Cronaca
Caccia con mezzi illeciti nelle campagne di Bitonto: denunciati 3 campani
Sono stati fermati dai Carabinieri della Forestale in una zona all’interno del Parco dell’Alta Murgia
Bitonto - mercoledì 31 ottobre 2018
11.47
Avevano eletto come proprio territorio di caccia una zona del territorio di Bitonto all'interno del Parco dell'Alta Murgia, praticando l'attività venatoria peraltro con mezzi non consentiti dalla legge, ma sono stati fermati e denunciati. Si tratta di tre cacciatori campani in trasferta sulla Murgia sorpresi dai Carabinieri della Forestale della stazione di Ruvo di Puglia mentre esercitavano la caccia al tordo utilizzando dei richiami elettromagnetici espressamente vietati per legge. Con questi attrezzi è infatti possibile imitare i versi di questa specie e attirare una grande quantità di esemplari.
Ad attirare i militari in contrada Crocefisso erano state infatti proprio le ripetute sequenze di spari ravvicinati anticipate dai lunghi versi di questi animali. Sul posto i Carabinieri hanno subito controllato i soggetti individuati trovando nella giacca di uno di loro uno di questi richiami. Un'operazione "gemella" di un'altra condotta poco prima nel territorio di Ruvo di Puglia, in località Parco dei Bovi, dove era stato trovato un altro richiamo nascosto vicino a una cisterna per la raccolta dell'acqua.
Attesa la flagranza di reato, i militari dopo aver identificato i soggetti, tutti in chiaro esercizio venatorio, hanno sequestrato oltre ai richiami, i tre fucili, le munizioni e la fauna abbattuta. Le tre persone fermate sono tutte state denunciate alla Magistratura di Bari e Trani per il reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti. Uno di loro, napoletano, dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale essendosi opposto con la forza fisica alla consegna delle armi.
«La tutela del patrimonio faunistico - ha detto il Maggiore Giuliano Palomba, comandante del Reparto Carabinieri Forestali del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di Altamura - è tra le principali mission dei carabinieri forestali, i quali sono impegnati a contrastare ogni fenomeno posto fuori dalle regole normative e a preservare il territorio e le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche».
Ad attirare i militari in contrada Crocefisso erano state infatti proprio le ripetute sequenze di spari ravvicinati anticipate dai lunghi versi di questi animali. Sul posto i Carabinieri hanno subito controllato i soggetti individuati trovando nella giacca di uno di loro uno di questi richiami. Un'operazione "gemella" di un'altra condotta poco prima nel territorio di Ruvo di Puglia, in località Parco dei Bovi, dove era stato trovato un altro richiamo nascosto vicino a una cisterna per la raccolta dell'acqua.
Attesa la flagranza di reato, i militari dopo aver identificato i soggetti, tutti in chiaro esercizio venatorio, hanno sequestrato oltre ai richiami, i tre fucili, le munizioni e la fauna abbattuta. Le tre persone fermate sono tutte state denunciate alla Magistratura di Bari e Trani per il reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti. Uno di loro, napoletano, dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale essendosi opposto con la forza fisica alla consegna delle armi.
«La tutela del patrimonio faunistico - ha detto il Maggiore Giuliano Palomba, comandante del Reparto Carabinieri Forestali del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di Altamura - è tra le principali mission dei carabinieri forestali, i quali sono impegnati a contrastare ogni fenomeno posto fuori dalle regole normative e a preservare il territorio e le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche».