente inizia il suo impegno nel campo della formazione, dando vita alla scuola di formazione per pizzaioli, Aula Quinto Peccato, dalle cui classi escono alcuni tra i migliori pizzaioli del territorio.
«Lavora con metodi di lavorazione indiretta – si legge ancora nel libro – lavorando farine non raffinate, come la tipo 1 macina a pietra, integrale di grano tenero e duro "Senatore Cappelli", spaziando alle farine alternative come orzo, farro, multicereale, segale, soia, fino ad arrivare alle innovative realizzate con semi di canapa sativa, zucca gialla e fiori i ibisco, ortica e kinoa».
Un percorso professionale che si completa poi con l'avvio, insieme al nipote, Damiano Cataldi, di Piazza Vecchia del Cenobio, una delle più apprezzate pizzerie della provincia, ubicata alle porte del centro storico bitontino, dove ha concentrato tutte le grandi esperienze maturate in questi anni.
«Il vero pizzaiolo – dice la presidente dell'AOCRI, Concetta Cuozzo - è colui che ha deciso di dedicare la propria vita al servizio della pizza, sacrificando tutto se stesso, intraprendendo un lungo percorso di formazione composto da molte nozioni teoriche ed ore di pratica, costretto a trascorrere intere serate lontano dai propri cari, a rinunciare alle festività e da sopportare orari massacranti, tutto questo spunto dalla passione e l'amore per questo mestiere. Grazie al sacrificio del vero pizzaiolo quest'arte si è diffusa in tutto il mondo, rendendo la pizza uno degli alimenti più apprezzati in assoluto».