Politica
Bitonto5Stelle: «Le opere “disperse” del Simposio di Scultura usate per abbellire la città»
La proposta dei grillini bitontini che spingono anche per una Scuola gratuita per le Belle Arti bitontina
Bitonto - sabato 11 agosto 2018
10.15
Utilizzare le sculture realizzate durante il Simposio Internazionale di Scultura che si è tenuto a Bitonto nel 2015 e "sparite" dalla circolazione, per migliorare il decoro urbano della città. È la proposta che arriva da Bitonto5Stelle, gruppo politico che raccoglie gli attivisti grillini del territorio, che ha suggerito anche l'apertura di una Scuola per le Belle Arti bitontina e gratuita. Le sculture furono realizzate grazie al Comitato Feste Patronali che inserì la sfida fra alcuni grandi maestri di quest'arte all'interno del programma delle Feste in onore di Maria Ss. Immacolata, arricchendosi del contributo di alcuni allievi delle Accademie delle Belle Arti di Bari, Lecce e Catanzaro.
«Le opere ultimate – rilevano i pentastellati locali - sarebbero diventate patrimonio cittadino con il fine di essere collocate in città, sotto l'egida dell'Amministrazione Comunale. Ma a distanza di 3 anni che fine hanno fatto queste sculture? Da indiscrezioni in nostro possesso, risultano essere state accantonate in un magazzino, senza che nessun piano programmato di utilizzo sia previsto nel medio o lungo termine».
I grillini, attraverso una lettera inviata al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, l'assessore al Marketing Territoriali, Rino Mangini e all'assessore all'Urbanistica, Rosa Calò, chiedono allora di poter «visionare le sculture abbandonate con una delegazione di esperti per verificarne l'integrità e utilizzabilità in ambienti urbani», con l'obiettivo di «organizzare un tavolo di lavoro tra gli assessorati interessati e le varie associazioni di addetti ai lavori, (ass. Architetti e d Ingegneri, Centro ricerche Studi ed Arte Bitontina), per uno studio di fattibilità urbanistico-strutturale al fine di un idoneo collocamento delle stesse». I pentastellati vorrebbero coinvolgere «i Comitati di Quartiere bitontini per identificare luoghi di arredo urbano da migliorare sotto il profilo di estetico decoro (rotonde, giardini, piazze, ville)», per poi «rendere strutturale l'evento del Simposio di scultura quale evento di rilievo culturale in un contesto di visione ed espansione per la città, inserito nel programma delle manifestazioni di interesse già annualmente cadenzate (Corteo Storico, vari festival di musica a tema, Cortili Aperti etc.)».
Più ambiziosa l'idea di riaprire la Scuola delle Belle in città, «sondando – suggeriscono i pentastellati - le diponibilità dei vari maestri di arti pittoriche e scultoree, utilizzando le aree già precedentemente individuate dall'Amministrazione Comunale per il co-working e la condivisione, in modo da per poter attingere ad una costante riserva di opere da utilizzare per il miglioramento della città». Secondo Bitonto5Stelle, sarebbe così possibile «rendere fruibili spazi urbani abbandonati e dimenticati rivisitandoli con questa nuova veste scultorea, migliorare con estro l'eccessiva fredda cementificazione, contrastare il processo di ghettizzazione e del dissesto urbano cittadino, migliorare gli spazi verdi, diffondere la cultura con segni tangibili e tramandabili nel tempo a beneficio dell'intera comunità».
«Sulla base di tali elementi – conclude la lettera dei grillini - come attivisti M5S del Comitato Bitonto 5 Stelle, riteniamo che visto il tanto agognato riconoscimento di "Finalista Città Capitale della Cultura", tale iniziativa possa trovare terreno fertile e facile riscontro, per i vantaggi che potrebbe produrre, attraverso un processo di valorizzazione del territorio e del patrimonio sia artistico che umano locale».
«Le opere ultimate – rilevano i pentastellati locali - sarebbero diventate patrimonio cittadino con il fine di essere collocate in città, sotto l'egida dell'Amministrazione Comunale. Ma a distanza di 3 anni che fine hanno fatto queste sculture? Da indiscrezioni in nostro possesso, risultano essere state accantonate in un magazzino, senza che nessun piano programmato di utilizzo sia previsto nel medio o lungo termine».
I grillini, attraverso una lettera inviata al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, l'assessore al Marketing Territoriali, Rino Mangini e all'assessore all'Urbanistica, Rosa Calò, chiedono allora di poter «visionare le sculture abbandonate con una delegazione di esperti per verificarne l'integrità e utilizzabilità in ambienti urbani», con l'obiettivo di «organizzare un tavolo di lavoro tra gli assessorati interessati e le varie associazioni di addetti ai lavori, (ass. Architetti e d Ingegneri, Centro ricerche Studi ed Arte Bitontina), per uno studio di fattibilità urbanistico-strutturale al fine di un idoneo collocamento delle stesse». I pentastellati vorrebbero coinvolgere «i Comitati di Quartiere bitontini per identificare luoghi di arredo urbano da migliorare sotto il profilo di estetico decoro (rotonde, giardini, piazze, ville)», per poi «rendere strutturale l'evento del Simposio di scultura quale evento di rilievo culturale in un contesto di visione ed espansione per la città, inserito nel programma delle manifestazioni di interesse già annualmente cadenzate (Corteo Storico, vari festival di musica a tema, Cortili Aperti etc.)».
Più ambiziosa l'idea di riaprire la Scuola delle Belle in città, «sondando – suggeriscono i pentastellati - le diponibilità dei vari maestri di arti pittoriche e scultoree, utilizzando le aree già precedentemente individuate dall'Amministrazione Comunale per il co-working e la condivisione, in modo da per poter attingere ad una costante riserva di opere da utilizzare per il miglioramento della città». Secondo Bitonto5Stelle, sarebbe così possibile «rendere fruibili spazi urbani abbandonati e dimenticati rivisitandoli con questa nuova veste scultorea, migliorare con estro l'eccessiva fredda cementificazione, contrastare il processo di ghettizzazione e del dissesto urbano cittadino, migliorare gli spazi verdi, diffondere la cultura con segni tangibili e tramandabili nel tempo a beneficio dell'intera comunità».
«Sulla base di tali elementi – conclude la lettera dei grillini - come attivisti M5S del Comitato Bitonto 5 Stelle, riteniamo che visto il tanto agognato riconoscimento di "Finalista Città Capitale della Cultura", tale iniziativa possa trovare terreno fertile e facile riscontro, per i vantaggi che potrebbe produrre, attraverso un processo di valorizzazione del territorio e del patrimonio sia artistico che umano locale».