Cultura, Eventi e Spettacolo
Dal 27 al 29 settembre tornano gli eventi di "Di Voce in Voce"
La rassegna musicale è organizzata dall'associazione culturale "Radicanto"
Bitonto - giovedì 26 settembre 2024
Secondo fine settimana per il festival Di Voce in Voce, la rassegna dedicata alle produzioni musicali originali, organizzata dall'Associazione Culturale Radicanto con il contributo a sostegno della Regione Puglia, dei Comuni di Bari e Bitonto, della Camera di Commercio di Bari e di Puglia Sounds. Una manifestazione che, dal 20 settembre al 6 ottobre 2024 sceglie ancora una volta due luoghi della cultura di prim'ordine della regione, come il Teatro Abeliano di Bari (via Padre Massimiliano Kolbe 3) e la Chiesa di San Francesco d'Assisi della Scarpa di Bitonto (via Ferrante Aporti), dove i concerti saranno gratuiti, fino ad esaurimento posti.
Dopo il successo del primo weekend di musica e spettacolo, la programmazione barese del festival riparte venerdì 27 settembre alle ore 20.30 con lo spettacolo La Ballata dell'Amore, con Vito Signorile in compagnia del Gruppo Abeliano: un vero e proprio percorso poetico-musicale, dove i versi di Tenco abbracciano quelli di Majakovskij, Cohen incontra Neruda, Pino Daniele si unisce a un girotondo con Alda Merini e Jacques Prévert, mentre Rino Gaetano balla con Jacques Brel e Gino Paoli. A seguire sarà la volta dell'Enerbia Ensemble con I valzer di un tempo, viaggio musicale dall'appennino al mare, in cui il gruppo piacentino mantiene ininterrotto il filo che unisce la musica colta e quella popolare nello straordinario paesaggio sonoro delle Quattro Province, la zona montana di confine tra Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte, terra di strumenti originali come la piva, l'antica cornamusa dell'Appennino o il magico oboe popolare chiamato piffero.
Sabato 28 settembre lo spettacolo sarà tutto al femminile: alle 20.30 sul palco la voce intensa e malinconica della attrice-cantante italoargentina Sarita, accompagnata da Giuseppe De Trizio Adolfo La Volpe per uno spettacolo dal titolo A flor de piel: un itinerario tra musica e parole in grado di raccontare il Sud del mondo e in particolar modo tra l'Italia e la tradizione del Tango e del Sud America. A seguire sarà la volta dell'Ensemble di Maria Moramarco e del suo Cantar di Murgia, spettacolo musicale che racconta attraverso il canto di tradizione dell'Alta Murgia Barese le ancestrali storie del popolo delle pietre. Un affresco di memoria che evidenzia le miserie così come le nobiltà della civiltà contadina pugliese.
Infine, domenica 29 settembre con un nuovo doppio appuntamento: alle ore 19.00 Realmente Napoli Trioche, tra voce, chitarre e mandolini, darà vita ad un intenso omaggio a Roberto Murolo. Uno spettacolo pieno di successi selezionati dal grande repertorio della canzone classica napoletana portata alla ribalta proprio dal cantautore partenopeo. Alle 20.00 si chiude con Giovanni Seneca Trio e il progetto Ecanés: un percorso, quello dell'artista originario di Ancona, che fonde la tradizione classica con quella popolare utilizzando stilemi che provengono da diverse aree musicali.
IL FESTIVAL
Da ormai sedici anni il festival "Di Voce in Voce", organizzato e diretto dall'associazione culturale Radicanto, punta a riscoprire i contatti e i confini che si snodano attraverso le regioni pan-mediterranee in un percorso affascinante e diacronico, unite da un vento che sa parlarci di tradizione e innovazione, di continuità e modernità, dalla musica antica alla tradizione meridionale, dal canto a distesa alla polifonia pugliese, dai ritmi cadenzati agli spigoli dei tempi balcanici.
Dopo il successo del primo weekend di musica e spettacolo, la programmazione barese del festival riparte venerdì 27 settembre alle ore 20.30 con lo spettacolo La Ballata dell'Amore, con Vito Signorile in compagnia del Gruppo Abeliano: un vero e proprio percorso poetico-musicale, dove i versi di Tenco abbracciano quelli di Majakovskij, Cohen incontra Neruda, Pino Daniele si unisce a un girotondo con Alda Merini e Jacques Prévert, mentre Rino Gaetano balla con Jacques Brel e Gino Paoli. A seguire sarà la volta dell'Enerbia Ensemble con I valzer di un tempo, viaggio musicale dall'appennino al mare, in cui il gruppo piacentino mantiene ininterrotto il filo che unisce la musica colta e quella popolare nello straordinario paesaggio sonoro delle Quattro Province, la zona montana di confine tra Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte, terra di strumenti originali come la piva, l'antica cornamusa dell'Appennino o il magico oboe popolare chiamato piffero.
Sabato 28 settembre lo spettacolo sarà tutto al femminile: alle 20.30 sul palco la voce intensa e malinconica della attrice-cantante italoargentina Sarita, accompagnata da Giuseppe De Trizio Adolfo La Volpe per uno spettacolo dal titolo A flor de piel: un itinerario tra musica e parole in grado di raccontare il Sud del mondo e in particolar modo tra l'Italia e la tradizione del Tango e del Sud America. A seguire sarà la volta dell'Ensemble di Maria Moramarco e del suo Cantar di Murgia, spettacolo musicale che racconta attraverso il canto di tradizione dell'Alta Murgia Barese le ancestrali storie del popolo delle pietre. Un affresco di memoria che evidenzia le miserie così come le nobiltà della civiltà contadina pugliese.
Infine, domenica 29 settembre con un nuovo doppio appuntamento: alle ore 19.00 Realmente Napoli Trioche, tra voce, chitarre e mandolini, darà vita ad un intenso omaggio a Roberto Murolo. Uno spettacolo pieno di successi selezionati dal grande repertorio della canzone classica napoletana portata alla ribalta proprio dal cantautore partenopeo. Alle 20.00 si chiude con Giovanni Seneca Trio e il progetto Ecanés: un percorso, quello dell'artista originario di Ancona, che fonde la tradizione classica con quella popolare utilizzando stilemi che provengono da diverse aree musicali.
IL FESTIVAL
Da ormai sedici anni il festival "Di Voce in Voce", organizzato e diretto dall'associazione culturale Radicanto, punta a riscoprire i contatti e i confini che si snodano attraverso le regioni pan-mediterranee in un percorso affascinante e diacronico, unite da un vento che sa parlarci di tradizione e innovazione, di continuità e modernità, dalla musica antica alla tradizione meridionale, dal canto a distesa alla polifonia pugliese, dai ritmi cadenzati agli spigoli dei tempi balcanici.