Vita di città
Cassette e citofoni anonimi a Bitonto: Poste Italiane regala le etichette
L'iniziativa “Etichetta la cassetta” per rendere più efficiente il servizio di consegna delle lettere
Bitonto - sabato 14 dicembre 2019
8.35
Regalare etichette adesive a quegli utenti che hanno la buca delle lettere o il citofono senza nome e cognome e che rendono, di fatto, impossibile la consegna della posta. È questa l'idea di fondo del progetto "Etichetta la cassetta" che Poste Italiane ha lanciato in tutto il territorio italiano e da alcuni giorni anche a Bitonto.
«I cittadini con cassetta "anonima" - spiegano da Poste Italiane - stanno ricevendo una comunicazione da parte dell'Azienda che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso. Può avvenire infatti che, nonostante l'efficienza del servizio di smistamento della corrispondenza, la consegna finale sia resa oggettivamente impossibile da un piccolo elemento, all'apparenza poco significativo, ma determinante: l'assenza del nome e cognome dei cittadini sul citofono o nella cassetta delle lettere, il che non permette la corretta identificazione del destinatario della corrispondenza».
«Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del proprio servizio nei confronti della popolazione su tutto il territorio nazionale – si legge ancora nella nota stampa dell'Azienda - e convinta che il miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti sia un elemento centrale della propria strategia, ha quindi deciso di intervenire interessando direttamente i cittadini e donando loro le etichette per farsi identificare e rendere così più agevole il lavoro quotidiano del portalettere. Attraverso il progetto "Etichetta la cassetta", i cittadini sono invitati anche a comunicare l'indirizzo aggiornato ai propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze, altro elemento che spesso complica il servizio di recapito».
Poste Italiane ha anche avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali in ottica «di una reciproca e positiva condivisione per intervenire sulla toponomastica, perché la corretta esposizione delle vie e dei numeri civici contribuisce a rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici», conclude il comunicato.
«I cittadini con cassetta "anonima" - spiegano da Poste Italiane - stanno ricevendo una comunicazione da parte dell'Azienda che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso. Può avvenire infatti che, nonostante l'efficienza del servizio di smistamento della corrispondenza, la consegna finale sia resa oggettivamente impossibile da un piccolo elemento, all'apparenza poco significativo, ma determinante: l'assenza del nome e cognome dei cittadini sul citofono o nella cassetta delle lettere, il che non permette la corretta identificazione del destinatario della corrispondenza».
«Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del proprio servizio nei confronti della popolazione su tutto il territorio nazionale – si legge ancora nella nota stampa dell'Azienda - e convinta che il miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti sia un elemento centrale della propria strategia, ha quindi deciso di intervenire interessando direttamente i cittadini e donando loro le etichette per farsi identificare e rendere così più agevole il lavoro quotidiano del portalettere. Attraverso il progetto "Etichetta la cassetta", i cittadini sono invitati anche a comunicare l'indirizzo aggiornato ai propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze, altro elemento che spesso complica il servizio di recapito».
Poste Italiane ha anche avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali in ottica «di una reciproca e positiva condivisione per intervenire sulla toponomastica, perché la corretta esposizione delle vie e dei numeri civici contribuisce a rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici», conclude il comunicato.