Cronaca
Autismo, criticità e forme di tutela in un incontro a Palazzo Gentile
Un team di professionisti per illustrare le teorie e le buone prassi
Bitonto - domenica 16 ottobre 2022
9.28
Si è svolto venerdì 14 ottobre l'incontro formativo, rivolto alla cittadinanza e agli esperti del settore, riguardante L'autismo oggi. Criticità e forme di tutela presso la Sala degli Specchi di Palazzo Gentile.
Un team di professionisti del mondo sanitario, sociale, pedagogico e legale, ha illustrato le teorie e le buone prassi, anche elaborate nelle proprie esperienze lavorative, per far fronte ad un disturbo che colpisce in Italia 1 bambino su 77 e che nei maschi è presente 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Al dibattito hanno partecipato Gabriella Panaro – avvocato e amministratrice di sostegno – Dott.ssa Simona Tundo(psicopedagogista),Dott. Gianfranco Sifanno (Medico MMG) Dott. Gianluca Colapinto (chirurgo maxillo facciale) e la Dott.ssa Rosanna Scaraggi (pediatra).
«Grazie a chi ha organizzato questa giornata di formazione, ma anche di confronto e prima ancora conoscenza tra tutti quelli che a vario titolo sono interessati al tema della realizzazione sostanziale della cura e della salute - ha dichiarato l'assessora al Welfare, Silvia Altamura - sono stata invitata a questo tavolo con una duplice veste, sia come Assessora che come assistente sociale, quindi come figura "tecnica" che rappresenta in questa sede l'Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia. In questi mesi ho parlato con tante famiglie: da un lato vivono la diagnosi come punto di arrivo, come "resa" al riconoscimento di una differenza che cambia immediatamente la loro vita e dall'altra parte quelle stesse famiglie conducono vere e proprie battaglie per ottenere quel riconoscimento».
L'intervento dell'assessora si è poi concentrato sulle contraddizioni insite nel sistema dei servizi socio-sanitari e della necessità della risoluzione degli stessi da parte delle istituzioni «proprio stamattina ho parlato con la mamma di un bambino con diagnosi di funzionamento intellettivo borderline, che vedendosi non riconosciuto il diritto al sostegno scolastico - in virtù di quanto previsto dalla legge 104 - è costretta ad aspettare il riconoscimento di un aggravamento per avere quel supporto necessario a vivere serenamente l'esperienza scolastica. È inaccettabile, questa è una violenza istituzionale, la contraddizione più grande: le istituzioni che da un lato lavorano per fornire un sistema di sostegno, dall'altro, non comunicando tra di loro e insieme alle famiglie in modo organico, generano situazioni di sfiducia istituzionale. Bisogna lavorare in sinergia per evitare queste contraddizioni e fornire risposte ai bisogni delle famiglie in tempi brevi che si trovano a dover riorganizzare la propria vita a seguito di questi percorsi diagnostici» ha continuato la Dott.ssa Altamura.
L'assessora ha poi parlato della volontà dell'amministrazione Ricci di istituire un nuovo spazio da dedicare al confronto con le famiglie, e dell'esigenza di integrare la rete dei servizi socio-sanitari con altri servizi in grado di fornire una risposta immediata e diversificata in termini di terapie e prestazioni.
Un team di professionisti del mondo sanitario, sociale, pedagogico e legale, ha illustrato le teorie e le buone prassi, anche elaborate nelle proprie esperienze lavorative, per far fronte ad un disturbo che colpisce in Italia 1 bambino su 77 e che nei maschi è presente 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Al dibattito hanno partecipato Gabriella Panaro – avvocato e amministratrice di sostegno – Dott.ssa Simona Tundo(psicopedagogista),Dott. Gianfranco Sifanno (Medico MMG) Dott. Gianluca Colapinto (chirurgo maxillo facciale) e la Dott.ssa Rosanna Scaraggi (pediatra).
«Grazie a chi ha organizzato questa giornata di formazione, ma anche di confronto e prima ancora conoscenza tra tutti quelli che a vario titolo sono interessati al tema della realizzazione sostanziale della cura e della salute - ha dichiarato l'assessora al Welfare, Silvia Altamura - sono stata invitata a questo tavolo con una duplice veste, sia come Assessora che come assistente sociale, quindi come figura "tecnica" che rappresenta in questa sede l'Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia. In questi mesi ho parlato con tante famiglie: da un lato vivono la diagnosi come punto di arrivo, come "resa" al riconoscimento di una differenza che cambia immediatamente la loro vita e dall'altra parte quelle stesse famiglie conducono vere e proprie battaglie per ottenere quel riconoscimento».
L'intervento dell'assessora si è poi concentrato sulle contraddizioni insite nel sistema dei servizi socio-sanitari e della necessità della risoluzione degli stessi da parte delle istituzioni «proprio stamattina ho parlato con la mamma di un bambino con diagnosi di funzionamento intellettivo borderline, che vedendosi non riconosciuto il diritto al sostegno scolastico - in virtù di quanto previsto dalla legge 104 - è costretta ad aspettare il riconoscimento di un aggravamento per avere quel supporto necessario a vivere serenamente l'esperienza scolastica. È inaccettabile, questa è una violenza istituzionale, la contraddizione più grande: le istituzioni che da un lato lavorano per fornire un sistema di sostegno, dall'altro, non comunicando tra di loro e insieme alle famiglie in modo organico, generano situazioni di sfiducia istituzionale. Bisogna lavorare in sinergia per evitare queste contraddizioni e fornire risposte ai bisogni delle famiglie in tempi brevi che si trovano a dover riorganizzare la propria vita a seguito di questi percorsi diagnostici» ha continuato la Dott.ssa Altamura.
L'assessora ha poi parlato della volontà dell'amministrazione Ricci di istituire un nuovo spazio da dedicare al confronto con le famiglie, e dell'esigenza di integrare la rete dei servizi socio-sanitari con altri servizi in grado di fornire una risposta immediata e diversificata in termini di terapie e prestazioni.