Cronaca
Bitontini occhio alla truffa: in azione falsi tecnici per controllare la qualità del segnale TV
Il racconto di un testimone: «L'ho scacciato, ma gli anziani sono a rischio»
Bitonto - martedì 19 marzo 2019
9.19
Si presentano alla porta dicendo di essere tecnici al lavoro per controllare la qualità del segnale digitale terrestre, ma si tratta di una truffa e sono gli anziani le vittime maggiormente a rischio. Arriva anche a Bitonto un raggiro che ha già fatto il giro del Belpaese, con segnalazioni praticamente in ogni zona d'Italia. La denuncia proviene proprio da una delle vittime, per fortuna scampata, della truffa, che ha descritto minuziosamente l'incontro con uno di questi personaggi, in questo caso una donna.
«Si è presentata a casa mia tale signora Mariangela, da Genzano di Lucania – racconta il testimone - che diceva di svolgere un'indagine statistica per IPSOS sulla qualità del segnale del digitale terrestre e di aver lavorato per conto di altre agenzie più o meno note. Lei avrebbe preferito salire in casa ma sono sceso giù nell'atrio del vano scale per incontrare questa persona. Quando le ho chiesto di identificarsi mi ha mostrato un badge anonimo con un foglio su cui è stampato "IPSOS" e a penna è scritto il suo nome; non lo porta esposto poiché, dice, "il badge è rotto". Sul badge non è esposto alcun identificativo di questa persona. Le ho chiesto anche di mostrarmi del materiale cartaceo ufficiale della IPSOS, ma mi ha mostrato delle fotocopie in bianco/nero stampate con informazioni reperibili facilmente da internet. Inoltre aveva con se un mini portatile da cui leggeva le domande e prendeva appunti sulle risposte e da quel che ho intravisto era un programma di videoscrittura tipo "notepad", quindi senza loghi nè IPSOS nè di alcuna agenzia di indagini statistiche, assolutamente anonimo».
Dopo la superficiale e raffazzonata presentazione, la truffatrice passa all'azione, chiedendo informazioni sui beni posseduti in casa, chiaro tentativo di farsi un'idea di un possibile bottino.
«La prima domanda che ha posto – continua il racconto - riguardava il numero di televisori posseduti in casa, ma, visto il grado di improvvisazione e trovando la situazione alquanto improbabile non le ho risposto e l'ho congedata. Volevo metterne a conoscenza la nostra comunità al fine di evitare eventuali truffe, soprattutto a discapito degli anziani».
«Si è presentata a casa mia tale signora Mariangela, da Genzano di Lucania – racconta il testimone - che diceva di svolgere un'indagine statistica per IPSOS sulla qualità del segnale del digitale terrestre e di aver lavorato per conto di altre agenzie più o meno note. Lei avrebbe preferito salire in casa ma sono sceso giù nell'atrio del vano scale per incontrare questa persona. Quando le ho chiesto di identificarsi mi ha mostrato un badge anonimo con un foglio su cui è stampato "IPSOS" e a penna è scritto il suo nome; non lo porta esposto poiché, dice, "il badge è rotto". Sul badge non è esposto alcun identificativo di questa persona. Le ho chiesto anche di mostrarmi del materiale cartaceo ufficiale della IPSOS, ma mi ha mostrato delle fotocopie in bianco/nero stampate con informazioni reperibili facilmente da internet. Inoltre aveva con se un mini portatile da cui leggeva le domande e prendeva appunti sulle risposte e da quel che ho intravisto era un programma di videoscrittura tipo "notepad", quindi senza loghi nè IPSOS nè di alcuna agenzia di indagini statistiche, assolutamente anonimo».
Dopo la superficiale e raffazzonata presentazione, la truffatrice passa all'azione, chiedendo informazioni sui beni posseduti in casa, chiaro tentativo di farsi un'idea di un possibile bottino.
«La prima domanda che ha posto – continua il racconto - riguardava il numero di televisori posseduti in casa, ma, visto il grado di improvvisazione e trovando la situazione alquanto improbabile non le ho risposto e l'ho congedata. Volevo metterne a conoscenza la nostra comunità al fine di evitare eventuali truffe, soprattutto a discapito degli anziani».