Cronaca
Compra l'auto e gliela rubano dopo 3 ore. Ritrovata a Bitonto
Il fatto raccontato da un 30enne barese
Bitonto - mercoledì 3 aprile 2024
13.14
Il 28 marzo nella città di Terlizzi potrebbe essere stato registrato un nuovo record negativo: un'automobile, comprata ed uscita dal concessionario solo 3 ore prima, è stata rubata (in foto di repertorio un furto di qualche tempo a Bitonto, ndr).
A raccontare l'accaduto dalle pagine di Repubblica.it è stato un 30enne, che aveva acquistato il veicolo da Marino Automobili a Japigia, completando il ritiro proprio nel pomeriggio del Giovedì Santo. Giunto a Terlizzi, aveva parcheggiato, ma poi al suo ritorno non aveva più ritrovato il mezzo.
Glielo avevano rubato e lo ha poi ritrovato, dopo regolare denuncia, nelle campagne di Bitonto, ormai costellate di carcasse di mezzi sottratti ai legittimi proprietari e tagliati nottetempo. La vettura, però, non era stata del tutto spogliata, ma non è più marciante. Oltre al danno, la beffa che accomuna il 30enne ad altri proprietari del Nord Barese: non solo i mezzi vengono cannibalizzati, ma poi al momento del ritrovamento è a carico dello sfortunato di turno farla ritirare e trasportare a sue spese verso una officina per la demolizione.
Come più volte acclarato anche dalla Direzione Investigativa Antimafia, il giro di affari legato al mercato nero dei pezzi di ricambio è particolarmente lucroso per i clan di Bitonto, Andria e Cerignola: squadre di ladri rubano il mezzo per 600 euro circa, altre le tagliano nottetempo nell'agro per somme simili, e poi i pezzi di ricambio vengono immessi sul mercato gestito dai cerignolani. Un accordo che frutta milioni di euro ogni anno ed una piaga che sembra non poter avere fine.
A raccontare l'accaduto dalle pagine di Repubblica.it è stato un 30enne, che aveva acquistato il veicolo da Marino Automobili a Japigia, completando il ritiro proprio nel pomeriggio del Giovedì Santo. Giunto a Terlizzi, aveva parcheggiato, ma poi al suo ritorno non aveva più ritrovato il mezzo.
Glielo avevano rubato e lo ha poi ritrovato, dopo regolare denuncia, nelle campagne di Bitonto, ormai costellate di carcasse di mezzi sottratti ai legittimi proprietari e tagliati nottetempo. La vettura, però, non era stata del tutto spogliata, ma non è più marciante. Oltre al danno, la beffa che accomuna il 30enne ad altri proprietari del Nord Barese: non solo i mezzi vengono cannibalizzati, ma poi al momento del ritrovamento è a carico dello sfortunato di turno farla ritirare e trasportare a sue spese verso una officina per la demolizione.
Come più volte acclarato anche dalla Direzione Investigativa Antimafia, il giro di affari legato al mercato nero dei pezzi di ricambio è particolarmente lucroso per i clan di Bitonto, Andria e Cerignola: squadre di ladri rubano il mezzo per 600 euro circa, altre le tagliano nottetempo nell'agro per somme simili, e poi i pezzi di ricambio vengono immessi sul mercato gestito dai cerignolani. Un accordo che frutta milioni di euro ogni anno ed una piaga che sembra non poter avere fine.