Cronaca
Buttato in fondo ad un pozzo a Bitonto. Un cane salvato da una fine atroce
Legato ad una corda, era stato prima calato e poi rinchiuso con un grosso masso a sigillo: salvato da un altro cane e dai volontari
Bitonto - giovedì 29 settembre 2022
22.26
Con tutta probabilità è stato un gesto intenzionale di qualche bestia umana: un cane è rimasto chiuso in un pozzo di una campagna della zona artigianale di Bitonto fino a domenica, quando è stato fortunatamente salvato dai volontari dell'associazione locale Qua la zampa Heart, con l'intervento della Polizia Locale.
A ritrovarlo una ragazza che stava portando a spasso il suo cane. È stato lui a sentire abbaiare nelle vicinanze e a portare, poi, la sua padroncina dove c'era un ammasso di pietre che copriva questo pozzo. Sono, allora, rapidamente partite le segnalazioni ai volontari. Le operazioni di salvataggio non sono state facili. È stato necessario togliere con cautela alcuni massi per evitare che cadessero nel pozzo e ferissero il cane che era lì senza né cibo né acqua, ricoperto dai rifiuti.
Aveva una corda lunga intorno al collo, rimasta bloccata tra le pietre. «È da escludere il fatto che sia potuto finire da solo in fondo al pozzo profondo circa cinque metri, un cane riesce sempre a capire il pericolo e in qualche modo ad evitarlo - hanno detto i volontari -. È più plausibile che qualcuno lo abbia abbandonato e chiuso lì dentro con l'intento di farlo morire». Adesso, fortunatamente, sta bene. La nota dolente è che ci sarebbero centinaia di casi di abbandono sul territorio.
La lotta degli animalisti continua. «L'aiuto che tutti noi chiediamo alle istituzioni - hanno concluso i volontari dell'associazione bitontina Qua la zampa Heart - è di verificare che vengano fatte le sterilizzazione e la microchippatura sugli animali a quattro zampe in modo che non si rischi l'abbandono di numerose cucciolate».
A ritrovarlo una ragazza che stava portando a spasso il suo cane. È stato lui a sentire abbaiare nelle vicinanze e a portare, poi, la sua padroncina dove c'era un ammasso di pietre che copriva questo pozzo. Sono, allora, rapidamente partite le segnalazioni ai volontari. Le operazioni di salvataggio non sono state facili. È stato necessario togliere con cautela alcuni massi per evitare che cadessero nel pozzo e ferissero il cane che era lì senza né cibo né acqua, ricoperto dai rifiuti.
Aveva una corda lunga intorno al collo, rimasta bloccata tra le pietre. «È da escludere il fatto che sia potuto finire da solo in fondo al pozzo profondo circa cinque metri, un cane riesce sempre a capire il pericolo e in qualche modo ad evitarlo - hanno detto i volontari -. È più plausibile che qualcuno lo abbia abbandonato e chiuso lì dentro con l'intento di farlo morire». Adesso, fortunatamente, sta bene. La nota dolente è che ci sarebbero centinaia di casi di abbandono sul territorio.
La lotta degli animalisti continua. «L'aiuto che tutti noi chiediamo alle istituzioni - hanno concluso i volontari dell'associazione bitontina Qua la zampa Heart - è di verificare che vengano fatte le sterilizzazione e la microchippatura sugli animali a quattro zampe in modo che non si rischi l'abbandono di numerose cucciolate».