Politica
Critica il Governo citando Almirante, ma il suo partito è antifascista: la gaffe del consigliere Visotti
Piovono critiche dall'opposizione di centrosinistra. Gli esponenti di destra la difendono. L'ANPI: «Il sindaco si dissoci»
Bitonto - lunedì 4 maggio 2020
9.06
Ha attaccato l'azione del Governo Nazionale nella gestione della crisi economica dovuta alla pandemia citando uno dei più rappresentativi esponenti del fascismo italiano, Giorgio Almirante, tra i firmatari nel 1938 del "Manifesto della Razza". Peccato che il partito in cui milita, Italia in Comune, sia apertamente antifascista tanto da aver spinto il suo leader nazionale, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, a negare contributi del Comune ai sostenitori di xenofobia, razzismo, fascismo e nazismo. Accade a Bitonto dove il consigliere comunale di Italia in Comune, Veronica Visotti, è stato protagonista di una gaffe istituzionale che ha sollevato critiche e polemiche da parte di molti esponenti politici.
Il consigliere comunale si è difeso in un primo momento citando, anche in questo caso abbastanza a sproposito, la libertà d'opinione, nonostante fosse abbastanza evidente che si trattasse di una questione di opportunità, non certo di negazione di diritti d'espressione.
«È bastato l'annuncio dell'inizio della fase 2 per far chiudere la bocca nuovamente a tutti gli Italiani», scrive la Visotti sul suo profilo facebook, da dove, descrivendo un «popolo italiano sempre più indebitato, tartassato e lasciato al suo destino», incita all'azione - «bisogna assolutamente agire, il tempo è scaduto» - con tanto di foto di Almirante e tricolore italiano di rito in bella mostra sul suo profilo.
Dopo qualche ora la Visotti, persuasa a più miti consigli, ha poi rimosso la foto, senza tuttavia rimuovere anche il post. «Confermandomi profondamente antifascista nello spirito e negli intenti – ha provato a giustificarsi il consigliere comunale - voglio solo chiarire che la citazione esposta è solo una provocazione verso un clima che sembra togliere i punti di riferimento a troppe persone in difficoltà. Mi spiace che uno sfogo, anche personale sul mio profilo, possa avere ingenerato dubbi verso la mia posizione politica».
Il suo post ha trovato subito il sostegno, di numerosi esponenti locali del centrodestra, tra cui il rappresentante in consiglio comunale di Forza Italia, Carmela Rossiello: «Quello che è biasimevole da parte tua non è aver condiviso una frase del grande statista e uomo Giorgio Almirante, ma il fatto di averne rinnegato in maniera repentina una frase che avevi condiviso e che tanti oggi condividono, perché sollecitata da tanti prevaricatori del libero pensiero che di democratico hanno solo il nome».
Il post ha suscitato anche l'ilarità e le polemiche di diversi esponenti dell'opposizione di centrosinistra al governo di centrosinistra di Michele Abbaticchio, mentre l'ANPI, ha chiesto espressamente al primo cittadino, vicepresidente nazionale di Italia in Comune, di dissociarsi dalle improvvide considerazioni della sua collega di partito.
«L'intera Amministrazione voglia dichiarare il proprio dissenso da tali parole – scrivono i rappresentanti dell'associazione partigiana - la stessa Amministrazione che ha voluto ricordare insieme all'ANPI il 25 aprile e che ancora oggi mostra dal balcone del Comune gli stendardi ANPI».
«L'antifascismo – si legge ancora nella nota - non riguarda solo il passato, non può essere vissuto con delle semplici conferme verbali, ma interpella le coscienze di tutti gli uomini. La sezione ANPI di Bitonto chiede, dunque, le formali scuse della suddetta figura istituzionale e una presa di posizione formale di tutte le forze politiche dichiaratamente antifasciste che siedono sugli scranni del consiglio comunale in merito al post a cui è stata allegata la foto di Giorgio Almirante e per il quale una semplice rimozione non è sufficiente».
Il consigliere comunale si è difeso in un primo momento citando, anche in questo caso abbastanza a sproposito, la libertà d'opinione, nonostante fosse abbastanza evidente che si trattasse di una questione di opportunità, non certo di negazione di diritti d'espressione.
«È bastato l'annuncio dell'inizio della fase 2 per far chiudere la bocca nuovamente a tutti gli Italiani», scrive la Visotti sul suo profilo facebook, da dove, descrivendo un «popolo italiano sempre più indebitato, tartassato e lasciato al suo destino», incita all'azione - «bisogna assolutamente agire, il tempo è scaduto» - con tanto di foto di Almirante e tricolore italiano di rito in bella mostra sul suo profilo.
Dopo qualche ora la Visotti, persuasa a più miti consigli, ha poi rimosso la foto, senza tuttavia rimuovere anche il post. «Confermandomi profondamente antifascista nello spirito e negli intenti – ha provato a giustificarsi il consigliere comunale - voglio solo chiarire che la citazione esposta è solo una provocazione verso un clima che sembra togliere i punti di riferimento a troppe persone in difficoltà. Mi spiace che uno sfogo, anche personale sul mio profilo, possa avere ingenerato dubbi verso la mia posizione politica».
Il suo post ha trovato subito il sostegno, di numerosi esponenti locali del centrodestra, tra cui il rappresentante in consiglio comunale di Forza Italia, Carmela Rossiello: «Quello che è biasimevole da parte tua non è aver condiviso una frase del grande statista e uomo Giorgio Almirante, ma il fatto di averne rinnegato in maniera repentina una frase che avevi condiviso e che tanti oggi condividono, perché sollecitata da tanti prevaricatori del libero pensiero che di democratico hanno solo il nome».
Il post ha suscitato anche l'ilarità e le polemiche di diversi esponenti dell'opposizione di centrosinistra al governo di centrosinistra di Michele Abbaticchio, mentre l'ANPI, ha chiesto espressamente al primo cittadino, vicepresidente nazionale di Italia in Comune, di dissociarsi dalle improvvide considerazioni della sua collega di partito.
«L'intera Amministrazione voglia dichiarare il proprio dissenso da tali parole – scrivono i rappresentanti dell'associazione partigiana - la stessa Amministrazione che ha voluto ricordare insieme all'ANPI il 25 aprile e che ancora oggi mostra dal balcone del Comune gli stendardi ANPI».
«L'antifascismo – si legge ancora nella nota - non riguarda solo il passato, non può essere vissuto con delle semplici conferme verbali, ma interpella le coscienze di tutti gli uomini. La sezione ANPI di Bitonto chiede, dunque, le formali scuse della suddetta figura istituzionale e una presa di posizione formale di tutte le forze politiche dichiaratamente antifasciste che siedono sugli scranni del consiglio comunale in merito al post a cui è stata allegata la foto di Giorgio Almirante e per il quale una semplice rimozione non è sufficiente».