Economia
Ambulanti e Bolkestein: Confcommercio Bitonto ieri a Milano all'Assemblea Nazionale
La Delegazione Fiva guidata da Luigi Piepoli per difendere la professionalità delle imprese
Bitonto - lunedì 26 febbraio 2018
18.12
C'era anche la delegazione Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Confcommercio Bitonto ieri a Milano all'assemblea nazionale che ha riunito circa 3mila quadri e dirigenti per difendere la professionalità delle imprese e superare una volta per tutte la Direttiva Bolkenstein.
«L'ultima legge di bilancio – spiegano dalla delegazione bitontina guidata da Luigi Piepoli - e in particolare i commi 1180 e 1181 penalizzano le imprese che perdono la certezza dei propri diritti e subiscono palesi discriminazioni rispetto alle altre forme di commercio al dettaglio. La battaglia di FIVA per garantire la professionalità acquisita sul proprio posteggio viene, con questa legge, subordinata a fattori reddituali anacronistici. In sostanza, con l'applicazione delle nuove norme, non solo non si esce dalla Direttiva Bolkestein, ma le imprese sono discriminate in base al reddito familiare».
Precise le richieste di FIVA avanzate al Parlamento: «La cancellazione di quanto approvato con la legge 205/2017 e il superamento, una volta per tutte, della Direttiva Bolkestein con l'approvazione di una legge più equa e rispettosa delle imprese che definisca il principio della Professionalità maturata sul posteggio, una reale lotta all'abusivismo commerciale e l'adozione di un fisco più equo. Sono anni che FIVA rappresenta e difende la categoria degli ambulanti e denuncia il rischio reale che corrono gli operatori del commercio su aree pubbliche con il comma 1181».
Insieme a Luigi Piepoli, a capo della delegazione bitontina di FIVA, c'erano, a difesa di tutta la categoria, anche il vicepresidente nazionale e presidente regionale, Andrea Nazzarini, il vicepresidente provinciale, Michele Scarcelli e Marco Colella, il presidente Fiva Confcommercio Andria, Nino Liso e il Direttore Confcommercio Bari, Leo Carriera.
«L'ultima legge di bilancio – spiegano dalla delegazione bitontina guidata da Luigi Piepoli - e in particolare i commi 1180 e 1181 penalizzano le imprese che perdono la certezza dei propri diritti e subiscono palesi discriminazioni rispetto alle altre forme di commercio al dettaglio. La battaglia di FIVA per garantire la professionalità acquisita sul proprio posteggio viene, con questa legge, subordinata a fattori reddituali anacronistici. In sostanza, con l'applicazione delle nuove norme, non solo non si esce dalla Direttiva Bolkestein, ma le imprese sono discriminate in base al reddito familiare».
Precise le richieste di FIVA avanzate al Parlamento: «La cancellazione di quanto approvato con la legge 205/2017 e il superamento, una volta per tutte, della Direttiva Bolkestein con l'approvazione di una legge più equa e rispettosa delle imprese che definisca il principio della Professionalità maturata sul posteggio, una reale lotta all'abusivismo commerciale e l'adozione di un fisco più equo. Sono anni che FIVA rappresenta e difende la categoria degli ambulanti e denuncia il rischio reale che corrono gli operatori del commercio su aree pubbliche con il comma 1181».
Insieme a Luigi Piepoli, a capo della delegazione bitontina di FIVA, c'erano, a difesa di tutta la categoria, anche il vicepresidente nazionale e presidente regionale, Andrea Nazzarini, il vicepresidente provinciale, Michele Scarcelli e Marco Colella, il presidente Fiva Confcommercio Andria, Nino Liso e il Direttore Confcommercio Bari, Leo Carriera.