Vita di città
Autorità e familiari uniti nel ricordo di Michele Tatulli, poliziotto ucciso dalle Brigate Rosse
Ieri, 8 gennaio, la cerimonia di commemorazione a 45 anni dal tragico omicidio di via Schievano a Milano
Bitonto - giovedì 9 gennaio 2025
A quarantacinque anni dall'efferato omicidio, Bitonto ha ricordato ancora una volta il "suo" agente Michele Tatulli, ucciso l'8 gennaio 1980 dalle Brigate Rosse in un agguato in via Schievano a Milano. Ieri, si è rinnovata l'annuale cerimonia di commemorazione all'ingresso di Palazzo Gentile per dare il giusto onore al poliziotto 25enne, ammazzato assieme al vicebrigadiere Rocco Santoro e all'appuntato Antonio Cestari mentre erano impegnati in un servizio di perlustrazione.
Alla cerimonia in ricordo di Tatulli hanno preso parte le autorità cittadine, rappresentanti della Questura di Bari, del locale Commissariato di Polizia di Stato, delle forze dell'ordine, della Polizia locale e dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato, e i familiari della vittima. Come di consueto, è stata deposta una corona di fiori ai piedi della lapide che - all'ingresso del Municipio di Bitonto - ricorda il tragico agguato del gennaio 1980.
«Durante la commemorazione di Michele Tatulli, voglio lanciare una proposta alla Questura: portare la sua storia nelle scuole, affinché le giovani generazioni possano conoscerla e farla propria. Michele Tatulli non è stato solo un esempio per le forze dell'ordine, ma un esempio di cittadino, di testimone del dovere e della responsabilità - ha dichiarato il sindaco Ricci -. L'8 gennaio 1980, Michele Tatulli ha pagato con la sua vita il prezzo del suo impegno civico, ucciso dalle Brigate Rosse mentre svolgeva il suo dovere come poliziotto a Milano. La sua morte, tragica e inaspettata, è un richiamo a tutti noi del sacrificio che molti hanno fatto per proteggere la nostra sicurezza e libertà. Michele è stato un esempio di coraggio e dedizione, ma anche di amore per la propria comunità e di rispetto per le istituzioni».
«Le giovani generazioni, che non sono il nostro futuro ma il nostro presente, devono essere stimolate a comprendere e a vivere questi valori. Michele Tatulli, con il suo sacrificio, ci insegna che il dovere, l'onore e la responsabilità non sono parole vuote, ma principi da vivere ogni giorno. È troppo facile dimenticare, ma noi abbiamo il dovere di mantenere viva la memoria, di richiamare alla storia e ai suoi insegnamenti. Michele Tatulli è stato un cittadino prima che un agente delle forze dell'ordine, e questo è un esempio che dobbiamo trasmettere».
A seguire, la cerimonia in ricordo di Michele Tatulli si è conclusa presso il Cimitero di Bitonto, con un omaggio dinnanzi alla tomba del poliziotto.
Alla cerimonia in ricordo di Tatulli hanno preso parte le autorità cittadine, rappresentanti della Questura di Bari, del locale Commissariato di Polizia di Stato, delle forze dell'ordine, della Polizia locale e dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato, e i familiari della vittima. Come di consueto, è stata deposta una corona di fiori ai piedi della lapide che - all'ingresso del Municipio di Bitonto - ricorda il tragico agguato del gennaio 1980.
«Durante la commemorazione di Michele Tatulli, voglio lanciare una proposta alla Questura: portare la sua storia nelle scuole, affinché le giovani generazioni possano conoscerla e farla propria. Michele Tatulli non è stato solo un esempio per le forze dell'ordine, ma un esempio di cittadino, di testimone del dovere e della responsabilità - ha dichiarato il sindaco Ricci -. L'8 gennaio 1980, Michele Tatulli ha pagato con la sua vita il prezzo del suo impegno civico, ucciso dalle Brigate Rosse mentre svolgeva il suo dovere come poliziotto a Milano. La sua morte, tragica e inaspettata, è un richiamo a tutti noi del sacrificio che molti hanno fatto per proteggere la nostra sicurezza e libertà. Michele è stato un esempio di coraggio e dedizione, ma anche di amore per la propria comunità e di rispetto per le istituzioni».
«Le giovani generazioni, che non sono il nostro futuro ma il nostro presente, devono essere stimolate a comprendere e a vivere questi valori. Michele Tatulli, con il suo sacrificio, ci insegna che il dovere, l'onore e la responsabilità non sono parole vuote, ma principi da vivere ogni giorno. È troppo facile dimenticare, ma noi abbiamo il dovere di mantenere viva la memoria, di richiamare alla storia e ai suoi insegnamenti. Michele Tatulli è stato un cittadino prima che un agente delle forze dell'ordine, e questo è un esempio che dobbiamo trasmettere».
A seguire, la cerimonia in ricordo di Michele Tatulli si è conclusa presso il Cimitero di Bitonto, con un omaggio dinnanzi alla tomba del poliziotto.