Politica
dalla Chiesa: «Grave quanto successo a Bitonto, sicurezza è priorità»
La deputata di Forza Italia commenta la notizia dell'agguato in via Repubblica: «Vicina ai bitontini, io sono con voi»
Bitonto - giovedì 15 agosto 2024
2.19
Sono saliti sino all'appartamento in cui era confinato ai domiciliari il 39enne Francesco Cariello e l'hanno sparato, colpendolo alla spalla destra. Lo hanno fatto in pieno centro, in via Repubblica, nonostante i controlli. L'hanno fatto senza timore alcuno, tracotanti, convinti di poterlo fare.
Così la vice presidente dei deputati di Forza Italia, Rita dalla Chiesa, ieri ha voluto commentare quanto successo e che ha fatto nuovamente balzare la città nelle cronache regionali e nazionali:
«Quanto è successo a Bitonto ieri sera è di una gravità inaudita - ha detto -. Sono vicina alla cittadinanza che, ancora una volta, ha subito la violenza di un trauma che non dovrebbe fare parte del vivere civile. Ma a quella cittadinanza chiedo il coraggio di reagire, di non avere paura di denunciare, di fare muro contro l'illegalità. Di supportarsi l'uno con l'altro, niente temono di più' i delinquenti del non trovare il terreno sul quale far crescere i loro sporchi interessi.
Vorrei rassicurarvi, cittadini di Bitonto, che non siete soli. In Parlamento ho portato le vostre istanze e il vostro bisogno di essere ascoltati. Basta entrare sul portale della Camera per rendervi conto di quante battaglie sto portando avanti per voi. La sicurezza e' la priorità. A questo punto vorrei anche chiedere ad Abbaticchio, che voi conoscete bene, di smetterla di puntare il dito contro di me.
E' l'unico modo che gli è rimasto per cercare di digerire, ma proprio non ci riesce, la sconfitta alle elezioni. Non dategli retta. Non avete votato male. Ma vi dico anche che ho bisogno di tutti voi per riportare Bitonto al centro di una serenità civile e legale. Credo fortemente che in casi come questi - ha concluso dalla Chiesa - si debbano lasciare da parte le appartenenze politiche, le diatribe, e unirsi per restituire sicurezza e dignità a chi ne ha bisogno».
Resta un dato inquietante: ancora una volta criminali assoldati quasi sicuramente da clan mafiosi hanno agito indisturbati. In centro. In pieno centro, all'antivigilia di Ferragosto. Dati su cui riflettere anche internamente alle forze dell'ordine.
Così la vice presidente dei deputati di Forza Italia, Rita dalla Chiesa, ieri ha voluto commentare quanto successo e che ha fatto nuovamente balzare la città nelle cronache regionali e nazionali:
«Quanto è successo a Bitonto ieri sera è di una gravità inaudita - ha detto -. Sono vicina alla cittadinanza che, ancora una volta, ha subito la violenza di un trauma che non dovrebbe fare parte del vivere civile. Ma a quella cittadinanza chiedo il coraggio di reagire, di non avere paura di denunciare, di fare muro contro l'illegalità. Di supportarsi l'uno con l'altro, niente temono di più' i delinquenti del non trovare il terreno sul quale far crescere i loro sporchi interessi.
Vorrei rassicurarvi, cittadini di Bitonto, che non siete soli. In Parlamento ho portato le vostre istanze e il vostro bisogno di essere ascoltati. Basta entrare sul portale della Camera per rendervi conto di quante battaglie sto portando avanti per voi. La sicurezza e' la priorità. A questo punto vorrei anche chiedere ad Abbaticchio, che voi conoscete bene, di smetterla di puntare il dito contro di me.
E' l'unico modo che gli è rimasto per cercare di digerire, ma proprio non ci riesce, la sconfitta alle elezioni. Non dategli retta. Non avete votato male. Ma vi dico anche che ho bisogno di tutti voi per riportare Bitonto al centro di una serenità civile e legale. Credo fortemente che in casi come questi - ha concluso dalla Chiesa - si debbano lasciare da parte le appartenenze politiche, le diatribe, e unirsi per restituire sicurezza e dignità a chi ne ha bisogno».
Resta un dato inquietante: ancora una volta criminali assoldati quasi sicuramente da clan mafiosi hanno agito indisturbati. In centro. In pieno centro, all'antivigilia di Ferragosto. Dati su cui riflettere anche internamente alle forze dell'ordine.