Cronaca
Anziana uccisa per errore a Bitonto, la Procura Antimafia chiede 9 condanne
Richieste pene comprese tra i 20 e i 3 anni di reclusione nei confronti dei presunti responsabili delle 4 sparatorie
Bitonto - giovedì 17 gennaio 2019
09.00
Nove condanne a pene comprese tra i 20 e i 3 anni di reclusione sono state chieste dalla Dda di Bari nei confronti dei presunti responsabili dei quattro agguati, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose, commessi a Bitonto il 30 dicembre 2017 nella guerra tra i clan Conte e Cipriano, tra i quali quello che costò la vita, per errore, alla 84enne Anna Rosa Tarantino.
I pubblici ministeri antimafia Ettore Cardinali e Marco D'Agostino hanno avanzato le richieste di condanna al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato che si sta celebrando nell'aula bunker di Bitonto dinanzi al giudice dell'udienza preliminare Francesco Agnino. In particolare, per il boss Domenico Conte, ritenuto il mandante del delitto, e per i coimputati suoi affiliati Alessandro D'Elia e Cosimo Liso, l'accusa ha chiesto 20 anni di reclusione.
Per gli esecutori materiali, Michele Sabba e Rocco Papaleo, entrambi divenuti collaboratori di giustizia, i pm hanno chiesto la condanna a 14 anni di reclusione. Condanne tra i 5 anni e 8 mesi e i 6 anni e 8 mesi sono state chieste per Francesco Colasuonno, Benito Ruggiero e Rocco Mena, esponenti del clan rivale dei Cipriano.
Infine per Michele Rizzo, accusato di aver minacciato i familiari di un pregiudicato perché non collaborasse con gli inquirenti, è stata chiesta la condanna a 3 anni di reclusione. Nel processo sono costituiti parti civili il Comune di Bitonto, l'associazione Antiracket e i familiari di Anna Rosa Tarantino.
Si tornerà in aula per le arringhe il prossimo 15 marzo. La sentenza è prevista per il 30 aprile.
I pubblici ministeri antimafia Ettore Cardinali e Marco D'Agostino hanno avanzato le richieste di condanna al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato che si sta celebrando nell'aula bunker di Bitonto dinanzi al giudice dell'udienza preliminare Francesco Agnino. In particolare, per il boss Domenico Conte, ritenuto il mandante del delitto, e per i coimputati suoi affiliati Alessandro D'Elia e Cosimo Liso, l'accusa ha chiesto 20 anni di reclusione.
Per gli esecutori materiali, Michele Sabba e Rocco Papaleo, entrambi divenuti collaboratori di giustizia, i pm hanno chiesto la condanna a 14 anni di reclusione. Condanne tra i 5 anni e 8 mesi e i 6 anni e 8 mesi sono state chieste per Francesco Colasuonno, Benito Ruggiero e Rocco Mena, esponenti del clan rivale dei Cipriano.
Infine per Michele Rizzo, accusato di aver minacciato i familiari di un pregiudicato perché non collaborasse con gli inquirenti, è stata chiesta la condanna a 3 anni di reclusione. Nel processo sono costituiti parti civili il Comune di Bitonto, l'associazione Antiracket e i familiari di Anna Rosa Tarantino.
Si tornerà in aula per le arringhe il prossimo 15 marzo. La sentenza è prevista per il 30 aprile.