Politica
Caso Legista-Stea, l'Amministrazione comunale risponde alle forze di opposizione
«Minoranza evidentemente ed opportunamente divisa su questo documento»
Bitonto - lunedì 21 novembre 2022
08.45
«Il controricorso, nel caso di specie, è come la controquerela: giuridicamente non esiste. A qualcuno potrebbe far bene riprendere i manuali di diritto e procedura civile. L'appello promosso dall'Assessora, dott.ssa Marianna Legista, rientra nei diritti spettanti alla medesima di contestare la legittimità della nomina a Consigliere Regionale dello Stea: conferma di questo la si ha leggendo il provvedimento del Tribunale e le compiute motivazioni ivi contenute. Lo Stea, come era nei suoi diritti, ha proposto appello avverso la predetta decisione: la sola proposizione di detto atto ha sospeso automaticamente il provvedimento favorevole emesso dal Giudice di primo grado».
Comincia così il comunicato congiunto dell'Amministrazione comunale, che risponde alla nota diramata alcuni giorni fa dalle forze di opposizione di Azione Civica, Patto Comune, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Damascelli sindaco e Onda Civica. «I mimi del centrodestra evidentemente non hanno ben chiare le norme al riguardo, pur potendosi avvalere di operatori del diritto fra i propri iscritti ed avendo tra le proprie fila ex deputati ed ex consiglieri regionali in politica da lungo corso. La legittimità dell'azione promossa dall'Assessora ha trovato conferma, tra l'altro, nel fatto che identica azione è stata intrapresa nello schieramento elettorale propostosi nel corso delle ultime elezioni amministrative».
«A tal riguardo è bene ricordare che la elezione dell'Assessora Legista, nostra concittadina, al massimo consesso elettivo regionale, consentirebbe a questa città nella sua interezza, a prescindere dagli avversi schieramenti elettorali, di essere rappresentata anche a un livello sovra comunale e di poter interloquire a tal livello nell'interesse dei bitontini e dei cittadini di Palombaio e Mariotto, con evidente ricaduta positiva nell'interesse della intera collettività - prosegue la nota -. L'assessora gode della fiducia del primo cittadino per ricoprire la carica di vicesindaco, non solo per l'ampio consenso elettorale ottenuto. Inoltre ha ben operato insieme a tutti i componenti della Giunta in stretta sinergia e collegialità e sulla base di un preciso indirizzo di tutte le forze politiche di maggioranza che sostengono l'attuale amministrazione. È evidente, quindi, che il venir meno della causa di incompatibilità che ha determinato le sue dimissioni, comporta la conferma della fiducia a suo tempo accordata».
«Ancor più patetico e rancoroso è il riferimento a chi legittimamente e democraticamente, da ultimo e con l'appoggio delle forze di centrosinistra, si è misurato con il consenso popolare ed elettorale - incalzano -. In ogni caso non sono certo questi i problemi che interessano i cittadini e che invece, solo una parte della minoranza, evidentemente ed opportunamente divisa su questo documento, vorrebbe far passare come problemi prioritari per la città. Non si accettano lezioni istituzionali da chi oltre a non conoscere norme e procedure, si diletta ad inventarsi commedie o palcoscenici che meriterebbero ben altra finalità o altro impegno».
«I contestatori di professione, i professionisti della opposizione fine a se stessa senza arte né parte, cercano nel teatro dell'assurdo locale una parte in commedia che non hanno mai avuto: continuano ad essere personaggi in cerca di autore, non volendosi rassegnare al ruolo che più gli si addice con questo tipo di polemiche, quello di comparse non protagoniste», conclude il comunicato.
Comincia così il comunicato congiunto dell'Amministrazione comunale, che risponde alla nota diramata alcuni giorni fa dalle forze di opposizione di Azione Civica, Patto Comune, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Damascelli sindaco e Onda Civica. «I mimi del centrodestra evidentemente non hanno ben chiare le norme al riguardo, pur potendosi avvalere di operatori del diritto fra i propri iscritti ed avendo tra le proprie fila ex deputati ed ex consiglieri regionali in politica da lungo corso. La legittimità dell'azione promossa dall'Assessora ha trovato conferma, tra l'altro, nel fatto che identica azione è stata intrapresa nello schieramento elettorale propostosi nel corso delle ultime elezioni amministrative».
«A tal riguardo è bene ricordare che la elezione dell'Assessora Legista, nostra concittadina, al massimo consesso elettivo regionale, consentirebbe a questa città nella sua interezza, a prescindere dagli avversi schieramenti elettorali, di essere rappresentata anche a un livello sovra comunale e di poter interloquire a tal livello nell'interesse dei bitontini e dei cittadini di Palombaio e Mariotto, con evidente ricaduta positiva nell'interesse della intera collettività - prosegue la nota -. L'assessora gode della fiducia del primo cittadino per ricoprire la carica di vicesindaco, non solo per l'ampio consenso elettorale ottenuto. Inoltre ha ben operato insieme a tutti i componenti della Giunta in stretta sinergia e collegialità e sulla base di un preciso indirizzo di tutte le forze politiche di maggioranza che sostengono l'attuale amministrazione. È evidente, quindi, che il venir meno della causa di incompatibilità che ha determinato le sue dimissioni, comporta la conferma della fiducia a suo tempo accordata».
«Ancor più patetico e rancoroso è il riferimento a chi legittimamente e democraticamente, da ultimo e con l'appoggio delle forze di centrosinistra, si è misurato con il consenso popolare ed elettorale - incalzano -. In ogni caso non sono certo questi i problemi che interessano i cittadini e che invece, solo una parte della minoranza, evidentemente ed opportunamente divisa su questo documento, vorrebbe far passare come problemi prioritari per la città. Non si accettano lezioni istituzionali da chi oltre a non conoscere norme e procedure, si diletta ad inventarsi commedie o palcoscenici che meriterebbero ben altra finalità o altro impegno».
«I contestatori di professione, i professionisti della opposizione fine a se stessa senza arte né parte, cercano nel teatro dell'assurdo locale una parte in commedia che non hanno mai avuto: continuano ad essere personaggi in cerca di autore, non volendosi rassegnare al ruolo che più gli si addice con questo tipo di polemiche, quello di comparse non protagoniste», conclude il comunicato.