Politica
Blitz Polizia, Damascelli: «Stato fortemente presente a Bitonto»
Il leader dell'opposizione lancia poi un monito: «Attenzione ad approvvigionarsi di consensi elettorali provenienti dalle sacche della società che alimentano il malaffare»
Bitonto - venerdì 29 settembre 2023
«Oggi è un giorno importante, nella nostra città lo Stato dimostra di essere fortemente presente. L'operato del governo Meloni arriva anche a Bitonto, con il "modello Caivano"».
È raggiante Domenico Damascelli, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, leader delle opposizioni cittadine, dopo la vasta operazione di Polizia che ha portato a significativi risultati contro la malavita bitontina ed i due clan egemoni.
«È con grande soddisfazione e infinita gratitudine - ha continuato - che desidero esprimere la mia riconoscenza alla magistratura, alle forze dell'ordine e ai vertici dello Stato per la dedizione e la tenacia usate nell'operazione di polizia in corso a Bitonto. Questa determinazione nella lotta alla criminalità è un segno tangibile dell'impegno del Governo per la sicurezza della nostra comunità. Occorre continuare a lavorare per promuovere una società più sicura e giusta. È incoraggiante vedere l'azione decisiva e i risultati positivi che ne sono derivati».
Ma non sono mancate le stoccate alla sinistra, rea in passato di aver rifiutato un modello definito "militarista" nella lotta alle mafia.
«Chi adesso sale sul carro dei vincitori - ha sottolineato Damascelli -, in questi mesi ha sempre dichiarato, anzi urlato, di non avere competenze e di non poter far nulla. Oggi, a leggere le dichiarazioni, sembra che a parlare sia il Capo della Polizia o il Ministro dell'interno, quando non si è voluto nemmeno adottare uno strumento utile a limitare l'azione dei delinquenti come il Daspo Urbano. La lotta alla criminalità richiede il sostegno e l'impegno di tutti, ma sempre, anche in campagna elettorale. Fermezza e serietà sono utili per il successo di queste operazioni e per la sicurezza di tutti noi».
Dopo la stoccata, la mano tesa a tutte le istituzioni cittadine: «Continuiamo a lavorare insieme per un futuro migliore e più sicuro per il nostro territorio. Grazie ancora allo Stato, alle forze dell'ordine e ai magistrati per il loro lavoro instancabile».
Damascelli però conclude con un monito, perché troppe ombre nel recente passato di Bitonto ci sono state su liste di qualsiasi schieramento. Da uomo di destra cerca di dare un consiglio: «Attenzione ad approvvigionarsi di consensi elettorali provenienti dalle sacche della società che alimentano il malaffare. Prima o poi, tutti i nodi potrebbero venire al pettine...».
E l'auspicio è esattamente questo: che la politica, di qualsiasi colore (lo rimarchiamo con forza, nessuno è immune!) resti lontana dai fiancheggiatori, da quelli che dicono e non dicono, quelli a cui fondamentalmente sta bene che le cose continuino ad andare in un certo modo, dagli amici degli amici, da coloro i quali si sono sempre voltati dall'altra parte lasciando morire un territorio strozzato.
È raggiante Domenico Damascelli, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, leader delle opposizioni cittadine, dopo la vasta operazione di Polizia che ha portato a significativi risultati contro la malavita bitontina ed i due clan egemoni.
«È con grande soddisfazione e infinita gratitudine - ha continuato - che desidero esprimere la mia riconoscenza alla magistratura, alle forze dell'ordine e ai vertici dello Stato per la dedizione e la tenacia usate nell'operazione di polizia in corso a Bitonto. Questa determinazione nella lotta alla criminalità è un segno tangibile dell'impegno del Governo per la sicurezza della nostra comunità. Occorre continuare a lavorare per promuovere una società più sicura e giusta. È incoraggiante vedere l'azione decisiva e i risultati positivi che ne sono derivati».
Ma non sono mancate le stoccate alla sinistra, rea in passato di aver rifiutato un modello definito "militarista" nella lotta alle mafia.
«Chi adesso sale sul carro dei vincitori - ha sottolineato Damascelli -, in questi mesi ha sempre dichiarato, anzi urlato, di non avere competenze e di non poter far nulla. Oggi, a leggere le dichiarazioni, sembra che a parlare sia il Capo della Polizia o il Ministro dell'interno, quando non si è voluto nemmeno adottare uno strumento utile a limitare l'azione dei delinquenti come il Daspo Urbano. La lotta alla criminalità richiede il sostegno e l'impegno di tutti, ma sempre, anche in campagna elettorale. Fermezza e serietà sono utili per il successo di queste operazioni e per la sicurezza di tutti noi».
Dopo la stoccata, la mano tesa a tutte le istituzioni cittadine: «Continuiamo a lavorare insieme per un futuro migliore e più sicuro per il nostro territorio. Grazie ancora allo Stato, alle forze dell'ordine e ai magistrati per il loro lavoro instancabile».
Damascelli però conclude con un monito, perché troppe ombre nel recente passato di Bitonto ci sono state su liste di qualsiasi schieramento. Da uomo di destra cerca di dare un consiglio: «Attenzione ad approvvigionarsi di consensi elettorali provenienti dalle sacche della società che alimentano il malaffare. Prima o poi, tutti i nodi potrebbero venire al pettine...».
E l'auspicio è esattamente questo: che la politica, di qualsiasi colore (lo rimarchiamo con forza, nessuno è immune!) resti lontana dai fiancheggiatori, da quelli che dicono e non dicono, quelli a cui fondamentalmente sta bene che le cose continuino ad andare in un certo modo, dagli amici degli amici, da coloro i quali si sono sempre voltati dall'altra parte lasciando morire un territorio strozzato.