Politica
Comitato Bitonto 5 Stelle: «Noi contrari all'Autonomia Differenziata»
E sul comitato che difende il Sud: «Aperti al confronto, ma non per contenitori vuoti di demagogia e propaganda»
Bitonto - mercoledì 7 agosto 2019
11.45
I grillini bitontini dicono no all'Autonomia Regionale Differenziata – che però i loro leader nazionali stanno discutendo con gli alleati della Lega – ma dicono "No" anche al comitato che si propone di difendere il Sud e la coesione nazionale. Questa, in estrema sintesi, la posizione del Comitato Bitonto 5 Stelle, il gruppo in cui si sono riuniti gli attivisti pentastellati in mancanza di una sezione locale del partito, nonostante la presenza della deputata bitontina Francesca Anna Ruggiero, che proprio di quel gruppo è componente attiva.
Per prima cosa i grillini bitontini smentiscono «di aver ricevuto richieste formali di adesione e di conseguenza di averle rifiutate. Cogliamo l'occasione per ribadire la contrarietà del M5S a politiche sulle autonomie volte a favorire le regioni del Nord rispetto a quelle del Sud. Lo stiamo dimostrando con i fatti: ne è un esempio lo stralcio che abbiamo ottenuto qualche settimana fa relativamente alla regionalizzazione della scuola». Uno "stralcio" che non riguarderà però altri settori e servizi strategici dello Stato: a partire dalla Sanità, per continuare con le infrastrutture e la tutela del beni storici, artistici e naturalistici, solo per fare alcuni esempi.
I grillini, intanto, esultano, per la «riforma del calcolo dei fabbisogni standard, grazie a cui, dal prossimo anno, molti Comuni del Sud Italia che non ricevevano risorse relative a servizi come gli asili nido dal Fondo di Solidarietà Comunale, finalmente otterranno i giusti fondi proporzionati alla popolazione delle città. Un risultato storico e di giustizia sociale nell'ambito dei rapporti Nord-Sud. La precedente e assurda applicazione distorta del federalismo fiscale era stata introdotta dalla Commissione Tecnica Fabbisogni Standard, presieduta fino al 2016 dal deputato del PD Luigi Marattin». Una goccia nel mare dell'autonomia differenziata che in tutti gli altri settori dividerà le risorse in base alla popolazione, acuendo la forbice fra Nord e Sud.
Tra i risultati portati come prova dell'impegno dei 5Stelle a difesa del Sud i grillini bitontini parlano delle Zone Economiche Speciali, come quella Adriatica, in cui è compresa anche Bitonto. «È stato scritto che l'approvazione delle Zes è stato un semplice completamento "dell'iter procedurale di un provvedimento del governo Gentiloni", il che denota una scarsa, nonché superficiale conoscenza della situazione in cui versava il provvedimento - dicono i pentastellati rispondendo a BitontoViva, senza citarla - quando i nostri portavoce sono arrivati al Governo hanno trovato le Zes impantanate al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Vi erano inoltre errori contenuti nelle carte presentate dalla Regione Puglia». Come accade praticamente in tutti i nuovi provvedimenti, che hanno bisogno di modifiche, correzioni e integrazioni, magari durante il passaggio attraverso le Camere. Ordinaria amministrazione, insomma.
Per gli attivisti locali però questi sarebbero comunque «tre esempi che dimostrano come i nostri portavoce stanno lavorando al massimo per tutelare gli interessi del Meridione. E con lo stesso impegno lavoreranno per difendere il Sud nell'ambito dell'autonomia differenziata».
Puntando il dito, anche questa volta, contro il Partito Democratico di Bitonto, tra i componenti del comitato ma reo di aver sostenuto a livello nazionale «il governo Gentiloni, che il 28 febbraio 2018 ha siglato i pre-accordi per l'intesa sull'autonomia differenziata con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna» e contro Forza Italia «che in Lombardia e Veneto ha fatto propaganda per il sì», i grillini dicono di essere «disposti ad ascoltare proposte, progetti concreti ed iniziative fattive che abbiano come finalità il bene comune, soprattutto in chiave meridionale, purchè non rappresentino soltanto un contenitore vuoto, fatto solo di propaganda e demagogia».
Per prima cosa i grillini bitontini smentiscono «di aver ricevuto richieste formali di adesione e di conseguenza di averle rifiutate. Cogliamo l'occasione per ribadire la contrarietà del M5S a politiche sulle autonomie volte a favorire le regioni del Nord rispetto a quelle del Sud. Lo stiamo dimostrando con i fatti: ne è un esempio lo stralcio che abbiamo ottenuto qualche settimana fa relativamente alla regionalizzazione della scuola». Uno "stralcio" che non riguarderà però altri settori e servizi strategici dello Stato: a partire dalla Sanità, per continuare con le infrastrutture e la tutela del beni storici, artistici e naturalistici, solo per fare alcuni esempi.
I grillini, intanto, esultano, per la «riforma del calcolo dei fabbisogni standard, grazie a cui, dal prossimo anno, molti Comuni del Sud Italia che non ricevevano risorse relative a servizi come gli asili nido dal Fondo di Solidarietà Comunale, finalmente otterranno i giusti fondi proporzionati alla popolazione delle città. Un risultato storico e di giustizia sociale nell'ambito dei rapporti Nord-Sud. La precedente e assurda applicazione distorta del federalismo fiscale era stata introdotta dalla Commissione Tecnica Fabbisogni Standard, presieduta fino al 2016 dal deputato del PD Luigi Marattin». Una goccia nel mare dell'autonomia differenziata che in tutti gli altri settori dividerà le risorse in base alla popolazione, acuendo la forbice fra Nord e Sud.
Tra i risultati portati come prova dell'impegno dei 5Stelle a difesa del Sud i grillini bitontini parlano delle Zone Economiche Speciali, come quella Adriatica, in cui è compresa anche Bitonto. «È stato scritto che l'approvazione delle Zes è stato un semplice completamento "dell'iter procedurale di un provvedimento del governo Gentiloni", il che denota una scarsa, nonché superficiale conoscenza della situazione in cui versava il provvedimento - dicono i pentastellati rispondendo a BitontoViva, senza citarla - quando i nostri portavoce sono arrivati al Governo hanno trovato le Zes impantanate al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Vi erano inoltre errori contenuti nelle carte presentate dalla Regione Puglia». Come accade praticamente in tutti i nuovi provvedimenti, che hanno bisogno di modifiche, correzioni e integrazioni, magari durante il passaggio attraverso le Camere. Ordinaria amministrazione, insomma.
Per gli attivisti locali però questi sarebbero comunque «tre esempi che dimostrano come i nostri portavoce stanno lavorando al massimo per tutelare gli interessi del Meridione. E con lo stesso impegno lavoreranno per difendere il Sud nell'ambito dell'autonomia differenziata».
Puntando il dito, anche questa volta, contro il Partito Democratico di Bitonto, tra i componenti del comitato ma reo di aver sostenuto a livello nazionale «il governo Gentiloni, che il 28 febbraio 2018 ha siglato i pre-accordi per l'intesa sull'autonomia differenziata con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna» e contro Forza Italia «che in Lombardia e Veneto ha fatto propaganda per il sì», i grillini dicono di essere «disposti ad ascoltare proposte, progetti concreti ed iniziative fattive che abbiano come finalità il bene comune, soprattutto in chiave meridionale, purchè non rappresentino soltanto un contenitore vuoto, fatto solo di propaganda e demagogia».