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Commozione e preghiera a Bitonto per la processione della Desolata
È tornato per le strade del centro storico l'antico rito
Bitonto - venerdì 8 aprile 2022
16.46
L'uscita dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta, intorno alle 10.00 di questa mattina, 8 aprile, è avvenuta tra due ali di folla, quasi attonita, incredula davanti alla materializzazione di ciò di cui invece era stata privata per due lunghi anni.
La processione della Desolata si è svolta quest'oggi, Venerdì di Passione, e i fedeli bitontini, ma anche quelli provenienti da zone limitrofe, hanno potuto riassaporare, non senza commozione, l'antico rito che si è dipanato tra le strette vie del centro storico, toccando i cuori di tanti. Il prologo notturno, con la banda a scandire le note tristi e dolci del periodo penitenziale, era stato l'antipasto di una giornata che tra qualche anno sarà ricordata come storica.
Un momento quasi liberatorio, catartico ben oltre la semplice devozione, la semplice fede che non può essere sufficiente a descrivere ciò che è accaduto a Bitonto nella mattinata e sino al rientro delle ore 14.00. Il passo lento dei portatori, i canti dei bimbi delle scuole primarie e le candele accese davanti all'effigie della Vergine trafitta dalla lama nel cuore sono ritornati ad essere parte della vita dei bitontini, ed è già tantissimo.
Primo atto di una lunga serie di momenti liturgici che interesseranno Bitonto nelle prossime giornate e che culmineranno che le messe in Coena Domini del Giovedì Santo e la processione dei Misteri, espressione della pietà popolare invece, di venerdì 15 aprile.
Si ricomincia a rigustare il sapore che solo a queste latitudini ha la Pasqua, consci che la pandemia non è ancora un incubo da archiviare, ma che la preghiera e la fede possono essere un buon rimedio alle nostre angosce presenti e future.
La processione della Desolata si è svolta quest'oggi, Venerdì di Passione, e i fedeli bitontini, ma anche quelli provenienti da zone limitrofe, hanno potuto riassaporare, non senza commozione, l'antico rito che si è dipanato tra le strette vie del centro storico, toccando i cuori di tanti. Il prologo notturno, con la banda a scandire le note tristi e dolci del periodo penitenziale, era stato l'antipasto di una giornata che tra qualche anno sarà ricordata come storica.
Un momento quasi liberatorio, catartico ben oltre la semplice devozione, la semplice fede che non può essere sufficiente a descrivere ciò che è accaduto a Bitonto nella mattinata e sino al rientro delle ore 14.00. Il passo lento dei portatori, i canti dei bimbi delle scuole primarie e le candele accese davanti all'effigie della Vergine trafitta dalla lama nel cuore sono ritornati ad essere parte della vita dei bitontini, ed è già tantissimo.
Primo atto di una lunga serie di momenti liturgici che interesseranno Bitonto nelle prossime giornate e che culmineranno che le messe in Coena Domini del Giovedì Santo e la processione dei Misteri, espressione della pietà popolare invece, di venerdì 15 aprile.
Si ricomincia a rigustare il sapore che solo a queste latitudini ha la Pasqua, consci che la pandemia non è ancora un incubo da archiviare, ma che la preghiera e la fede possono essere un buon rimedio alle nostre angosce presenti e future.