Politica
Amministrative 2022, i movimenti della politica bitontina
Fermento a sinistra, a destra spunta un nome su tutti
Bitonto - lunedì 28 marzo 2022
Tempo di tavoli di confronti, di incontri e scontri, ma anche di intese trovate. La politica bitontina, per la verità con ritardo rispetto ad altre realtà, cerca il successore di Michele Abbaticchio, sindaco uscente e a fine secondo mandato.
Tempo dunque anche di rumors, di "si dice" bisbigliati, di voci che si inseguono, come accade in estate per il calciomercato.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, a sinistra il Partito Democratico potrebbe proporre il nome di Francesco Paolo Ricci, avvocato, stimato in città, ma sul suo nome non vi è alcuna conferma ufficiale. La coalizione Bitonto Cambia, da poco scesa in campo con un programma tutto suo, starebbe tastando il terreno che porta a Vito Antonio Labianca, presidente del Consiglio comunale, mentre dalle parte del sindaco uscente si iniziano a far nomi e quello più accreditato non è Rocco Rino Mangini, attuale vicesindaco, ma Rosa Calò, donna di fiducia di Abbaticchio.
Il quadro a sinistra è però complesso e bisognerà attendere ancora qualche settimana prima di ufficializzazioni ed eventuali primarie decise più da Bari che dalla base locale.
Nel centrodestra sembra uno solo il nome alla ribalta in queste giornate ed è, forse inevitabilmente per curriculum ed esperienza, quello di Domenico Damascelli, vicecoordinatore pugliese di Forza Italia, un passato da Consigliere regionale, gradito anche a Fratelli d'Italia e Lega come uomo che può davvero unire l'intera area conservatrice e liberale.
Ci sarà anche in questo caso da lavorare, ma Damascelli non ha sin qui mai smentito questa voce, nonostante siano in tanti a volerlo candidato al Parlamento nelle politiche del 2023.
Indiscrezioni, dunque, poche ufficialità. Ma il bello (ed il brutto per certi versi) delle campagne elettorali sta proprio in questo, nella possibilità che tutta accada, nella proposta di nomi credibili ed altri (in)credibili, nel tentativo di gloria di qualcuno e nella voglia di emergere attraverso le idee di altri.
Bitonto scalda i motori, la data non c'è ancora ma si vocifera da fonti ministeriali che il 12 ed il 13 giugno potrebbero essere quelle giuste. Intanto si tratta, in attesa di annunci e dei primi comizi.
Tempo dunque anche di rumors, di "si dice" bisbigliati, di voci che si inseguono, come accade in estate per il calciomercato.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, a sinistra il Partito Democratico potrebbe proporre il nome di Francesco Paolo Ricci, avvocato, stimato in città, ma sul suo nome non vi è alcuna conferma ufficiale. La coalizione Bitonto Cambia, da poco scesa in campo con un programma tutto suo, starebbe tastando il terreno che porta a Vito Antonio Labianca, presidente del Consiglio comunale, mentre dalle parte del sindaco uscente si iniziano a far nomi e quello più accreditato non è Rocco Rino Mangini, attuale vicesindaco, ma Rosa Calò, donna di fiducia di Abbaticchio.
Il quadro a sinistra è però complesso e bisognerà attendere ancora qualche settimana prima di ufficializzazioni ed eventuali primarie decise più da Bari che dalla base locale.
Nel centrodestra sembra uno solo il nome alla ribalta in queste giornate ed è, forse inevitabilmente per curriculum ed esperienza, quello di Domenico Damascelli, vicecoordinatore pugliese di Forza Italia, un passato da Consigliere regionale, gradito anche a Fratelli d'Italia e Lega come uomo che può davvero unire l'intera area conservatrice e liberale.
Ci sarà anche in questo caso da lavorare, ma Damascelli non ha sin qui mai smentito questa voce, nonostante siano in tanti a volerlo candidato al Parlamento nelle politiche del 2023.
Indiscrezioni, dunque, poche ufficialità. Ma il bello (ed il brutto per certi versi) delle campagne elettorali sta proprio in questo, nella possibilità che tutta accada, nella proposta di nomi credibili ed altri (in)credibili, nel tentativo di gloria di qualcuno e nella voglia di emergere attraverso le idee di altri.
Bitonto scalda i motori, la data non c'è ancora ma si vocifera da fonti ministeriali che il 12 ed il 13 giugno potrebbero essere quelle giuste. Intanto si tratta, in attesa di annunci e dei primi comizi.