Politica
Bitonto: cittadinanza onoraria al sindaco Riace Mimmo Lucano
La proposta è della sezione locale di Sinistra Italiana. Primo firmatario il consigliere indipendente Dino Ciminiello
Bitonto - giovedì 6 dicembre 2018
9.08
Assegnare al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, la cittadinanza onoraria della città di Bitonto. È la richiesta arrivata nelle ultime ore dalla sezione locale di Sinistra Italiana, che ha trovato nel consigliere comunale indipendente, Dino Ciminiello, il primo firmatario, poi seguito anche da altri colleghi di emiciclo.
«La storia insegna ma non ha scolari – scrivono gli attivisti di SI ricordando Gramsci - a Bitonto invece dobbiamo far tesoro di questi insegnamenti. L'insofferenza verso gli ultimi, l'intolleranza verso i migranti, il sentirsi etnicamente superiori ha portato dolore e sofferenze per l'Umanità. Aggiungiamoci un ministro dell'Interno che non perde occasione per soffiare sul fuoco della Disintegrazione e il gioco è fatto. A tutto questo la Città di Bitonto non ci sta. Non ci può stare. E per questo, dopo l'importante riconoscimento del 20 novembre, oggi abbiamo protocollato la richiesta di cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano confidando che il Consiglio Comunale si esprima al più presto».
Il sindaco calabrese è attualmente sotto inchiesta per la sua gestione, ritenuta dagli inquirenti spregiudicata, sulla gestione degli aiuti ai disperati del mare, che se da un lato ha rianimato un paese che era sul punto di scomparire dalle cartine geografiche, diventando in tutto il mondo l'esempio di una reale e positiva integrazione tra culture e persone, dall'altro ha evidenziato alcuni aspetti forse esageratamente borderline dal punto di vista della legalità.
Per Sinistra Italiana Bitonto, la cittadinanza italiana a Lucano resta in ogni caso «un segnale importante, un riconoscimento che non può mancare per indicare ai nostri governanti che il modello Riace deve essere studiato e non condannato. Considerato e non vilipeso. Ringraziamo tutti i consiglieri comunali che hanno dato prova tangibile di vicinanza alla causa ma lasciateci ringraziare nello specifico Dino Ciminiello Consigliere Bitonto che si è fatto portavoce e primo firmatario della nostra proposta. Tanto è stato fatto ma molto è ancora da fare. Rimbocchiamoci le maniche perché la Storia insegna: "L'illusione (di avere un nemico che non esiste) è la gramigna più tenace della coscienza collettiva"».
«La storia insegna ma non ha scolari – scrivono gli attivisti di SI ricordando Gramsci - a Bitonto invece dobbiamo far tesoro di questi insegnamenti. L'insofferenza verso gli ultimi, l'intolleranza verso i migranti, il sentirsi etnicamente superiori ha portato dolore e sofferenze per l'Umanità. Aggiungiamoci un ministro dell'Interno che non perde occasione per soffiare sul fuoco della Disintegrazione e il gioco è fatto. A tutto questo la Città di Bitonto non ci sta. Non ci può stare. E per questo, dopo l'importante riconoscimento del 20 novembre, oggi abbiamo protocollato la richiesta di cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano confidando che il Consiglio Comunale si esprima al più presto».
Il sindaco calabrese è attualmente sotto inchiesta per la sua gestione, ritenuta dagli inquirenti spregiudicata, sulla gestione degli aiuti ai disperati del mare, che se da un lato ha rianimato un paese che era sul punto di scomparire dalle cartine geografiche, diventando in tutto il mondo l'esempio di una reale e positiva integrazione tra culture e persone, dall'altro ha evidenziato alcuni aspetti forse esageratamente borderline dal punto di vista della legalità.
Per Sinistra Italiana Bitonto, la cittadinanza italiana a Lucano resta in ogni caso «un segnale importante, un riconoscimento che non può mancare per indicare ai nostri governanti che il modello Riace deve essere studiato e non condannato. Considerato e non vilipeso. Ringraziamo tutti i consiglieri comunali che hanno dato prova tangibile di vicinanza alla causa ma lasciateci ringraziare nello specifico Dino Ciminiello Consigliere Bitonto che si è fatto portavoce e primo firmatario della nostra proposta. Tanto è stato fatto ma molto è ancora da fare. Rimbocchiamoci le maniche perché la Storia insegna: "L'illusione (di avere un nemico che non esiste) è la gramigna più tenace della coscienza collettiva"».