Territorio e Ambiente
Damascelli (FI): «Xylella alle porte di Bari. La Regione dorme»
Intanto il presidente del CNO, Gennaro Sicolo, chiede il ristoro immediato degli agricoltori colpiti
Bitonto - giovedì 5 aprile 2018
11.30
Il batterio della Xylella avanza senza conscere soste, fino ad arrivare alle porte del Capoluogo, ma il governo regionale non sembra in grado di opporre strumenti utili a frenarne l'espansione. Questo, in estrema sintesi, il senso dell'attacco del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, preoccupato per l'avanzare di questo devastante nemico degli ulivi.
«Il governo regionale dorme – dice il forzista, che è anche vicepresidente della Commissione Agricoltura - ormai il batterio killer degli ulivi è alle porte del Barese, e l'agro di Locorotondo è stato inserito nella zona cuscinetto. Anche gli agricoltori di Terra di Bari rischiano di fronte alla minaccia che sta flagellando le campagne salentine. E intanto la Regione sta a guardare, sfoderando armi di cartone».
«I danni hanno già superato un miliardo di euro – sottolinea – e la zona infetta continua ad espandersi. Che risultati ha prodotto la lotta alla Xylella della Regione Puglia in questi anni? E perché non viene svolta una capillare e adeguata informazione sulle buone pratiche da adottare per arginare la diffusione del batterio? Di fronte ad una minaccia che rischia di trasformare in deserto le nostre distese di ulivi, infliggendo una ferita incalcolabile alla produzione regina della Puglia, la Regione dovrebbe mettere in campo ogni energia e ogni risorsa, per risollevare gli agricoltori in ginocchio e per contrastare l'infezione. Ma non ci pare proprio – conclude Damascelli – che la lotta alla Xylella rappresenti la priorità di questa politica agricola regionale miope e inconcludente».
Chiede un intervento urgente di sostegno agli agricoltori, invece, il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, il bitontino Gennaro Sicolo, che si è però complimentato con l'arma dei Carabinieri per il lavoro svolto sul tema. «La campagna di prevenzione e i controlli serrati dei Carabinieri sul territorio pugliese per incentivare le buone pratiche agricole contro la xylella – ha detto Sicolo - sono un ottimo inizio nella lunga e difficile battaglia nazionale contro questa epidemia». Il presidente del CNO, commentando gli interventi illustrati dal Generale Giuseppe Silletti (Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia) per contrastare l'avanzata inesorabile della xylella ha apprezzato l'accoglimento «delle richieste avanzate da anni dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori circa la necessità di praticare le buone pratiche agricole per bloccare sul nascere la diffusione del vettore sputacchina. Assolutamente condivisibile è anche la politica sanzionatoria verso tutto i proprietari che non risulteranno in regola con le misure obbligatorie di contrasto alla xylella. Non sono esenti anche gli spazi pubblici, con le amministrazioni comunali che devono intervenire rapidamente per ripulire tutte le zone verdi degradate e abbandonate».
Il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori ha evidenziato come sia fondamentale «proseguire con l'eradicazione delle piante infette, soprattutto nella zona cuscinetto e nella fascia di contenimento, sperando che la Magistratura non ceda alle infruttuose sirene di santoni incompetenti».
«Auspico la creazione di una task force dedicata a favorire l'utilizzo immediato delle risorse utili al ristoro delle aziende agricole colpite dalla xylella – ha aggiunto Sicolo - che non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia per coprire il mancato reddito dovuto a questa epidemia. È necessario incentivare la ricerca seria e indipendente a livello internazionale e consentire in tempi rapidi il reimpianto delle nuove piante, in ottemperanza alle decisioni dell'Unione Europea e al decreto da poco licenziato del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, per garantire a tanti olivicoltori di poter programmare con un pizzico di serenità in più il loro futuro».
«Il governo regionale dorme – dice il forzista, che è anche vicepresidente della Commissione Agricoltura - ormai il batterio killer degli ulivi è alle porte del Barese, e l'agro di Locorotondo è stato inserito nella zona cuscinetto. Anche gli agricoltori di Terra di Bari rischiano di fronte alla minaccia che sta flagellando le campagne salentine. E intanto la Regione sta a guardare, sfoderando armi di cartone».
«I danni hanno già superato un miliardo di euro – sottolinea – e la zona infetta continua ad espandersi. Che risultati ha prodotto la lotta alla Xylella della Regione Puglia in questi anni? E perché non viene svolta una capillare e adeguata informazione sulle buone pratiche da adottare per arginare la diffusione del batterio? Di fronte ad una minaccia che rischia di trasformare in deserto le nostre distese di ulivi, infliggendo una ferita incalcolabile alla produzione regina della Puglia, la Regione dovrebbe mettere in campo ogni energia e ogni risorsa, per risollevare gli agricoltori in ginocchio e per contrastare l'infezione. Ma non ci pare proprio – conclude Damascelli – che la lotta alla Xylella rappresenti la priorità di questa politica agricola regionale miope e inconcludente».
Chiede un intervento urgente di sostegno agli agricoltori, invece, il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, il bitontino Gennaro Sicolo, che si è però complimentato con l'arma dei Carabinieri per il lavoro svolto sul tema. «La campagna di prevenzione e i controlli serrati dei Carabinieri sul territorio pugliese per incentivare le buone pratiche agricole contro la xylella – ha detto Sicolo - sono un ottimo inizio nella lunga e difficile battaglia nazionale contro questa epidemia». Il presidente del CNO, commentando gli interventi illustrati dal Generale Giuseppe Silletti (Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia) per contrastare l'avanzata inesorabile della xylella ha apprezzato l'accoglimento «delle richieste avanzate da anni dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori circa la necessità di praticare le buone pratiche agricole per bloccare sul nascere la diffusione del vettore sputacchina. Assolutamente condivisibile è anche la politica sanzionatoria verso tutto i proprietari che non risulteranno in regola con le misure obbligatorie di contrasto alla xylella. Non sono esenti anche gli spazi pubblici, con le amministrazioni comunali che devono intervenire rapidamente per ripulire tutte le zone verdi degradate e abbandonate».
Il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori ha evidenziato come sia fondamentale «proseguire con l'eradicazione delle piante infette, soprattutto nella zona cuscinetto e nella fascia di contenimento, sperando che la Magistratura non ceda alle infruttuose sirene di santoni incompetenti».
«Auspico la creazione di una task force dedicata a favorire l'utilizzo immediato delle risorse utili al ristoro delle aziende agricole colpite dalla xylella – ha aggiunto Sicolo - che non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia per coprire il mancato reddito dovuto a questa epidemia. È necessario incentivare la ricerca seria e indipendente a livello internazionale e consentire in tempi rapidi il reimpianto delle nuove piante, in ottemperanza alle decisioni dell'Unione Europea e al decreto da poco licenziato del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, per garantire a tanti olivicoltori di poter programmare con un pizzico di serenità in più il loro futuro».