Politica
Cittadinanza italiana simbolica a minori stranieri, FI Bitonto: «Proposta ideologica»
Carmela Rossiello: «Nessun atto concreto per favorire l’integrazione»
Bitonto - lunedì 16 luglio 2018
10.59
Un'iniziativa meramente ideologica sena alcun risvolto pratico sul territorio. Questo, in estrema sintesi, il giudizio della locale sezione di Forza Italia alla decisione del consiglio comunale di assegnare la cittadinanza italiana simbolica ai figli di stranieri nati in Italia e residenti a Bitonto.
«È evidente che la proposta dei consiglieri comunali che sostengono l'amministrazione Abbaticchio – hanno commentato da Forza Italia - ha una matrice puramente politico-ideologica, fine a se stessa. Si tratta di uno Ius Soli simbolico. L'ordinamento giuridico del nostro Paese prevede che la cittadinanza italiana possa essere acquisita dagli stranieri nati in Italia al raggiungimento della maggiore età». Per gli attivisti azzurri «solo dopo un percorso di vera integrazione culturale e sociale nella nostra realtà, nel rispetto della legge, un minore straniero, di qualsiasi nazionalità egli sia, compiuti i diciotto anni può ottenere quella italiana».
«Non mi risulta – rincara il consigliere comunale di riferimento, Carmela Rossiello - che questa amministrazione abbia adottato atti concreti per favorire l'integrazione dei minori stranieri, né si riscontrano piani di programmazione politica comunale che vanno in tale direzione».
«L'unico effetto concreto di questa deliberazione – è certa la Rossiello - sarà una cerimonia pubblica in cui sbandierare una posizione ideologica. Ecco perché non ho voluto fare da gregaria. Si tratta di una proposta solo ideologica, che strumentalizza i minori per ostentare uno schieramento di campo politico».
«È evidente che la proposta dei consiglieri comunali che sostengono l'amministrazione Abbaticchio – hanno commentato da Forza Italia - ha una matrice puramente politico-ideologica, fine a se stessa. Si tratta di uno Ius Soli simbolico. L'ordinamento giuridico del nostro Paese prevede che la cittadinanza italiana possa essere acquisita dagli stranieri nati in Italia al raggiungimento della maggiore età». Per gli attivisti azzurri «solo dopo un percorso di vera integrazione culturale e sociale nella nostra realtà, nel rispetto della legge, un minore straniero, di qualsiasi nazionalità egli sia, compiuti i diciotto anni può ottenere quella italiana».
«Non mi risulta – rincara il consigliere comunale di riferimento, Carmela Rossiello - che questa amministrazione abbia adottato atti concreti per favorire l'integrazione dei minori stranieri, né si riscontrano piani di programmazione politica comunale che vanno in tale direzione».
«L'unico effetto concreto di questa deliberazione – è certa la Rossiello - sarà una cerimonia pubblica in cui sbandierare una posizione ideologica. Ecco perché non ho voluto fare da gregaria. Si tratta di una proposta solo ideologica, che strumentalizza i minori per ostentare uno schieramento di campo politico».