Attualità
Bitonto celebra il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale con una pubblica manifestazione
Comune e Università dell'Anziano ricordano le 413 vittime bitontine della Grande Guerra
Bitonto - lunedì 28 maggio 2018
10.45 Comunicato Stampa
Comune di Bitonto (Assessorato ai Servizi cimiteriali e Assessorato ai Beni culturali) e Università dell'Anziano "Domenico Pastoressa" insieme per celebrare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale (24 maggio 1918 - 24 maggio 2018) con una manifestazione pubblica, in programma oggi, che comprende due distinti momenti.
In mattinata al Cimitero urbano nella zona monumentale dove sorge il Monumento ossario dei Caduti per la Patria si svolgerà la cerimonia per la trasposizione dei resti mortali dei Caduti della Grande Guerra Domenico Maggio e Vincenzo Mongiello. Il programma prevede anche la Liturgia della Parola che sarà curata dal Rettore della Basilica dei Santi Medici, don Vito Piccinonna. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, nell'Aula magna dell'Istituto comprensivo "Sylos" sarà presentato il libro di Arcangelo Siragusa "I Caduti bitontini della Grande Guerra" con l'intervento degli storici e studiosi Nicola Pice, Vincenzo Robles e Marco Vacca. Nel volume edito da EdA Siragusa realizza, grazie alla consultazione di documenti ufficiali e varie fonti storiche, un censimento capillare delle 413 vittime bitontine della Prima Guerra Mondiale, che comprende i caduti in combattimento e quanti sono deceduti in seguito per ferite, malattie o causa di guerra.
I numeri riportati nel lavoro di Siragusa sono impressionanti: la Grande Guerra causò in tutte le nazioni coinvolte circa 10 milioni di vittime; gli italiani furono 652mila. Per Bitonto le cifre parlano di 413 caduti, 360 mutilati e 320 feriti tra i circa 4mila mobilitati per la guerra. La cerimonia di lunedì, realizzata con la collaborazione delle sezioni cittadine dell'Associazione nazionale combattenti e reduci e dell'Associazione mutilati e invalidi, riguarda due Caduti, i cui resti sino ad oggi hanno riposato in loculi di famiglia. Domenico Maggio, soldato del 10° Reggimento fanteria, morì a 41 anni in seguito alle ferite riportate per l'azione dei gas asfissianti utilizzati dagli avversari in azioni di guerra. Vincenzo Mongiello, soldato del 18° Reggimento fanteria, morì a 34 anni per malattia contratta al fronte nel luglio 1917.
In mattinata al Cimitero urbano nella zona monumentale dove sorge il Monumento ossario dei Caduti per la Patria si svolgerà la cerimonia per la trasposizione dei resti mortali dei Caduti della Grande Guerra Domenico Maggio e Vincenzo Mongiello. Il programma prevede anche la Liturgia della Parola che sarà curata dal Rettore della Basilica dei Santi Medici, don Vito Piccinonna. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, nell'Aula magna dell'Istituto comprensivo "Sylos" sarà presentato il libro di Arcangelo Siragusa "I Caduti bitontini della Grande Guerra" con l'intervento degli storici e studiosi Nicola Pice, Vincenzo Robles e Marco Vacca. Nel volume edito da EdA Siragusa realizza, grazie alla consultazione di documenti ufficiali e varie fonti storiche, un censimento capillare delle 413 vittime bitontine della Prima Guerra Mondiale, che comprende i caduti in combattimento e quanti sono deceduti in seguito per ferite, malattie o causa di guerra.
I numeri riportati nel lavoro di Siragusa sono impressionanti: la Grande Guerra causò in tutte le nazioni coinvolte circa 10 milioni di vittime; gli italiani furono 652mila. Per Bitonto le cifre parlano di 413 caduti, 360 mutilati e 320 feriti tra i circa 4mila mobilitati per la guerra. La cerimonia di lunedì, realizzata con la collaborazione delle sezioni cittadine dell'Associazione nazionale combattenti e reduci e dell'Associazione mutilati e invalidi, riguarda due Caduti, i cui resti sino ad oggi hanno riposato in loculi di famiglia. Domenico Maggio, soldato del 10° Reggimento fanteria, morì a 41 anni in seguito alle ferite riportate per l'azione dei gas asfissianti utilizzati dagli avversari in azioni di guerra. Vincenzo Mongiello, soldato del 18° Reggimento fanteria, morì a 34 anni per malattia contratta al fronte nel luglio 1917.