Territorio e Ambiente
Anche Bitonto nei Distretti del Cibo Pugliesi che promuovono le eccellenze agroalimentari
Lunedì scorso il riconoscimento da parte della Giunta Regionale che riserverà misure finanziarie ai vari progetti
Bitonto - mercoledì 22 aprile 2020
10.28
Sono sette, in tutto, e sono nati con l'obiettivo di promuovere, attraverso le attività agricole e agroalimentari, lo sviluppo locale sostenibile, la coesione e l'inclusione sociale, la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale e la città di Bitonto compare in ben quattro di essi. Sono i Distretti del Cibo Pugliesi che la Giunta regionale nella seduta di lunedì ha provveduto a riconoscere dando così concretezza alla classificazione dei Distretti Produttivi previsti dalla legge regionale n. 23/2007.
«I Distretti che hanno ottenuto il primo riconoscimento – commenta l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mino Borracino - proposti da comitati promotori costituiti a livello locale, congiuntamente, da realtà associative e istituzionali, intendono valorizzare le diverse vocazioni del territorio pugliese, puntando alle filiere produttive connesse al rurale, all'agroalimentare e allo stesso biologico, in una logica di sistema in grado di coordinare le iniziative sul territorio con gli indirizzi strategici generali delle politiche di sviluppo regionale».
Per Borracino, dunque, si tratta di «utili strumenti per supportare la realizzazione, in una logica di sussidiarietà orizzontale, di proficue reti tra realtà diverse, pubbliche e private, presenti sul territorio e in grado di rilanciare e valorizzare le eccellenze dell'agroalimentare pugliese in modo che possano rappresentare un volano sempre più importante per il nostro sviluppo economico».
Bitonto, grazie alla sua posizione strategica, risulta inclusa in ben 3 distretti diversi, quelli dell'Alta Murgia, dell'Area Metropolitana e Biologico delle Lame, ma potrà sfruttare anche il distretto Bioslow delle Puglie, rivolto all'intero territorio regionale.
«Il "Distretto del Cibo Alta Murgia" - spiega Borracino - promosso dal Parco nazionale dell'Alta Murgia e al quale aderiscono 80 diversi soggetti, tra imprese agricole, associazioni di categoria e di settore, e Comuni interessati, con una proposta progettuale che ha nel perimetro del Parco il suo ambito geografico di riferimento con l'obiettivo di promuovere la conversione alla produzione biologica e incentivare l'uso sostenibile delle risorse naturali».
Il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana" è promosso dalla Città Metropolitana di Bari e vede l'adesione di numerose imprese, organizzazioni professionali agricole e della cooperazione, con l'obiettivo di attivare forme inedite e innovative di sinergie in agricoltura tra diversi soggetti pubblici e privati, nell'ambito di un territorio (quello dell'area metropolitana di Bari, appunto) che vede la presenza di molte realtà agricole.
Il "Distretto Biologico delle Lame" è invece promosso dai Comuni di Ruvo di Puglia e di Bitonto con il coinvolgimento di diversi soggetti e imprese del territorio. L'ambito geografico di questo distretto coincide con la zona delle "lame", nel territorio dell'Alta Murgia;
Ora i Distretti che hanno ottenuto questo primo riconoscimento da parte della Giunta regionale dovranno predisporre e presentare alla Regione Puglia un dettagliato "Programma di Sviluppo del Distretto", con un orizzonte temporale di almeno tre anni, che contenga la descrizione dei punti di eccellenza e degli eventuali punti di criticità del distretto, gli obiettivi generali e specifici di sviluppo, le azioni e i progetti da realizzare con i relativi piani finanziari e temporali di spesa e l'indicazione delle risorse, pubbliche e private, necessarie.
Successivamente la Giunta regionale, valutati i Programmi di Sviluppo presentati, procederà con la definitiva approvazione dei Distretti Produttivi del Cibo che potranno, così, accedere anche alle specifiche misure finanziarie destinate dalla Regione a queste realtà.
«I Distretti che hanno ottenuto il primo riconoscimento – commenta l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mino Borracino - proposti da comitati promotori costituiti a livello locale, congiuntamente, da realtà associative e istituzionali, intendono valorizzare le diverse vocazioni del territorio pugliese, puntando alle filiere produttive connesse al rurale, all'agroalimentare e allo stesso biologico, in una logica di sistema in grado di coordinare le iniziative sul territorio con gli indirizzi strategici generali delle politiche di sviluppo regionale».
Per Borracino, dunque, si tratta di «utili strumenti per supportare la realizzazione, in una logica di sussidiarietà orizzontale, di proficue reti tra realtà diverse, pubbliche e private, presenti sul territorio e in grado di rilanciare e valorizzare le eccellenze dell'agroalimentare pugliese in modo che possano rappresentare un volano sempre più importante per il nostro sviluppo economico».
Bitonto, grazie alla sua posizione strategica, risulta inclusa in ben 3 distretti diversi, quelli dell'Alta Murgia, dell'Area Metropolitana e Biologico delle Lame, ma potrà sfruttare anche il distretto Bioslow delle Puglie, rivolto all'intero territorio regionale.
«Il "Distretto del Cibo Alta Murgia" - spiega Borracino - promosso dal Parco nazionale dell'Alta Murgia e al quale aderiscono 80 diversi soggetti, tra imprese agricole, associazioni di categoria e di settore, e Comuni interessati, con una proposta progettuale che ha nel perimetro del Parco il suo ambito geografico di riferimento con l'obiettivo di promuovere la conversione alla produzione biologica e incentivare l'uso sostenibile delle risorse naturali».
Il "Distretto del Cibo dell'Area Metropolitana" è promosso dalla Città Metropolitana di Bari e vede l'adesione di numerose imprese, organizzazioni professionali agricole e della cooperazione, con l'obiettivo di attivare forme inedite e innovative di sinergie in agricoltura tra diversi soggetti pubblici e privati, nell'ambito di un territorio (quello dell'area metropolitana di Bari, appunto) che vede la presenza di molte realtà agricole.
Il "Distretto Biologico delle Lame" è invece promosso dai Comuni di Ruvo di Puglia e di Bitonto con il coinvolgimento di diversi soggetti e imprese del territorio. L'ambito geografico di questo distretto coincide con la zona delle "lame", nel territorio dell'Alta Murgia;
Ora i Distretti che hanno ottenuto questo primo riconoscimento da parte della Giunta regionale dovranno predisporre e presentare alla Regione Puglia un dettagliato "Programma di Sviluppo del Distretto", con un orizzonte temporale di almeno tre anni, che contenga la descrizione dei punti di eccellenza e degli eventuali punti di criticità del distretto, gli obiettivi generali e specifici di sviluppo, le azioni e i progetti da realizzare con i relativi piani finanziari e temporali di spesa e l'indicazione delle risorse, pubbliche e private, necessarie.
Successivamente la Giunta regionale, valutati i Programmi di Sviluppo presentati, procederà con la definitiva approvazione dei Distretti Produttivi del Cibo che potranno, così, accedere anche alle specifiche misure finanziarie destinate dalla Regione a queste realtà.