Politica
Ciminiello lancia la sfida: "Cambieremo Bitonto"
Intervista al candidato sindaco dei 5 Stelle: "Pronto a ogni confronto"
Bitonto - giovedì 30 marzo 2017
10.02
L'obiettivo è di quelli ambiziosi e difficile da centrare, ma Dino Ciminiello non si nasconde. Il giovane candidato sindaco del Movimento 5 Stelle (a giorni arriverà l'ok ufficiale da Grillo alla concessione del logo), vuole vincere le elezioni amministrative e, dice, "interpretare la voglia di cambiamento della città". Complicato, come complicato sarà superare Michele Abbaticchio e Lillino Sannicandro, gli altri candidati sindaco. Ma lui appare ottimista.
Nella ormai storica sede di via Perrese, dove non c'è alcuna concessione al lusso, Ciminiello termina di concederci una intervista iniziata quasi informalmente, per strada. "Vogliamo dare una svolta alla città, vincere le elezioni. Altrimenti non ci presenteremmo. Credo che la gente abbia voglia di cambiamento e solo con persone slegate da logiche clientelari e centri di interesse si può fare. Non voglio essere il sindaco col maggior consenso possibile. Voglio essere il sindaco che fa gli interessi dei cittadini. Se occorre fare scelte impopolari le faremo. Non temo un confronto pubblico con nessuno".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la scelta della lista. "L'esperienza della costituente ha permesso di superare le divisioni fra i due gruppi preesistenti. Una trentina di persone ha dato la disponibilità a scendere in lista e al nostro interno abbiamo formato l'elenco dei 24 candidati. La lista è espressione anche di chi non faceva parte dei gruppi. Attendiamo a giorni la certificazione per ufficializzare i nomi".
E la possibile giunta? "L'obiettivo è di fare una giunta con professionalità lontane dai partiti e dai centri di interesse. Chiederemo la disponibilità a chiunque voglia sottoscrivere il nostro codice di comportamento di presentare la propria candidatura".
Sul programma Ciminiello non si sbilancia ma tocca due temi fondamentali: sicurezza e ambiente: "Non si può promuovere cultura e turismo se non c'è sicurezza. Ora abbiamo un turismo mordi e fuggi perché c'è la percezione di forte insicurezza. Noi siamo per estendere la videosorveglianza, per un coordinamento delle forze dell'ordine, per una centrale operativa unica con software avanzati per il controllo. Per recuperare i fondi utilizzeremo i proventi delle multe. Ma poi vogliamo sensibilizzare i cittadini. Crediamo nel comitato per la legalità. Sull'ambiente è nota la nostra battaglia sulla strategia rifiuti zero. La tariffazione non sarà più basata sulla Tari ma puntuale, incentivando la raccolta differenziata".
Ma come pensa di contrastare le armate avversarie e di recuperare il gap di notorietà nei confronti di Abbaticchio e Sannicandro?
"La logica del mettiamo tutti insieme non va bene. Non c'è bisogno di creare legami familiari o associativi se c'è una visione della città. I nostri interlocutori sono i cittadini, le imprese e il territorio. Vogliamo creare una comunità dove non ci siano più periferie esistenziali. Noi abbiamo una lista unica, ben identificabile e ci crediamo fortemente. Questa è la nostra forza. Il gap lo recupereremo stando in prima linea tra la gente come stiamo già facendo".
Nella ormai storica sede di via Perrese, dove non c'è alcuna concessione al lusso, Ciminiello termina di concederci una intervista iniziata quasi informalmente, per strada. "Vogliamo dare una svolta alla città, vincere le elezioni. Altrimenti non ci presenteremmo. Credo che la gente abbia voglia di cambiamento e solo con persone slegate da logiche clientelari e centri di interesse si può fare. Non voglio essere il sindaco col maggior consenso possibile. Voglio essere il sindaco che fa gli interessi dei cittadini. Se occorre fare scelte impopolari le faremo. Non temo un confronto pubblico con nessuno".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la scelta della lista. "L'esperienza della costituente ha permesso di superare le divisioni fra i due gruppi preesistenti. Una trentina di persone ha dato la disponibilità a scendere in lista e al nostro interno abbiamo formato l'elenco dei 24 candidati. La lista è espressione anche di chi non faceva parte dei gruppi. Attendiamo a giorni la certificazione per ufficializzare i nomi".
E la possibile giunta? "L'obiettivo è di fare una giunta con professionalità lontane dai partiti e dai centri di interesse. Chiederemo la disponibilità a chiunque voglia sottoscrivere il nostro codice di comportamento di presentare la propria candidatura".
Sul programma Ciminiello non si sbilancia ma tocca due temi fondamentali: sicurezza e ambiente: "Non si può promuovere cultura e turismo se non c'è sicurezza. Ora abbiamo un turismo mordi e fuggi perché c'è la percezione di forte insicurezza. Noi siamo per estendere la videosorveglianza, per un coordinamento delle forze dell'ordine, per una centrale operativa unica con software avanzati per il controllo. Per recuperare i fondi utilizzeremo i proventi delle multe. Ma poi vogliamo sensibilizzare i cittadini. Crediamo nel comitato per la legalità. Sull'ambiente è nota la nostra battaglia sulla strategia rifiuti zero. La tariffazione non sarà più basata sulla Tari ma puntuale, incentivando la raccolta differenziata".
Ma come pensa di contrastare le armate avversarie e di recuperare il gap di notorietà nei confronti di Abbaticchio e Sannicandro?
"La logica del mettiamo tutti insieme non va bene. Non c'è bisogno di creare legami familiari o associativi se c'è una visione della città. I nostri interlocutori sono i cittadini, le imprese e il territorio. Vogliamo creare una comunità dove non ci siano più periferie esistenziali. Noi abbiamo una lista unica, ben identificabile e ci crediamo fortemente. Questa è la nostra forza. Il gap lo recupereremo stando in prima linea tra la gente come stiamo già facendo".