Politica
Ciminiello: «Bitonto fuori dal bando per la rigenerazione urbana». Ma l'esclusione è solo 'provvisoria'
L'assessore Pisicchio ha già annunciato nuovi fondi per scorrere la graduatoria finale
Bitonto - sabato 31 marzo 2018
9.47
«Il progetto di rigenerazione urbana proposto dal Comune di Bitonto in risposta al bando regionale, rivolto ai Comuni pugliesi con più di 15mila abitanti, che avessero adottato il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) e dotati di una Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS), non rientra tra i primi 25 finanziati dalla Regione Puglia. Assessore all'urbanistica cercasi». A lanciare l'allarme è stato ieri Dino Ciminiello, rappresentante in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle preoccupato per il mancato arrivo sul territorio dei 4,7milioni di euro di finanziamenti per il recupero e la riqualificazione della periferia urbana della città previsti dal progetto bitontino. Un'esclusione, in realtà, solo "momentanea", visto che già nella giornata di ieri l'assessore regionale alla pianificazione territoriale, Alfonso Pisicchio, aveva rassicurato sull'arrivo a breve di nuovi fondi.
Tra i primi a protestare per l'esiguo numero di comuni ammessi era stato il consigliere regionale Fabiano Amati. «Le risorse attualmente disponibili (108 milioni) – ha detto Amati - risultano finanziabili solo 26-27 progetti su 83 ammissibili. La maggior parte dei comuni risultano ammessi e non finanziabili, per via di un bando che inopinatamente apriva alla partecipazione di tutti ben sapendo che non tutti, sia pur meritevoli, avrebbero potuto essere finanziati, per evidente scarsità di risorse, nonostante abbiano presentato (sostenendo i relativi oneri di progettazione) un progetto ammissibile con le regole dei finanziamenti comunitari».
«Sul bando della Rigenerazione Urbana - ha subito risposto l'assessore - non resteremo indifferenti alle tante richieste che stanno giungendo in queste ore e da più parti: ampliare il fondo iniziale di 108 milioni di euro al fine di scorrere la graduatoria finale. Non a caso assieme al collega al Bilancio, l'assessore Raffaele Piemontese, stiamo già ragionando sulla possibilità di reperire altre risorse»
«L'interesse suscitato – ha aggiunto Pisicchio - dalla pubblicazione della prima e provvisoria graduatoria, composta da 83 progetti dichiarati ammissibili, dimostra infatti che la rigenerazione urbana è uno dei principali pilastri sui quali i Comuni, dai più grandi ai più piccoli, hanno davvero voglia di rilanciare e riqualificare i territori».
Tra i primi a protestare per l'esiguo numero di comuni ammessi era stato il consigliere regionale Fabiano Amati. «Le risorse attualmente disponibili (108 milioni) – ha detto Amati - risultano finanziabili solo 26-27 progetti su 83 ammissibili. La maggior parte dei comuni risultano ammessi e non finanziabili, per via di un bando che inopinatamente apriva alla partecipazione di tutti ben sapendo che non tutti, sia pur meritevoli, avrebbero potuto essere finanziati, per evidente scarsità di risorse, nonostante abbiano presentato (sostenendo i relativi oneri di progettazione) un progetto ammissibile con le regole dei finanziamenti comunitari».
«Sul bando della Rigenerazione Urbana - ha subito risposto l'assessore - non resteremo indifferenti alle tante richieste che stanno giungendo in queste ore e da più parti: ampliare il fondo iniziale di 108 milioni di euro al fine di scorrere la graduatoria finale. Non a caso assieme al collega al Bilancio, l'assessore Raffaele Piemontese, stiamo già ragionando sulla possibilità di reperire altre risorse»
«L'interesse suscitato – ha aggiunto Pisicchio - dalla pubblicazione della prima e provvisoria graduatoria, composta da 83 progetti dichiarati ammissibili, dimostra infatti che la rigenerazione urbana è uno dei principali pilastri sui quali i Comuni, dai più grandi ai più piccoli, hanno davvero voglia di rilanciare e riqualificare i territori».