Cultura, Eventi e Spettacolo
Angela Aniello finalista al Premio Porta d'Oriente
La scrittrice bitontina è nella terna dei finalisti con il romanzo 'Il verso giusto' edito da Les Flâneurs Edizioni
Bitonto - venerdì 3 dicembre 2021
Angela Aniello è nella terna dei finalisti della X edizione del Premio letterario Porta d'Oriente, con il suo romanzo Il verso giusto edito da Les Flâneurs Edizioni. La scrittrice bitontina contenderà il premio con Costanza di Quattro e Elena Loewental, con i rispettivi romanzi Donna Fugata e La carezza, solo il 13 dicembre si saprà il nome della vincitrice. Alla cerimonia di premiazioni parteciperà Vittorio Sgarbi.
«Con grande emozione, e incrociando dita e cuore, è doveroso per me ringraziare Cettina Fazio Bonina e tutta la giuria del premio per aver selezionato fra tanti anche il mio romanzo» ha affermato Angela Aniello «il mio editore Alessio Rega, cui devo moltissimo, Serena Vallarelli che mi ha accompagnato e guidato nell'editing del romanzo, Dino Cassone, Argentieri che ha personalizzato la copertina, la mia amata Taranto, Tiziana Magrì e il preziosissimo Gruppo dei Genitori tarantini, i bambini di Taranto e il mitico biondo di Simona Peluso, coraggioso e guerriero». Il romanzo, infatti, pone al centro della storia la città di Taranto, con il suo Rione Tamburi, nel quale domina il mostro che divora senza pietà: l'Ilva. In tempi di pandemia, la vicenda di Chiara, la protagonista, si mischia a quella tristemente nota della fabbrica della morte.
Centinaia i romanzi letti dalla giuria, composta da Vera Slepoj, Stefano Bronzini, Corrado Petrocelli, Gian Arturo Ferrari, Ugo Patroni Griffi, Cosma Cafueri, Marisa Di Bello, Concetta Fazio, Valentino Losito, Lino Patruno, Roberto Pazzi. «Dopo un lungo e appassionato lavoro di lettura e rilettura, ce l'abbiamo fatta!» ha dichiarato soddisfatta la presidentessa di Porta d'Oriente Cettina Fazio Bonina.
«Con grande emozione, e incrociando dita e cuore, è doveroso per me ringraziare Cettina Fazio Bonina e tutta la giuria del premio per aver selezionato fra tanti anche il mio romanzo» ha affermato Angela Aniello «il mio editore Alessio Rega, cui devo moltissimo, Serena Vallarelli che mi ha accompagnato e guidato nell'editing del romanzo, Dino Cassone, Argentieri che ha personalizzato la copertina, la mia amata Taranto, Tiziana Magrì e il preziosissimo Gruppo dei Genitori tarantini, i bambini di Taranto e il mitico biondo di Simona Peluso, coraggioso e guerriero». Il romanzo, infatti, pone al centro della storia la città di Taranto, con il suo Rione Tamburi, nel quale domina il mostro che divora senza pietà: l'Ilva. In tempi di pandemia, la vicenda di Chiara, la protagonista, si mischia a quella tristemente nota della fabbrica della morte.
Centinaia i romanzi letti dalla giuria, composta da Vera Slepoj, Stefano Bronzini, Corrado Petrocelli, Gian Arturo Ferrari, Ugo Patroni Griffi, Cosma Cafueri, Marisa Di Bello, Concetta Fazio, Valentino Losito, Lino Patruno, Roberto Pazzi. «Dopo un lungo e appassionato lavoro di lettura e rilettura, ce l'abbiamo fatta!» ha dichiarato soddisfatta la presidentessa di Porta d'Oriente Cettina Fazio Bonina.