Politica
Damascelli (FI): «Lavoro dei medici a rischio e 118 senza camici bianchi con l’AREU»
Il consigliere forzista lancia l’allarme sulla nuova agenzia regionale
Bitonto - domenica 28 ottobre 2018
12.14
«Rischiano di veder crollare le certezze di lavoro raggiunte dopo anni di sacrifici i medici del 118, in base ai criteri previsti per l'inquadramento nella nuova azienda unica regionale dell'emergenza-urgenza AREU». A lanciare l'allarme è il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che in una nota ha sottolineato i pericoli derivanti dall'istituzione dell'AREU.
«Attualmente – argomenta Damascelli - per svolgere servizio in convenzione nel 118, ai medici è richiesta la specializzazione in medicina generale che, invece, non rientra fra quelle previste per l'assunzione in AREU. Una matassa ingarbugliata, che Emiliano ha creato e che ora ha il dovere di sbrogliare. Se oggi infatti un medico può lavorare nel 118 con contratto in convenzione, con la nuova organizzazione pensata dal presidente della Giunta, si trova in posizione di assoluta precarietà fino a rischiare addirittura il posto di lavoro».
Per il consigliere forzista si tratta di un nuovo «esempio di gestione dissennata della sanità regionale, che trascura il bisogno di salute dei cittadini, peggiorando un servizio importante come il 118, anziché migliorarlo. Considerato che il contratto di assunzione in AREU comporta costi maggiori per le casse della sanità pubblica rispetto a quello in convenzione, ci saranno meno medici a bordo delle ambulanze. Dunque, una minaccia per i loro posti di lavoro e un grave depotenziamento per un servizio salvavita.
Di questo chiediamo conto ad Emiliano: se non lo farà nell'immediato, siamo pronti a dare battaglia».
«Attualmente – argomenta Damascelli - per svolgere servizio in convenzione nel 118, ai medici è richiesta la specializzazione in medicina generale che, invece, non rientra fra quelle previste per l'assunzione in AREU. Una matassa ingarbugliata, che Emiliano ha creato e che ora ha il dovere di sbrogliare. Se oggi infatti un medico può lavorare nel 118 con contratto in convenzione, con la nuova organizzazione pensata dal presidente della Giunta, si trova in posizione di assoluta precarietà fino a rischiare addirittura il posto di lavoro».
Per il consigliere forzista si tratta di un nuovo «esempio di gestione dissennata della sanità regionale, che trascura il bisogno di salute dei cittadini, peggiorando un servizio importante come il 118, anziché migliorarlo. Considerato che il contratto di assunzione in AREU comporta costi maggiori per le casse della sanità pubblica rispetto a quello in convenzione, ci saranno meno medici a bordo delle ambulanze. Dunque, una minaccia per i loro posti di lavoro e un grave depotenziamento per un servizio salvavita.
Di questo chiediamo conto ad Emiliano: se non lo farà nell'immediato, siamo pronti a dare battaglia».