Politica
Aumento TARI, Damascelli: «Provvedimento approvato da maggioranza di centrosinistra»
«Gli immobili comunali producono rifiuti come tutti gli altri. Perché il Comune non paga la Tari e i cittadini sì?»
Bitonto - sabato 9 novembre 2024
«Ancora un pesante aumento della tassa rifiuti. Un aumento inopportuno e fatto con leggerezza, un insidioso balzello a carico dei cittadini». Comincia così il consigliere comunale Domenico Damascelli (FdI), che tramite i suoi social si oppone apertamente alla decisione di aumentare le tariffe TARI. Una scelta che, peraltro, negli ultimi giorni, sta destando molteplici preoccupazioni tra quei cittadini che - ora - sono costretti a pagare un sovraprezzo.
«In Consiglio Comunale abbiamo espresso la nostra ferma opposizione alle nuove tariffe TARI votando contro il provvedimento che, invece, è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra (duo Ricci-Abbaticchio) - prosegue l'ex consigliere regionale -. Bisogna tagliare gli spechi e ridurre i costi di gestione della raccolta dei rifiuti, ma l'Amministrazione comunale non ci ha nemmeno provato».
«Gli immobili comunali producono rifiuti come tutti gli altri. Perché il Comune non paga la Tari e i cittadini sì? Si tratta di un ulteriore aggravio economico che pesa sulle tasche dei cittadini, anziché sulle casse comunali. Di tariffa puntuale ci si riempie solo la bocca, ma siamo ancora all'anno zero. La sua applicazione consentirebbe di premiare i cittadini bravi con la raccolta differenziata, facendo ottenere loro sconti sulla Tari. Sarebbe un segno di civiltà per differenziare meglio, conferire meno rifiuti e risparmiare. Noi abbiamo detto NO a questa politica tributaria ingiusta e iniqua e lottiamo per chiedere una gestione trasparente e corretta!», conclude Damscelli.
«In Consiglio Comunale abbiamo espresso la nostra ferma opposizione alle nuove tariffe TARI votando contro il provvedimento che, invece, è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra (duo Ricci-Abbaticchio) - prosegue l'ex consigliere regionale -. Bisogna tagliare gli spechi e ridurre i costi di gestione della raccolta dei rifiuti, ma l'Amministrazione comunale non ci ha nemmeno provato».
«Gli immobili comunali producono rifiuti come tutti gli altri. Perché il Comune non paga la Tari e i cittadini sì? Si tratta di un ulteriore aggravio economico che pesa sulle tasche dei cittadini, anziché sulle casse comunali. Di tariffa puntuale ci si riempie solo la bocca, ma siamo ancora all'anno zero. La sua applicazione consentirebbe di premiare i cittadini bravi con la raccolta differenziata, facendo ottenere loro sconti sulla Tari. Sarebbe un segno di civiltà per differenziare meglio, conferire meno rifiuti e risparmiare. Noi abbiamo detto NO a questa politica tributaria ingiusta e iniqua e lottiamo per chiedere una gestione trasparente e corretta!», conclude Damscelli.