Cronaca
Coronavirus: a Bitonto circa 30 contagi
Aumentano anche i guariti: tampone negativo per due coniugi
Bitonto - lunedì 30 marzo 2020
15.25
Aumenta ancora, com'era prevedibile, il numero di contagi da Coronavirus a Bitonto, ma inizia a crescere anche il dato sui guariti. Secondo i calcoli ottenuti incrociando i (pochi) dati ufficiali con quelli arrivati da fonti giornalistiche interne alle strutture che si occupano di gestire l'emergenza, il numero di contagi verificato in città dovrebbe attestarsi attorno ai 30 soggetti.
Già ieri sera il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, aveva annunciato l'aumento dei casi riscontrati dalle strutture sanitarie.
«A Bitonto come in tutta la Puglia siamo nel momento più difficile – ha detto Abbaticchio - all'apice del contagio. Non ci sono dati specifici dagli organi preposti, ma possiamo certamente affermare che i casi di contagio siano aumentati. Così come sono aumentati i ricoveri. Anche se non possiamo parlare di situazione sanitaria in affanno, il limite è molto vicino e per questo faccio appello alla responsabilità dei cittadini, invitandoli ancora a limitare al massimo il numero di uscite, invece di comportarsi come qualcuno sta facendo sfruttando le larghe maglie lasciate dal decreto. I loro atteggiamenti non vanificano però quello che sta facendo la maggioranza che non deve lasciarsi scoraggiare da questi soggetti. Piuttosto denunciateli. Le Forze dell'Ordine continuano a elevare multe salate a chi gironzola senza motivo: non le pubblicizziamo tutte perchè preferisco i dati complessivi ai casi singoli, ma i controlli a campione sono effettuati con criterio».
Importante però anche il dato su quanti hanno superato il contagio: al paziente numero 1 di Bitonto, in via di definitiva guarigione, tra i guariti vanno registrati altri due pazienti, due coniugi, che proprio ieri hanno ricevuto il secondo tampone negativo e adesso sono in quarantena post contagio.
Bitonto resta, secondo i dati ufficiali della Regione, nella fascia, abbastanza indefinita, tra i 21 i 50 contagi. Pochi numeri, almeno in Puglia, per espresso volere degli organi competenti, dunque, ma si tratta di dati in ogni caso del tutto indicativi e fondamentalmente superflui. Per due ragioni.
Per prima cosa rispettando le norme imposte e restando a casa, sfruttando in aggiunta la possibilità di ottenere la spesa a domicilio, i rischi di contagio sono praticamente nulli: quindi che che siano 10 o 100 non fa alcuna differenza.
In secondo luogo la precisione dei metodi di calcolo di contagiati, ricoverati, guariti e perfino decessi è molto relativa. Un medico bitontino in servizio presso un ospedale del Barese è infatti risultato positivo due settimane fa a un tampone effettuato perchè considerato "a rischio" e così anche il figlio: nessuno dei due però ha al momento riscontrato alcun sintomo. Più di uno avrà contratto il virus e l'avrà superato senza aver avuto sintomi e quindi senza nemmeno accorgersene. Altri potrebbero averlo archiviato dopo averlo scambiato per un banale raffreddore e non lo sapranno mai. Altri ancora invece hanno subito gravi conseguenze e sono stati ricoverati.
L'unico dato certo, insomma, è l'estrema imprevedibilità del virus che ha un diverso decorso in base al soggetto che contagia, non necessariamente legato all'età e alle condizioni generali di salute preesistenti.
«L'unica raccomandazione in grado di tenerci al sicuro – ha concluso Abbaticchio – anche a costo di risultare pedanti è sempre la stessa: restare a casa».
Già ieri sera il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, aveva annunciato l'aumento dei casi riscontrati dalle strutture sanitarie.
«A Bitonto come in tutta la Puglia siamo nel momento più difficile – ha detto Abbaticchio - all'apice del contagio. Non ci sono dati specifici dagli organi preposti, ma possiamo certamente affermare che i casi di contagio siano aumentati. Così come sono aumentati i ricoveri. Anche se non possiamo parlare di situazione sanitaria in affanno, il limite è molto vicino e per questo faccio appello alla responsabilità dei cittadini, invitandoli ancora a limitare al massimo il numero di uscite, invece di comportarsi come qualcuno sta facendo sfruttando le larghe maglie lasciate dal decreto. I loro atteggiamenti non vanificano però quello che sta facendo la maggioranza che non deve lasciarsi scoraggiare da questi soggetti. Piuttosto denunciateli. Le Forze dell'Ordine continuano a elevare multe salate a chi gironzola senza motivo: non le pubblicizziamo tutte perchè preferisco i dati complessivi ai casi singoli, ma i controlli a campione sono effettuati con criterio».
Importante però anche il dato su quanti hanno superato il contagio: al paziente numero 1 di Bitonto, in via di definitiva guarigione, tra i guariti vanno registrati altri due pazienti, due coniugi, che proprio ieri hanno ricevuto il secondo tampone negativo e adesso sono in quarantena post contagio.
Bitonto resta, secondo i dati ufficiali della Regione, nella fascia, abbastanza indefinita, tra i 21 i 50 contagi. Pochi numeri, almeno in Puglia, per espresso volere degli organi competenti, dunque, ma si tratta di dati in ogni caso del tutto indicativi e fondamentalmente superflui. Per due ragioni.
Per prima cosa rispettando le norme imposte e restando a casa, sfruttando in aggiunta la possibilità di ottenere la spesa a domicilio, i rischi di contagio sono praticamente nulli: quindi che che siano 10 o 100 non fa alcuna differenza.
In secondo luogo la precisione dei metodi di calcolo di contagiati, ricoverati, guariti e perfino decessi è molto relativa. Un medico bitontino in servizio presso un ospedale del Barese è infatti risultato positivo due settimane fa a un tampone effettuato perchè considerato "a rischio" e così anche il figlio: nessuno dei due però ha al momento riscontrato alcun sintomo. Più di uno avrà contratto il virus e l'avrà superato senza aver avuto sintomi e quindi senza nemmeno accorgersene. Altri potrebbero averlo archiviato dopo averlo scambiato per un banale raffreddore e non lo sapranno mai. Altri ancora invece hanno subito gravi conseguenze e sono stati ricoverati.
L'unico dato certo, insomma, è l'estrema imprevedibilità del virus che ha un diverso decorso in base al soggetto che contagia, non necessariamente legato all'età e alle condizioni generali di salute preesistenti.
«L'unica raccomandazione in grado di tenerci al sicuro – ha concluso Abbaticchio – anche a costo di risultare pedanti è sempre la stessa: restare a casa».