Cronaca
Blitz della PM tra i locali della movida: via gli arredi esterni "permanenti"
Giro di vite contro ombrelloni, divisori e tavolini. Ripristinate anche le catene di piazza Cattedrale
Bitonto - martedì 18 febbraio 2020
07.00
Avrebbero dovuto aiutare i gestori dei locali del centro storico di Bitonto ad estendere il numero di coperti e invitare la clientela a vivere con maggiore frequenza strade e piazze del quartiere antico, ma le libertà che si erano presi alcuni di essi erano diventate davvero esagerate e hanno costretto le istituzioni all'intervento delle forze dell'ordine. Giro di vite della Polizia Municipale contro i locali che avevano invaso in maniera incontrollata i loro spazi esterni con ombrelloni, tende, sedie e tavolini. In particolare nel centro storico e in piazza Cattedrale dove alcuni gestori avevano trasformato le chianche e i muri della zona antica in un vero e proprio deposito, con gli arredi lasciati all'esterno e accatastati anche durante gli orari di chiusura. Senza contare l'effetto "ombra" che inevitabilmente producevano su monumenti e vedute della zona antica.
La serie di interventi ha fatto storcere il naso a molti gestori, protagonisti di proteste plateali e duri commenti sui social, in particolare contro la rimozione degli arredi esterni. Ma si tratta di un atteggiamento in piena violazione delle norme imposte, visto che le autorizzazioni all'utilizzo del suolo pubblico per questo tipo di attività commerciale vengono concesse purchè gli arredi rivestano il carattere di temporaneità e di minimo ingombro degli spazi. Senza contare che solo alcuni di loro avevano fatto richiesta (e versato la relativa tassa) per l'occupazione del suolo pubblico che consente di ingombrare gli spazi comuni - anche stagionalmente - in maniera più stabile.
Gli uomini del comando di via Dossetti hanno poi ripristinato anche le catene che delimitano la zona pedonale di piazza Cattedrale, diventata ormai pista preferenziale per le scorribande di auto, scooter e bici elettriche.
«Non sarà l'unico intervento sulla questione - assicura il comandante della Polizia Municipale, Gaetano Paciullo - è in fase conclusiva il regolamento che porrà finalmente standard comuni per tutti i gestori della città, con un abaco di riferimento per la scelta di modelli, colori e disposizioni in materia di arredi esterni, che dovranno, per forza di cose, essere uniformati ed evitare che divengano sempre più invasivi, come accaduto ultimamente. E chi non si adeguerà sarà sanzionato come previsto per legge»
La serie di interventi ha fatto storcere il naso a molti gestori, protagonisti di proteste plateali e duri commenti sui social, in particolare contro la rimozione degli arredi esterni. Ma si tratta di un atteggiamento in piena violazione delle norme imposte, visto che le autorizzazioni all'utilizzo del suolo pubblico per questo tipo di attività commerciale vengono concesse purchè gli arredi rivestano il carattere di temporaneità e di minimo ingombro degli spazi. Senza contare che solo alcuni di loro avevano fatto richiesta (e versato la relativa tassa) per l'occupazione del suolo pubblico che consente di ingombrare gli spazi comuni - anche stagionalmente - in maniera più stabile.
Gli uomini del comando di via Dossetti hanno poi ripristinato anche le catene che delimitano la zona pedonale di piazza Cattedrale, diventata ormai pista preferenziale per le scorribande di auto, scooter e bici elettriche.
«Non sarà l'unico intervento sulla questione - assicura il comandante della Polizia Municipale, Gaetano Paciullo - è in fase conclusiva il regolamento che porrà finalmente standard comuni per tutti i gestori della città, con un abaco di riferimento per la scelta di modelli, colori e disposizioni in materia di arredi esterni, che dovranno, per forza di cose, essere uniformati ed evitare che divengano sempre più invasivi, come accaduto ultimamente. E chi non si adeguerà sarà sanzionato come previsto per legge»