Cronaca
Caccia grossa a Domenico Conte, numerose perquisizioni
La Polizia e i Carabinieri hanno passato al setaccio numerose abitazioni del popolare rione 167
Bitonto - sabato 28 aprile 2018
17.38
Le perquisizioni, ad ampio raggio, sono scattate nella serata di mercoledì 25 e nella mattinata di giovedì 26 aprile. Gli uomini della Polizia di Stato e i Carabinieri, infatti, hanno effettuato decine di controlli nella zona 167, feudo del clan di Domenico Conte, latitante dal 20 aprile scorso.
Gli investigatori, dopo aver arrestato il 28enne Alessandro D'Elia, sono alla ricerca di tracce, per cercare di risalire al 48enne sul cui capo pende una ordinanza di custodia cautelare in carcere: il presunto boss, infatti, è accusato di essere il mandante dell'omicidio di Anna Rosa Tarantino, l'anziana uccisa per errore, e del tentato omicidio di Giuseppe Casadibari, affiliato ai Cipriano e vero obiettivo dei sicari.
Perquisizioni nella zona 167, dove abitano alcuni parenti dell'uomo e soggetti legati al suo gruppo criminale: gli inquirenti hanno anche verificato l'esistenza di cavità oppure di bunker all'interno di immobili, ispezionando anche terrazzi condominiali, cantine e locali ubicati al pian terreno. Identificate numerose persone, tra cui alcune gravate da precedenti penali.
Una strategia per far sentire la presenza ancora più costante dello Stato su Conte e su quanti ne garantiscono ancora la latitanza. Una maggiore pressione per cercare di raccogliere elementi utili alla cattura.
Gli investigatori, dopo aver arrestato il 28enne Alessandro D'Elia, sono alla ricerca di tracce, per cercare di risalire al 48enne sul cui capo pende una ordinanza di custodia cautelare in carcere: il presunto boss, infatti, è accusato di essere il mandante dell'omicidio di Anna Rosa Tarantino, l'anziana uccisa per errore, e del tentato omicidio di Giuseppe Casadibari, affiliato ai Cipriano e vero obiettivo dei sicari.
Perquisizioni nella zona 167, dove abitano alcuni parenti dell'uomo e soggetti legati al suo gruppo criminale: gli inquirenti hanno anche verificato l'esistenza di cavità oppure di bunker all'interno di immobili, ispezionando anche terrazzi condominiali, cantine e locali ubicati al pian terreno. Identificate numerose persone, tra cui alcune gravate da precedenti penali.
Una strategia per far sentire la presenza ancora più costante dello Stato su Conte e su quanti ne garantiscono ancora la latitanza. Una maggiore pressione per cercare di raccogliere elementi utili alla cattura.