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Conferita ieri a Bari la Laurea Honoris Causa a Monsignor Savino
L'emozione del vescovo in un VIDEO: «Mai dimenticherò questo giorno»
Bitonto - sabato 16 febbraio 2019
10.09
È stata conferita ieri a Bari a monsignor Francesco Savino la laurea Magistrale Honoris Causa in Medicina e Chirurgia per l'impegno e per l'alto valore morale della sua attività nel campo medico. Il prestigioso riconoscimento gli è stato assegnato dall'Università degli Studi di Bari nell'Aula Magna "De Benedictis" del Policlinico di Bari, per mano del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", Antonio Felice Auricchio, davanti al presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Bari, Loreto Gesualdo e del direttore del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell'Università di Bari, Carlo Sabbà, mentre la "laudatio" è stata affidata ad un altro bitontino "illustre": il medico ricercatore Antonio Moschetta, che è anche presidente del Corso di Laura in Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Bari.
«Non potrò mai dimenticare questo giorno – ha detto emozionato al termine della cerimonia monsignor Savino in un'intervista a Andrea Selvaggi e Mattia Gugliotti – nella mia lectio magistralis ho puntato molto sul rapporto fra medicina, spiritualità come ricerca di senso e umanizzazione. È fondamentale che il rapporto fra paziente e medico sia di empatia e condivisione. Mai il medico deve rimanere prigioniero del suo ruolo. Mai deve rimanere prigioniero della cultura della tracotanza e dell'arroganza. Più il medico è consapevole dei suo limiti, più il rapporto col paziente sarà in grado di curare la patologia».
«Al carissimo don Ciccio – è stato invece il messaggio arrivato dalla comunità dei Santi Medici a Bitonto - Vescovo gli auguri più belli per questo riconoscimento per il quale gioiamo e attraverso il quale vogliamo confermare il nostro quotidiano impegno per la promozione della vita umana quale tempio vivente di Dio. Grazie per la tua testimonianza! Con affetto grande Don Vito, i sacerdoti del Santuario, la Comunità i Consigli di Amministrazione la direzione, il personale e i volontari e quanti, nei diversi modi, serviamo attraverso la Fondazione che continuano ad essere segno e strumento dell'Amore di Dio per noi».