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Cronaca
"Anno Zero", assolto il boss Conte «per non aver commesso il fatto»
Il blitz antidroga nel 2020 a nord di Bari. Ieri il processo d'Appello: 27 condanne confermate e 2 assoluzioni
Bitonto - mercoledì 26 marzo 2025
17.35
Alleggerite 27 condanne nel processo d'appello scaturito dal blitz "Anno Zero" su un gruppo criminale particolarmente attivo a Terlizzi, quello dei Dello Russo, che avrebbe rifornito di droga, fra le altre, la piazza di Bitonto comandata dal clan di Domenico Conte, uno dei due imputati assolti «per non aver commesso il fatto».
Ieri, infatti, la Corte di Appello di Bari (presidente Adolfo Blattmann D'Amelj) ha annullato la condanna a 16 anni del boss di Bitonto, difeso dagli avvocati Claudio Sforza e Marianna Casadibari. L'uomo, a cui è stata recentemente annullata dalla Cassazione la pena di 20 anni per il suo presunto coinvolgimento nell'omicidio di Anna Rosa Tarantino, era stato condannato in primo grado nel 2022 perché ritenuto un «acquirente di cocaina, hashish e marijuana per lo spaccio a Bitonto».
Il boss, che resta comunque in carcere, era considerato un «partecipe» dell'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di Terlizzi retta da Roberto Dello Russo, Giambattista De Sario e Paolo Ficco, a cui la Corte ha confermato e ridotto le condanne. Dello Russo e De Sario, assistiti dai legali Ada Rosito (per i due imputati) e Guisida Sanseverino, da 20 a 14 anni di reclusione, mentre Ficco, assistito dagli avvocati Cristian Di Giusto e Ladislao Massari, da 20 a 12 anni.
Per gli altri 23 imputati i giudici hanno confermato le responsabilità, riducendo le condanne. Rideterminate le pene per Michele Barile (7 anni e 4 mesi), Giuseppe Bisceglia (6 anni e 6 mesi), Antonio Chiapperini (8 anni e 4 mesi), Massimo D'Amato (11 anni), Damiano De Lucia (6 anni e 8 mesi), Giuseppe Dell'Olio (1 anno e 8 mesi), Giuseppe De Nicolo (8 anni e 10 mesi), Gennaro e Francesco Rutigliano (rispettivamente 6 anni, 8 mesi e 9 anni, 8 mesi), Gianfranco Allegretti (8 anni).
9 anni e 4 mesi le sentenze rideterminate per Matteo Rutigliano, Antonio Sgherza e Mario Tempesta. Pene ridotte, invece, per Vincenzo Spinelli (4 anni e 2 mesi), Gianfranco Tamborra (9 anni e 4 mesi), Mario Chiapperini (11 anni e 4 mesi), Domenico D'Auciello (5 anni), Gianluca De Simine e Alessio Passidomo (entrambi 8 anni e 4 mesi), Gioacchino De Chirico, Saverio Dello Russo e Michele Quercia (tutti 7 anni e 4 mesi), oltre a Pietro Gisondo e Gioacchino Zero (entrambi 4 anni).
Il gruppo Dello Russo, che aveva il monopolio dello spaccio a Terlizzi, riforniva di cocaina, eroina, hashish e marijuana, anche i centri di Ruvo di Puglia, di Corato, di Molfetta e Giovinazzo. Nel processo erano costituiti parti civili i comuni di Bitonto e Terlizzi e la Regione Puglia. Le motivazioni saranno rese note in 90 giorni.
Ieri, infatti, la Corte di Appello di Bari (presidente Adolfo Blattmann D'Amelj) ha annullato la condanna a 16 anni del boss di Bitonto, difeso dagli avvocati Claudio Sforza e Marianna Casadibari. L'uomo, a cui è stata recentemente annullata dalla Cassazione la pena di 20 anni per il suo presunto coinvolgimento nell'omicidio di Anna Rosa Tarantino, era stato condannato in primo grado nel 2022 perché ritenuto un «acquirente di cocaina, hashish e marijuana per lo spaccio a Bitonto».
Il boss, che resta comunque in carcere, era considerato un «partecipe» dell'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di Terlizzi retta da Roberto Dello Russo, Giambattista De Sario e Paolo Ficco, a cui la Corte ha confermato e ridotto le condanne. Dello Russo e De Sario, assistiti dai legali Ada Rosito (per i due imputati) e Guisida Sanseverino, da 20 a 14 anni di reclusione, mentre Ficco, assistito dagli avvocati Cristian Di Giusto e Ladislao Massari, da 20 a 12 anni.
Per gli altri 23 imputati i giudici hanno confermato le responsabilità, riducendo le condanne. Rideterminate le pene per Michele Barile (7 anni e 4 mesi), Giuseppe Bisceglia (6 anni e 6 mesi), Antonio Chiapperini (8 anni e 4 mesi), Massimo D'Amato (11 anni), Damiano De Lucia (6 anni e 8 mesi), Giuseppe Dell'Olio (1 anno e 8 mesi), Giuseppe De Nicolo (8 anni e 10 mesi), Gennaro e Francesco Rutigliano (rispettivamente 6 anni, 8 mesi e 9 anni, 8 mesi), Gianfranco Allegretti (8 anni).
9 anni e 4 mesi le sentenze rideterminate per Matteo Rutigliano, Antonio Sgherza e Mario Tempesta. Pene ridotte, invece, per Vincenzo Spinelli (4 anni e 2 mesi), Gianfranco Tamborra (9 anni e 4 mesi), Mario Chiapperini (11 anni e 4 mesi), Domenico D'Auciello (5 anni), Gianluca De Simine e Alessio Passidomo (entrambi 8 anni e 4 mesi), Gioacchino De Chirico, Saverio Dello Russo e Michele Quercia (tutti 7 anni e 4 mesi), oltre a Pietro Gisondo e Gioacchino Zero (entrambi 4 anni).
Il gruppo Dello Russo, che aveva il monopolio dello spaccio a Terlizzi, riforniva di cocaina, eroina, hashish e marijuana, anche i centri di Ruvo di Puglia, di Corato, di Molfetta e Giovinazzo. Nel processo erano costituiti parti civili i comuni di Bitonto e Terlizzi e la Regione Puglia. Le motivazioni saranno rese note in 90 giorni.