La piazza dell’ultimo comizio di Domenico Damascelli
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Politica

Centrodestra Bitonto: «Politica si fa con idee. Da maggioranza solo odio»

Dura nota delle opposizioni dopo le polemiche dei giorni scorsi

Non si placano le polemiche tra opposizioni e maggioranza in queste giornate di fine agosto. La politica bitontina è tornata a ruggire dopo la pausa ferragostana e le dimissioni del consigliere Domenico Nacci sono uno degli argomenti sul tavolo del contrasto tra centrodestra e centrosinistra.
Ed i primi attaccano nuovamente dopo la risposta piccata della maggioranza ad una loro nota. Ecco cosa scrivono:

«Abbiamo letto ciò che in un confronto politico tra persone civili non avevamo mai letto prima, nemmeno tra i più agguerriti e acerrimi avversari. Sì, perché nella violenta ed aggressiva nota del centrosinistra in risposta alla nostra analisi politica ad un anno dall'insediamento del consiglio comunale, manca la civiltà e, quando sono proprio i governanti a dare il peggior esempio alla comunità, diventa difficile chiedere ai cittadini comportamenti improntati al buon vivere civico.

È legittimo che forze di opposizione dicano come la pensano, abbiano il diritto di esprimere la loro posizione soprattutto quando questa è il frutto del confronto quotidiano con la gente. Perché siamo in democrazia e mai ci piegheremo all'arroganza dispotica e assolutistica della pseudo coalizione di centrosinistra. La nostra è un'opposizione trasparente con cui i nostri consiglieri comunali fanno rilevare, come avviene in tutte le assemblee elettive del mondo, i problemi e ne propongono soluzioni attraverso interventi in consiglio e in commissione, interrogazioni, mozioni dopo una seria attività di ascolto dei cittadini, approfondimento degli atti, studio e ricerca di norme. E quanto alla consistenza numerica dei sottoscrittori della nota dell'opposizione il centrosinistra mente sapendo di mentire. L'hanno sottoscritta le forze politiche di centrodestra per darne una connotazione politicamente marcata, ma nessuno si è rifiutato di condividerla e i rapporti tra tutti i nove consiglieri di minoranza sono ottimi e di grande collaborazione. Infatti, sono evidenti gli attacchi quotidiani, abbastanza duri, che sferzano contro l'inadeguatezza degli amministratori del centrosinistra bitontino anche gli esponenti, eletti e non, a cui si fa riferimento. Pertanto, anche in questo caso, i sinistroidi mentono spudoratamente.

Non avendo elementi per rispondere ai nostri quesiti, si limitano soltanto a denigrare con linguaggio di odio gli avversari, facendo riferimento addirittura a vicende personali. Non era mai successo prima d'ora nella storia politica di Bitonto di scendere così in basso. Tra avversari ci si può pure contestare sui contenuti, ma sempre mantenendo rispetto per le persone, per la dignità degli individui, ma nel centrosinistra sono solo accecati da livore e rancore, frutto dell'invidia di chi non sa verso chi sa e della mancanza di igiene politica nella raffazzonata maggioranza sinistrorsa.

Non abbiamo rivolto offese a persone e non abbiamo fatto nomi, nemmeno quello del sindaco (per quello che conta), ma abbiamo sollevato soltanto una minima parte degli innumerevoli problemi che attanagliano la nostra città. Alla nostra analisi sulla politica cittadina abbiamo ricevuto risposte con offese a persone e critiche al governo nazionale. Ecco, questa è la dimostrazione che non sono nemmeno in grado di rabberciare una opinione sui problemi che la gente solleva continuamente. Li riproponiamo: è vero o non è vero che i cantieri cittadini sono bloccati? Che i lavori su aree pubbliche sono interminabili? Che l'ipotesi di pista ciclabile su via Matteotti è ridicola? Che la pubblica illuminazione è molto spesso guasta in più parti della città? Che le infrastrutture come il ponte di via Terlizzi sono ancora vergognosamente incomplete dopo dieci anni? Che il caos regna sovrano con bici elettriche e monopattini che investono cittadini a destra e a manca? Che il turismo è ormai inesistente? Che i titolari delle attività economiche sono tutti arrabbiati e delusi anche per l'assenza di eventi estivi utili a ravvivare la città? Che il centro antico è trascurato, lasciato al suo destino e rischia la desertificazione? Che le periferie sono in stato di abbandono? Che l'agricoltura è stata dimenticata e che non si è ancora risolto il problema della riorganizzazione degli uffici per il rilascio dei libretti Uma agli agricoltori? Che nelle periferie e in centro vengono abbandonati rifiuti senza una seria azione di contrasto all'abbandono? Che è stata aumentata la tassa rifiuti e sono stati commessi errori nella determinazione delle tariffe con conseguente squilibrio di bilancio? Che il Comune dovrà perfino restituire fondi regionali non utilizzati? Che sui marciapiedi ci sono deiezioni canine dappertutto? Che è stato quasi raddoppiato il costo del parcheggio nelle strisce blu? Che le situazioni transitorie diventano definitive come la vicenda di via Solferino di cui non si hanno più notizie? Che alcuni amministratori pubblici della coalizione Ricci si rivolgono ai cittadini assumendo atteggiamenti disonorevoli e linguaggi indecorosi?

Su tutto questo registriamo una imbarazzante scena muta dell'amministrazione di centrosinistra targata Ricci. Sarà soddisfatto qualche suo ex compagno di merende?

E poi, è vero o non è vero che Nacci nella sua lettera di dimissioni dal Consiglio comunale ha testualmente scritto «di aver vissuto anche un sentimento di emarginazione politica, rispetto alle scelte dell'Organo di Giunta, sulle quali in rarissime circostanze la forza politica che rappresento è stata coinvolta»?

La risposta del centrosinistra a questi quesiti? Solo offese personali al consigliere Damascelli, che in questo momento sta ricevendo tante attestazioni di solidarietà da cittadini comuni, bitontini delusi ed ex elettori del centrosinistra indignati per le brutali affermazioni che gli sono state rivolte; attacchi al governo Meloni, che, invece, come rilevato dai sondaggi nazionali, riceve una valanga di gradimento e continua a far crescere tutti i partiti del centrodestra. Lo confermano le intenzioni di voto di agosto 2023: Fdi 29,4% (+0,3), Lega 10,2% (+0,6), Fi 7,6% (+ 0,1), in calo Pd, Italia Viva, Azione.

Il livello di impreparazione è così elevato che, non sapendo cosa dire e come rispondere, parlano di vicende nazionali.
In città il malcontento e la delusioni verso questa amministrazione comunale si raccolgono con le pale e lor signori lo sanno così bene che vivono una stagione di profondo nervosismo politico, sino al punto di diramare note stampa intrise di dichiarazioni scomposte, inopportune e prive di contenuti.

La gente è già tanto stanca della insipienza politica di questa maggioranza e, questa volta, per la prima volta, sono incredibilmente i cittadini ad invocare la decadenza di questa compagine amministrativa per scongiurare ulteriori ed irreparabili guai alla comunità, generati dal pressappochismo e dalla superficialità con cui viene governata».

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