Attualità
Coronavirus: a Bitonto 110 test per la sieroprevalenza
Serviranno a capire quanti siano venuti a contatto col virus e abbiano sviluppato gli anticorpi
Bitonto - mercoledì 27 maggio 2020
07.00
Sono 110 le persone che a Bitonto si sottoporranno su base volontaria al test sierologico per comprendere quanti soggetti in Italia siano venuti a contatto col Covid-19 e abbiano sviluppato gli anticorpi, anche in mancanza di sintomi. La città dell'olio è tra i comuni pugliesi col maggior numero di partecipanti alla campagna nazionale, avviata da ministero della Salute e Istat con la collaborazione della Croce rossa italiana, che è partita in queste ore per valutare la sieroprevalenza dei territori interessati. Più di Bitonto in provincia di Bari solo il capoluogo, con 654 volontari, Altamura, con 141 e Molfetta con 120, mentre in tutta la Puglia si parla di 8064 residenti in 96 diversi comuni.
«Gli esiti dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata – spiegano dalla Croce Rossa Italiana - potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l'analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi».
Intanto, il centro regionale di Cri sta contattando telefonicamente i cittadini per fissare, in uno nei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue.
«Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio – chiariscono dalla CRI - se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l'esito dell'esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d'identificazione anonimo per l'acquisizione dell'esito del test. Il legame di questo numero d'identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell'indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati».
«Gli esiti dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata – spiegano dalla Croce Rossa Italiana - potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l'analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi».
Intanto, il centro regionale di Cri sta contattando telefonicamente i cittadini per fissare, in uno nei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue.
«Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio – chiariscono dalla CRI - se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l'esito dell'esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d'identificazione anonimo per l'acquisizione dell'esito del test. Il legame di questo numero d'identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell'indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati».