Cronaca
Da marzo via alle quarte dosi per i soggetti fragili
L'annuncio dato dal Commissario straordinario per l'emergenza, Generale Figliuolo
Bitonto - martedì 22 febbraio 2022
Da marzo prenderanno il via in Italia le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Covid per i pazienti immunodepressi ritenuti fragili rispetto alle conseguenze del contagio. L'annuncio è stato dato dal Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
«Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva per le categorie fragili, e la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto».
«Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità - ha aggiunto Figliuolo - poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il Ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi (ieri, ndr) cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla».
«Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva per le categorie fragili, e la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto».
«Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità - ha aggiunto Figliuolo - poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il Ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi (ieri, ndr) cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla».