Cultura, Eventi e Spettacolo
Beat Onto Jazz, terza serata con Francesco Cannito Trio ed Emiliano D’Auria 4tet First Rain
In programma oggi, sabato 3 agosto, dalle ore 21 in piazza Cattedrale
Bitonto - sabato 3 agosto 2024
Terza serata per la XXIII edizione del Beat Onto Jazz Festival, il festival organizzato dall'Associazione InJazz con il cofinanziamento del Comune di Bitonto e del Consiglio Regionale della Puglia e il sostegno di sponsor privati, tra cui i main sponsor Ellegidue, Conserva Trasporti e Giuale Luce Design Arredo.
Questa sera, sabato 3 agosto, dalle ore 21, il primo set vedrà in scena una rising star del pianismo jazz contemporaneo: il pugliese Francesco Cannito con il suo trio. Un trio giovane, ma già stellato, visto che è stato tra i gruppi finalisti del prestigioso Conad Contest di Umbria Jazz. Iridescent è un progetto ispirato ad un fenomeno ottico in cui un oggetto mostra una varietà di colori che cambiano con l'angolo di osservazione o con la luce incidente. Questo effetto è spesso associato a superfici che riflettono la luce in modo particolare, come le bolle di sapone o i minerali con proprietà ottiche speciali, a seconda delle condizioni di illuminazione e dell'angolo da cui viene osservato. Le influenze musicali che ne identificano le sonorità e la scrittura rispecchiano queste caratteristiche, ancorandosi al jazz senza celare sfumature provenienti da altri mondi musicali. Con Cannito ci saranno Jan Toninelli al contrabbasso e Francesco Paganuzzi alla batteria.
Il secondo set vedrà impegnato un quintetto che trasporterà il pubblico tra le pieghe del miglior jazz di matrice nordeuropea. Il leader è il pianista e compositore marchigiano Emiliano D'Auria, che presenterà a Bitonto il suo ultimo lavoro discografico First Rain. First Rain contiene tutta l'energia dei grandi spazi, il respiro delle ampie visioni, della percezione dei cambiamenti, di ciò che è imminente e che dovrà presto accadere, di una "prima" pioggia che sta per arrivare, così come ci dice lo stesso autore. Un lavoro che coniuga il miglior linguaggio jazzistico di matrice europea, la declinazione scandinava corroborata da torrenziali sipari degni della migliore tradizione. Con il pianista ascolano, la cui caratteristica è la poliedricità e una tecnica inossidabile, troviamo un gruppo di grandi jazzisti italiani, la cui punta di diamante è Luca Aquino, il cui suono è tra i più innovativi e toccanti del panorama internazionale. Sul palco anche Manuel Trabucco ai sassofoni, Dario Mirando al basso ed Ermanno Baron alla batteria.
I concerti saranno introdotti da Marco Losavio, editor in chief di Jazzitalia.
Questa sera, sabato 3 agosto, dalle ore 21, il primo set vedrà in scena una rising star del pianismo jazz contemporaneo: il pugliese Francesco Cannito con il suo trio. Un trio giovane, ma già stellato, visto che è stato tra i gruppi finalisti del prestigioso Conad Contest di Umbria Jazz. Iridescent è un progetto ispirato ad un fenomeno ottico in cui un oggetto mostra una varietà di colori che cambiano con l'angolo di osservazione o con la luce incidente. Questo effetto è spesso associato a superfici che riflettono la luce in modo particolare, come le bolle di sapone o i minerali con proprietà ottiche speciali, a seconda delle condizioni di illuminazione e dell'angolo da cui viene osservato. Le influenze musicali che ne identificano le sonorità e la scrittura rispecchiano queste caratteristiche, ancorandosi al jazz senza celare sfumature provenienti da altri mondi musicali. Con Cannito ci saranno Jan Toninelli al contrabbasso e Francesco Paganuzzi alla batteria.
Il secondo set vedrà impegnato un quintetto che trasporterà il pubblico tra le pieghe del miglior jazz di matrice nordeuropea. Il leader è il pianista e compositore marchigiano Emiliano D'Auria, che presenterà a Bitonto il suo ultimo lavoro discografico First Rain. First Rain contiene tutta l'energia dei grandi spazi, il respiro delle ampie visioni, della percezione dei cambiamenti, di ciò che è imminente e che dovrà presto accadere, di una "prima" pioggia che sta per arrivare, così come ci dice lo stesso autore. Un lavoro che coniuga il miglior linguaggio jazzistico di matrice europea, la declinazione scandinava corroborata da torrenziali sipari degni della migliore tradizione. Con il pianista ascolano, la cui caratteristica è la poliedricità e una tecnica inossidabile, troviamo un gruppo di grandi jazzisti italiani, la cui punta di diamante è Luca Aquino, il cui suono è tra i più innovativi e toccanti del panorama internazionale. Sul palco anche Manuel Trabucco ai sassofoni, Dario Mirando al basso ed Ermanno Baron alla batteria.
I concerti saranno introdotti da Marco Losavio, editor in chief di Jazzitalia.