Cronaca
Bomba sotto l’auto di un Carabiniere, Abbaticchio (ItC): «Siamo preoccupati»
Per il sindaco di Bitonto, «siamo dinanzi a veri e propri attentati istituzionali»
Bitonto - martedì 4 dicembre 2018
8.56
Una bomba piazzata sotto l'auto di un Carabiniere fatta esplodere nella più cruenta tradizione mafiosa che solo per una casualità non ha fatto feriti né vittime. L'episodio occorso a Corato la notte scorsa ha scosso non solo la comunità locale, ma anche quelle dei comuni vicini, tanto che il coordinatore regionale di Italia in Comune, nonché sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha voluto esprimere la sua solidarietà alla vittima e lanciare nel contempo un monito ad alzare la guardia.
Anche perché l'episodio arriva a pochi giorni dall'arresto di due persone a Trani trovate con 13 chili di tritolo pronto ad esplodere nei pressi della Procura della Repubblica.
«Siamo particolarmente preoccupati per i due episodi avvenuti a pochi chilometri di distanza nelle ultime ore – ha detto Abbaticchio commentando la notizia - a Trani, solo grazie all'intervento tempestivo dei Carabinieri, è stata evitata una tragedia. Non è andata, purtroppo, nella stessa maniera a Corato dove, nella notte, è stata fatta esplodere un'auto di un Carabiniere».
«Il fatto che si volessero colpire luoghi o uomini di Stato – ha rilevato il leader regionale ItC – dice che siamo dinanzi a veri e propri attentati istituzionali messi a punto con il fine di intimorire o, peggio, eliminare, operatori dell'ambito della legalità e dell'ordine pubblico. C'è un clima da conflitto militare nel nord barese, dalla droga alle esplosioni dinamitarde, che non va assolutamente sottovalutato. Quelli delle ultime ore sono fatti di una violenza inaudita che, purtroppo, riportano alla memoria un particolare momento storico di cui deve evitarsi, con tutte le forze, il ritorno. Anzi, nell'ambito di un celere ripristino della legalità, chiediamo che sia fatta luce su un eventuale filone comune che leghi i due fatti».
«Noi avevamo detto che non avremmo avuto paura a parlare di mafia ed organizzazioni criminali – ha ribadito il primo cittadino bitontino - e qui, purtroppo, sentiamo puzza di entrambi in troppe situazioni ancora da chiarire. Oltre, quindi, ad augurare buon lavoro agli organi inquirenti e a esprimere vicinanza alle persone che si sono trovate coinvolte che sicuramente stanno trascorrendo ore di apprensione, chiediamo particolare attenzione e impegno a cittadini e Istituzioni. Chiunque sia a conoscenza di elementi che potrebbero essere rilevanti per il prosieguo delle indagini, non deve avere paura e farsi avanti. Noi amministratori di Italia in Comune faremo ciò che possiamo e promettiamo sin d'ora, in tutti i Consigli Comunali in cui siamo presenti con i nostri esponenti, massima attenzione e collaborazione con chi difende lo Stato a rischio della propria vita».
Anche perché l'episodio arriva a pochi giorni dall'arresto di due persone a Trani trovate con 13 chili di tritolo pronto ad esplodere nei pressi della Procura della Repubblica.
«Siamo particolarmente preoccupati per i due episodi avvenuti a pochi chilometri di distanza nelle ultime ore – ha detto Abbaticchio commentando la notizia - a Trani, solo grazie all'intervento tempestivo dei Carabinieri, è stata evitata una tragedia. Non è andata, purtroppo, nella stessa maniera a Corato dove, nella notte, è stata fatta esplodere un'auto di un Carabiniere».
«Il fatto che si volessero colpire luoghi o uomini di Stato – ha rilevato il leader regionale ItC – dice che siamo dinanzi a veri e propri attentati istituzionali messi a punto con il fine di intimorire o, peggio, eliminare, operatori dell'ambito della legalità e dell'ordine pubblico. C'è un clima da conflitto militare nel nord barese, dalla droga alle esplosioni dinamitarde, che non va assolutamente sottovalutato. Quelli delle ultime ore sono fatti di una violenza inaudita che, purtroppo, riportano alla memoria un particolare momento storico di cui deve evitarsi, con tutte le forze, il ritorno. Anzi, nell'ambito di un celere ripristino della legalità, chiediamo che sia fatta luce su un eventuale filone comune che leghi i due fatti».
«Noi avevamo detto che non avremmo avuto paura a parlare di mafia ed organizzazioni criminali – ha ribadito il primo cittadino bitontino - e qui, purtroppo, sentiamo puzza di entrambi in troppe situazioni ancora da chiarire. Oltre, quindi, ad augurare buon lavoro agli organi inquirenti e a esprimere vicinanza alle persone che si sono trovate coinvolte che sicuramente stanno trascorrendo ore di apprensione, chiediamo particolare attenzione e impegno a cittadini e Istituzioni. Chiunque sia a conoscenza di elementi che potrebbero essere rilevanti per il prosieguo delle indagini, non deve avere paura e farsi avanti. Noi amministratori di Italia in Comune faremo ciò che possiamo e promettiamo sin d'ora, in tutti i Consigli Comunali in cui siamo presenti con i nostri esponenti, massima attenzione e collaborazione con chi difende lo Stato a rischio della propria vita».