Cronaca
Condannata cittadina che occupava abusivamente immobile comunale a Bitonto
L’Amministrazione: «Nessun aiuto dai Servizi sociali a chi occupa in maniera abusiva»
Bitonto - sabato 6 ottobre 2018
12.18
È stata condannata dal Tribunale di Bari per aver occupato abusivamente un immobile comunale dal 2011 e ha fatto appello per tentare di sovvertire la sentenza, ma il Comune ha deciso di resistere in giudizio e toglierle anche gli aiuti dei Servizi Sociali. È accaduto a Bitonto, dove l'amministrazione ha deciso di utilizzare il pugno duro contro chi occupa abusivamente immobili di proprietà del Comune (foto: tempostretto.it).
«La Giunta comunale – spiegano da Palazzo Gentile - resisterà in giudizio nel processo di appello intentato da una cittadina condannata dal Tribunale di Bari (sentenza n. 2057 del 9 maggio 2018) al rilascio dell'immobile comunale di Corso Vittorio Emanuele 14 occupato abusivamente e al conseguente pagamento dell'indennità di occupazione senza titolo pari a euro 150 mensili a partire dal momento dell'occupazione abusiva (marzo 2011)».
«La decisione di contrastare l'appello da parte dell'Amministrazione comunale – si legge ancora nella nota stampa del Comune - che sarà difesa in giudizio dall'avv. Luigi Sorgente, responsabile del Servizio legale e contenzioso, è finalizzata ad evitare una nuova sentenza che riduca la portata di quanto già deciso dal giudice di primo grado».
«È bene riflettere – hanno poi puntualizzato il sindaco, Michele Abbaticchio e l'assessore al Contenzioso, Angela Saracino – sui contenuti e sulle conseguenze di questa sentenza, che ha riconosciuto su tutta la linea le ragioni del Comune. Deve essere chiaro a tutti che il rispetto delle regole e della legge è condizione indispensabile e irrinunciabile per accedere in condizioni di pari opportunità a diritti e azioni di sostegno che l'Amministrazione riconosce a quanti sono in una situazione di disagio sociale ed economico. Per questo è inevitabile che chi occupa abusivamente un immobile non ha alcun titolo a richiedere e ricevere aiuti e contributi economici dai servizi sociali comunali, fermo restando l'obbligo per il Comune di garantire sempre e comunque un sostegno in presenza di soggetti deboli».
«La Giunta comunale – spiegano da Palazzo Gentile - resisterà in giudizio nel processo di appello intentato da una cittadina condannata dal Tribunale di Bari (sentenza n. 2057 del 9 maggio 2018) al rilascio dell'immobile comunale di Corso Vittorio Emanuele 14 occupato abusivamente e al conseguente pagamento dell'indennità di occupazione senza titolo pari a euro 150 mensili a partire dal momento dell'occupazione abusiva (marzo 2011)».
«La decisione di contrastare l'appello da parte dell'Amministrazione comunale – si legge ancora nella nota stampa del Comune - che sarà difesa in giudizio dall'avv. Luigi Sorgente, responsabile del Servizio legale e contenzioso, è finalizzata ad evitare una nuova sentenza che riduca la portata di quanto già deciso dal giudice di primo grado».
«È bene riflettere – hanno poi puntualizzato il sindaco, Michele Abbaticchio e l'assessore al Contenzioso, Angela Saracino – sui contenuti e sulle conseguenze di questa sentenza, che ha riconosciuto su tutta la linea le ragioni del Comune. Deve essere chiaro a tutti che il rispetto delle regole e della legge è condizione indispensabile e irrinunciabile per accedere in condizioni di pari opportunità a diritti e azioni di sostegno che l'Amministrazione riconosce a quanti sono in una situazione di disagio sociale ed economico. Per questo è inevitabile che chi occupa abusivamente un immobile non ha alcun titolo a richiedere e ricevere aiuti e contributi economici dai servizi sociali comunali, fermo restando l'obbligo per il Comune di garantire sempre e comunque un sostegno in presenza di soggetti deboli».