Attualità
Amazon: 350 lavoratori nella sede di Bitonto, sit-in dei sindacati
«Turni massacranti, azienda si confronti su aumento diritti»
Bitonto - lunedì 22 marzo 2021
19.39
Protesta anche in Puglia dei sindacati al fianco dei lavoratori Amazon, «sottoposti a turni massacranti, costretti fino a 44 ore settimanali controllati da un algoritmo che ha molto poco di umano e che elabora rotte che impongono al lavoratore di consegnare anche 180-200 pacchi al giorno».
Condizioni di lavoro che riguardano 40 mila lavoratori in tutta Italia e, nell'unico hub pugliese di Amazon avviato a marzo 2020 a Bitonto, circa 250 driver e 100 addetti al magazzino. Lo sciopero è stato indetto dalle categorie Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
In una nota stampa Giovanni De Lello, segretario regionale della Filt Cgil di Bari e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia, spiegano che «i rapporti prevalentemente di natura precaria che pure a Bitonto sono utilizzati, spingono i giovani ad avere timore di avvicinarsi al sindacato per veder rappresentati i propri diritti».
«Non ci rassegniamo a questa condizione - dice Gesmundo - e stiamo lavorando a un protocollo da sottoporre alle controparti datoriali affinché la committenza si assuma la responsabilità del rispetto dei contratti nel settore dei trasporti, così come assieme alle istituzioni proveremo a vincolare Amazon a un confronto con il territorio e i sindacati, per una stagione di nuovi diritti e tutele».
«Chiunque operi entro i confini italiani deve onorare le norme nazionali» dicono i segretari generali regionali della Fit Cisl e della Felsa Cisl, Francesco Spinelli e Elena De Matteis.
Condizioni di lavoro che riguardano 40 mila lavoratori in tutta Italia e, nell'unico hub pugliese di Amazon avviato a marzo 2020 a Bitonto, circa 250 driver e 100 addetti al magazzino. Lo sciopero è stato indetto dalle categorie Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
In una nota stampa Giovanni De Lello, segretario regionale della Filt Cgil di Bari e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia, spiegano che «i rapporti prevalentemente di natura precaria che pure a Bitonto sono utilizzati, spingono i giovani ad avere timore di avvicinarsi al sindacato per veder rappresentati i propri diritti».
«Non ci rassegniamo a questa condizione - dice Gesmundo - e stiamo lavorando a un protocollo da sottoporre alle controparti datoriali affinché la committenza si assuma la responsabilità del rispetto dei contratti nel settore dei trasporti, così come assieme alle istituzioni proveremo a vincolare Amazon a un confronto con il territorio e i sindacati, per una stagione di nuovi diritti e tutele».
«Chiunque operi entro i confini italiani deve onorare le norme nazionali» dicono i segretari generali regionali della Fit Cisl e della Felsa Cisl, Francesco Spinelli e Elena De Matteis.