Politica
Confusione zona Pip a Bitonto: quasi 5 milioni di maggiori oneri per gli assegnatari
Ciminiello: «Stop alla delibera che spalma senza criterio i maggiori oneri che il Comune è stato costretto a riconoscere agli espropriati»
Bitonto - giovedì 11 ottobre 2018
8.13
Il Comune di Bitonto perde il giudizio con i proprietari dei suoli espropriati nella zona PIP e viene condannato a pagare a un prezzo più alto i fondi, riversando questo esborso sui nuovi assegnatari, come previsto per legge, ma i criteri di recupero potrebbero scatenare nuovi e più pesanti contenziosi. È questo, in estrema sintesi, l'allarme lanciato dal consigliere comunale indipendente, Dino Ciminiello, che, in una nota, ha spiegato perché il comune dovrebbe ritornare sui suoi passi.
«Con la Delibera di Giunta Comunale n. 118 del 01/06/2018 – ha detto Ciminiello - si decide di procedere al recupero di tali somme facendo ricadere l'intero ammontare su tutti gli assegnatari dei suoli applicando il criterio della misura proporzionale alla superficie di tutti i suoli poi assegnati». Il consigliere chiede però che questa delibera venga annullata in autotutela, per evitare che gli assegnatari impugnino la decisione di Palazzo Gentile e lo trascinino in una nuova, salata, coda giudiziaria.
«L'articolo 16 del Regolamento per l'assegnazione delle aree nel Piano degli Insediamenti Produttivi – spiega l'ex grillino - prevede che: "Il concessionario è tenuto a rimborsare al Comune gli eventuali oneri aggiuntivi per effetto di sentenze che rideterminino l'indennità di espropriazione del suolo assegnato", allora non si comprende perché spalmarlo su tutti se il rapporto è diretto tra assegnatario e Comune per il suolo assegnato».
«Esistono proprietari dei suoli che non hanno proceduto, per svariati motivi, al contenzioso contro il Comune – motiva il consigliere - eppure sugli assegnatari di tali suoli sono ricaduti i maggiori oneri dell'indennità espropriativa di altri suoli».
Secondo Ciminiello il rischio di spese e salassi giudiziari ancora più pesanti è alto: «Visto il già enorme contenzioso, in termini di tempo e denaro pubblico, sostenuto da tutta la collettività Bitontina chiamata a risarcire i proprietari dei suoli e viste le tante criticità giuridico-amministrative evidenziate in tale atto, venga valutata l'opportunità politica di non infierire sul settore artigianale della nostra città, andando a gravare su piccole e medie imprese che hanno investito nel territorio, e nello stesso tempo non si esponga il Comune a nuovi contenziosi con gli assegnatari dei lotti».
«Dopo aver chiuso pesantemente quella con gli espropriati – conclude il consigliere - non nasca una nuova partita giuridica con gli assegnatari dei lotti, tenuto conto che chi paga sono sempre i cittadini!».
«Con la Delibera di Giunta Comunale n. 118 del 01/06/2018 – ha detto Ciminiello - si decide di procedere al recupero di tali somme facendo ricadere l'intero ammontare su tutti gli assegnatari dei suoli applicando il criterio della misura proporzionale alla superficie di tutti i suoli poi assegnati». Il consigliere chiede però che questa delibera venga annullata in autotutela, per evitare che gli assegnatari impugnino la decisione di Palazzo Gentile e lo trascinino in una nuova, salata, coda giudiziaria.
«L'articolo 16 del Regolamento per l'assegnazione delle aree nel Piano degli Insediamenti Produttivi – spiega l'ex grillino - prevede che: "Il concessionario è tenuto a rimborsare al Comune gli eventuali oneri aggiuntivi per effetto di sentenze che rideterminino l'indennità di espropriazione del suolo assegnato", allora non si comprende perché spalmarlo su tutti se il rapporto è diretto tra assegnatario e Comune per il suolo assegnato».
«Esistono proprietari dei suoli che non hanno proceduto, per svariati motivi, al contenzioso contro il Comune – motiva il consigliere - eppure sugli assegnatari di tali suoli sono ricaduti i maggiori oneri dell'indennità espropriativa di altri suoli».
Secondo Ciminiello il rischio di spese e salassi giudiziari ancora più pesanti è alto: «Visto il già enorme contenzioso, in termini di tempo e denaro pubblico, sostenuto da tutta la collettività Bitontina chiamata a risarcire i proprietari dei suoli e viste le tante criticità giuridico-amministrative evidenziate in tale atto, venga valutata l'opportunità politica di non infierire sul settore artigianale della nostra città, andando a gravare su piccole e medie imprese che hanno investito nel territorio, e nello stesso tempo non si esponga il Comune a nuovi contenziosi con gli assegnatari dei lotti».
«Dopo aver chiuso pesantemente quella con gli espropriati – conclude il consigliere - non nasca una nuova partita giuridica con gli assegnatari dei lotti, tenuto conto che chi paga sono sempre i cittadini!».