Attualità
Approvato il Bilancio sociale 2021 della Fondazione Santi Medici
Don Vito Piccinonna: «Non sono mancati aiuti, sostegni economici, elargizioni materiali di prodotti, di cibo, di cose utili»
Bitonto - giovedì 2 giugno 2022
Il 24 maggio scorso, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opera Santi Medici ha approvato il Bilancio Sociale 2021 ai sensi dell'art. 11 dello statuto vigente, in linea con quanto previsto dalla riforma del Terzo Settore e più specificatamente dal decreto 5 marzo 2020 del Ministero del Lavoro, con il quale viene adottato la modulistica per la redazione del bilancio degli Enti del Terzo Settore, obbligatoria dalla redazione del Bilancio 2021.
«Il Bilancio di esercizio 2021 della Fondazione, il 28° documento che l'Ente elabora dalla sua costituzione giuridica, è un bilancio che presenta dati positivi e significativi dell'attività svolta dall'intera realtà. È stato fatto tanto. Non sono mancati aiuti, sostegni economici, elargizioni materiali di prodotti, di cibo, di cose utili per chi faceva e fa ancora difficoltà. Per tale motivo ringraziamo gli stakeholder con i quali la Fondazione interagisce e i tanti benefattori che sostengono la nostra opera», con queste parole il Presidente, don Vito Piccinonna, e il Direttore Giovanni Vacca hanno presentato, nella lettera agli stakeholder, ai componenti del Consiglio di Amministrazione e all'organo di controllo il documento completo del Bilancio Sociale che per il quarto anno consecutivo presenta un risultato positivo di gestione.
«Si è consapevoli che in una società segnata da incertezza e precarietà, ricordando che da più di due anni siamo attraversati da una grave emergenza pandemica non ancora conclusasi, si cercano nuovi approcci che possano aiutare gli enti del terzo settore a riposizionare il proprio ruolo consapevoli che servono nuove capacità e occorre svelare false promesse e nuove sudditanze. Siamo convinti che tutto questo sarà possibile se il Terzo Settore sarà più frequentemente implicato in attività di co-programmazione e co-progettazione con il settore pubblico col fine di rilanciare le agende collaborative al posto della competizione e degli appalti così come previsto dall'artt. 55 e 57 del D.lsg 117/2017», continuano i responsabili dell'Ente elencando le numerose progettualità che hanno visto la collaborazione su più livelli e portato la Fondazione ad allagare e rafforzare quella rete sussidiaria sia verticale che circolare.
I diversi servizi delle tre aree: sociosanitaria, socioassistenziale, culturale e formativa hanno:
garantito cure palliative attraverso l'Hospice mediante i ricoveri a 421 malati e a 95 malati seguiti in assistenza domiciliare;
dispensato 53.119 pasti caldi sia in mensa che a domicilio delle famiglie bisognose, sia presso le strutture interne;
- accolto 16 malati di Aids in casa alloggio e 7 donne con bambini in casa di accoglienza;
- accompagnato nel recupero dalle dipendenze 85 persone;
- seguito 55 minori affidati ai servizi educativi.
Numeri che non forniscono un quadro puntuale e dettagliato dell'intera attività della Fondazione ma che dicono tutto l'impegno profuso da tante persone: 64 volontari, 81 dipendenti, 21 giovani in servizio civile, i responsabili, i componenti degli organi statutari.
Come hanno evidenziato il Presidente e il Direttore, tali cifre numeriche rappresentano l'assunzione della responsabilità di quanti vi operano in essa, di fornire al territorio risposte concrete, efficaci ed efficienti, ai tanti e diversificati bisogni, cercando di fare sistema, attraverso collaborazioni sistematiche e non clientelari, insomma creando le condizioni per un welfare integrato e generativo.
Il documento che viene pubblicato, insieme alla relazione dell'organo di Controllo e alla relazione della società di revisione esterna BDO, conferma che la Fondazione è un ente del Terzo Settore che non può essere solo il braccio operativo, ma deve recuperare sempre più la dimensione della promozione di visioni, di mentalità, di conoscenze e di cultura. La seduta di approvazione del Bilancio è stata l'occasione propizia per delineare il cammino del quinquennio 2021-2026 che, nella citata lettera ai portatori di interesse, vengono sinteticamente riportate.
Consegnando a tutti il Bilancio sociale 2021, si è certi di poter intravedere in esso i germogli di ulteriore "speranza da organizzare" che dovranno trovarci pronti ad accettare le nuove sfide che provengono dal territorio e a promuovere nuovi percorsi di cura dell'umano.
Il Bilancio sociale con le allegate relazioni è possibile visionarlo o acquisirlo al seguente link
https://www.santimedici.org/index.php?mod=fondazione&smod=relazioni&m2id=5&navId=53&idp=31
«Il Bilancio di esercizio 2021 della Fondazione, il 28° documento che l'Ente elabora dalla sua costituzione giuridica, è un bilancio che presenta dati positivi e significativi dell'attività svolta dall'intera realtà. È stato fatto tanto. Non sono mancati aiuti, sostegni economici, elargizioni materiali di prodotti, di cibo, di cose utili per chi faceva e fa ancora difficoltà. Per tale motivo ringraziamo gli stakeholder con i quali la Fondazione interagisce e i tanti benefattori che sostengono la nostra opera», con queste parole il Presidente, don Vito Piccinonna, e il Direttore Giovanni Vacca hanno presentato, nella lettera agli stakeholder, ai componenti del Consiglio di Amministrazione e all'organo di controllo il documento completo del Bilancio Sociale che per il quarto anno consecutivo presenta un risultato positivo di gestione.
«Si è consapevoli che in una società segnata da incertezza e precarietà, ricordando che da più di due anni siamo attraversati da una grave emergenza pandemica non ancora conclusasi, si cercano nuovi approcci che possano aiutare gli enti del terzo settore a riposizionare il proprio ruolo consapevoli che servono nuove capacità e occorre svelare false promesse e nuove sudditanze. Siamo convinti che tutto questo sarà possibile se il Terzo Settore sarà più frequentemente implicato in attività di co-programmazione e co-progettazione con il settore pubblico col fine di rilanciare le agende collaborative al posto della competizione e degli appalti così come previsto dall'artt. 55 e 57 del D.lsg 117/2017», continuano i responsabili dell'Ente elencando le numerose progettualità che hanno visto la collaborazione su più livelli e portato la Fondazione ad allagare e rafforzare quella rete sussidiaria sia verticale che circolare.
I diversi servizi delle tre aree: sociosanitaria, socioassistenziale, culturale e formativa hanno:
garantito cure palliative attraverso l'Hospice mediante i ricoveri a 421 malati e a 95 malati seguiti in assistenza domiciliare;
dispensato 53.119 pasti caldi sia in mensa che a domicilio delle famiglie bisognose, sia presso le strutture interne;
- accolto 16 malati di Aids in casa alloggio e 7 donne con bambini in casa di accoglienza;
- accompagnato nel recupero dalle dipendenze 85 persone;
- seguito 55 minori affidati ai servizi educativi.
Numeri che non forniscono un quadro puntuale e dettagliato dell'intera attività della Fondazione ma che dicono tutto l'impegno profuso da tante persone: 64 volontari, 81 dipendenti, 21 giovani in servizio civile, i responsabili, i componenti degli organi statutari.
Come hanno evidenziato il Presidente e il Direttore, tali cifre numeriche rappresentano l'assunzione della responsabilità di quanti vi operano in essa, di fornire al territorio risposte concrete, efficaci ed efficienti, ai tanti e diversificati bisogni, cercando di fare sistema, attraverso collaborazioni sistematiche e non clientelari, insomma creando le condizioni per un welfare integrato e generativo.
Il documento che viene pubblicato, insieme alla relazione dell'organo di Controllo e alla relazione della società di revisione esterna BDO, conferma che la Fondazione è un ente del Terzo Settore che non può essere solo il braccio operativo, ma deve recuperare sempre più la dimensione della promozione di visioni, di mentalità, di conoscenze e di cultura. La seduta di approvazione del Bilancio è stata l'occasione propizia per delineare il cammino del quinquennio 2021-2026 che, nella citata lettera ai portatori di interesse, vengono sinteticamente riportate.
Consegnando a tutti il Bilancio sociale 2021, si è certi di poter intravedere in esso i germogli di ulteriore "speranza da organizzare" che dovranno trovarci pronti ad accettare le nuove sfide che provengono dal territorio e a promuovere nuovi percorsi di cura dell'umano.
Il Bilancio sociale con le allegate relazioni è possibile visionarlo o acquisirlo al seguente link
https://www.santimedici.org/index.php?mod=fondazione&smod=relazioni&m2id=5&navId=53&idp=31