Cronaca
Assalto da film sull'A14 a Bitonto: lo "spuma block" protegge il bottino
Nel mirino un portavalori, ma la rapina è sfumata. Banditi in fuga dopo aver incendiato cinque mezzi
Bitonto - venerdì 29 aprile 2022
21.59
Una schiuma che inonda il retro del furgone gonfiandosi in pochi secondi fino a riempire il vano portavalori del blindato. Ecco cos'è lo "spuma block", il sistema di sicurezza che ieri ha mandato a monte l'incredibile assalto ad un furgone della Ivri-Sicuritalia sull'A14 Bologna-Taranto, tra Bitonto e Molfetta, evitando il furto.
Quando i rapinatori - non meno di sei - hanno provato a tagliare lo sportello con la fiamma ossidrica dopo aver esploso diversi colpi d'arma da fuoco è scattato il sistema che ha impedito loro di impossessarsi del carico. Il colpo è quindi fallito e i componenti del gruppo sono stati costretti a darsi alla fuga. Inutile, dunque, il piano che prevedeva di dare alle fiamme due autocarri per creare una barriera fumogena che avrebbe dovuto consentire ai banditi di agire del tutto indisturbati.
Il tentato assalto è avvenuto intorno alle ore 07.00 all'altezza del chilometro 656, dove il commando, composto da uomini a volto coperto, armati fino ai denti, ha bloccato la corsa del portavalori, la cui tratta è rimasta top secret fino all'ultimo. I rapinatori, prima dell'offensiva, hanno allestito i baluardi. Un mezzo pesante è stato posto di traverso e dato alle fiamme in agro di Bitonto. È servito per bloccare il traffico e neutralizzare l'arrivo di eventuali pattuglie delle forze dell'ordine. Un secondo autocarro ha fatto la stessa fine, ma nella corsia opposta, a Molfetta. Proprio nel mezzo, l'attacco, che si è consumato in direzione nord, verso Bari. Nel blindato c'erano tre vigilanti, costretti a fermarsi dopo una fuga di 6 chilometri da un commando a bordo di tre vetture, un'Audi Q3, una Jeep Renegade e una Ford Focus: i banditi hanno esploso una quindicina di colpi. Alcuni fori sono stati repertati sugli pneumatici e sul mezzo, altri sono stati recuperati sull'asfalto.
Il furgone è stato costretto a bloccarsi, ma l'attivazione da parte delle guardie giurate dello "spuma block" ha evitato che il colpo andasse a segno. A quel punto, i banditi si sono resi conto che l'attacco era ormai fallito e sono stati costretti a desistere: tre guardie giurate, nel tentativo di reagire, sono state aggredite, hanno riportato lesioni e sono state soccorse, mentre i rapinatori, dopo aver incendiato le tre auto, onde evitare di lasciare impronte, si sono dileguati per le campagne.
Sul posto, per spegnere le fiamme, sono arrivati i Vigili del Fuoco. Con loro, i Carabinieri della locale Compagnia e la Polizia Stradale di Bari, a cui sono affidate le indagini che partiranno dalle accurate analisi di quel che resta dei mezzi incendiati. In un'auto sono stati recuperati una pistola e una fucile AK-47 kalashnikov.
Quando i rapinatori - non meno di sei - hanno provato a tagliare lo sportello con la fiamma ossidrica dopo aver esploso diversi colpi d'arma da fuoco è scattato il sistema che ha impedito loro di impossessarsi del carico. Il colpo è quindi fallito e i componenti del gruppo sono stati costretti a darsi alla fuga. Inutile, dunque, il piano che prevedeva di dare alle fiamme due autocarri per creare una barriera fumogena che avrebbe dovuto consentire ai banditi di agire del tutto indisturbati.
Il tentato assalto è avvenuto intorno alle ore 07.00 all'altezza del chilometro 656, dove il commando, composto da uomini a volto coperto, armati fino ai denti, ha bloccato la corsa del portavalori, la cui tratta è rimasta top secret fino all'ultimo. I rapinatori, prima dell'offensiva, hanno allestito i baluardi. Un mezzo pesante è stato posto di traverso e dato alle fiamme in agro di Bitonto. È servito per bloccare il traffico e neutralizzare l'arrivo di eventuali pattuglie delle forze dell'ordine. Un secondo autocarro ha fatto la stessa fine, ma nella corsia opposta, a Molfetta. Proprio nel mezzo, l'attacco, che si è consumato in direzione nord, verso Bari. Nel blindato c'erano tre vigilanti, costretti a fermarsi dopo una fuga di 6 chilometri da un commando a bordo di tre vetture, un'Audi Q3, una Jeep Renegade e una Ford Focus: i banditi hanno esploso una quindicina di colpi. Alcuni fori sono stati repertati sugli pneumatici e sul mezzo, altri sono stati recuperati sull'asfalto.
Il furgone è stato costretto a bloccarsi, ma l'attivazione da parte delle guardie giurate dello "spuma block" ha evitato che il colpo andasse a segno. A quel punto, i banditi si sono resi conto che l'attacco era ormai fallito e sono stati costretti a desistere: tre guardie giurate, nel tentativo di reagire, sono state aggredite, hanno riportato lesioni e sono state soccorse, mentre i rapinatori, dopo aver incendiato le tre auto, onde evitare di lasciare impronte, si sono dileguati per le campagne.
Sul posto, per spegnere le fiamme, sono arrivati i Vigili del Fuoco. Con loro, i Carabinieri della locale Compagnia e la Polizia Stradale di Bari, a cui sono affidate le indagini che partiranno dalle accurate analisi di quel che resta dei mezzi incendiati. In un'auto sono stati recuperati una pistola e una fucile AK-47 kalashnikov.