Cronaca
Coronavirus a Bitonto: morto un 79enne affetto da Covid19
É la terza vittima. Il dolore dei conoscenti: «Leale e generoso, sempre al servizio della comunità»
Bitonto - venerdì 3 aprile 2020
12.03
Sale a tre il conto delle persone morte a Bitonto che riscontravano positività al Covid19, il temibile virus influenzale che sta seminando morte e dolore in tutto il mondo. Dopo l'anziano deceduto a Palombaio lo scorso 13 marzo, a distanza di 20 giorni un altri due lutti colpiscono la comunità bitontina. Si tratta di un un 82 enne, deceduto in poche ore e risultato positivo al tampone e di un 79enne di Bitonto che nei giorni scorsi era stato trovato positivo al test effettuato dai medici del Policlinico dove l'uomo era ricoverato per una forma cronica di patologia polmonare.
Conosciuto e amato da tutti, la sua dipartita lascia il vuoto nel cuore di molti che avevano avuto la fortuna di condividere con lui le proprie esperienze di vita.
«Ho un ricordo di Peppino sin da piccolo – è il commento di Giovanni Brinidicci, vicepresidente dell'associazione di avvocati Sapere Aude - come una persona perbene, un uomo leale e animato da una grande passione e uno spirito di generosità. Mancherà a tutti la sua ricchezza umana, la sua esperienza e il suo impegno, sempre al servizio della comunità».
Un dolore che raddoppia perchè «diventa assurdo mettersi nei panni di sua moglie e dei figli che non l'hanno potuto nemmeno salutare».
Conosciuto e amato da tutti, la sua dipartita lascia il vuoto nel cuore di molti che avevano avuto la fortuna di condividere con lui le proprie esperienze di vita.
«Ho un ricordo di Peppino sin da piccolo – è il commento di Giovanni Brinidicci, vicepresidente dell'associazione di avvocati Sapere Aude - come una persona perbene, un uomo leale e animato da una grande passione e uno spirito di generosità. Mancherà a tutti la sua ricchezza umana, la sua esperienza e il suo impegno, sempre al servizio della comunità».
Un dolore che raddoppia perchè «diventa assurdo mettersi nei panni di sua moglie e dei figli che non l'hanno potuto nemmeno salutare».